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Sembra uscita da un romanzo di William Gibson o da una tavola anatomica di Leonardo. E' uno dei concept più fantascientifici visti fin'ora e al contempo integra parti che sembrano muscoli e tendini.
Il progetto esce dalla penna di Anton Brousseau ed esplora il concetto di Moto Sapien. Travalica il concetto di moto connessa e di moto intelligente fino ad accarezzare l'idea di moto senziente. Il cervello rimane quello del pilota si fonde in una sintesi di networking e biomeccanica. Un'interconnessione diretta tra il cervello del pilota e l'intelligenza artificiale della moto.
La moto avrà occhi propri, telecamere frontali e posteriori e avrà anche muscoli in carbonio in grado di modificare secondo le esigenze le caratteristiche strutturali della moto.
La domanda che ora ci poniamo è: quando la potremo guidare? Risponde Brousseau: "Nel 2050, potrebbe essere il momento giusto per una Moto Sapien".
Fonte: Motorrad.de