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Nella sua prima uscita ufficiale, il 6 ottobre scorso, la nuova Kawasaki Motors Ltd. ha annunciato un fitto programma di lancio di nuovi modelli da qui al 2025 che comprende anche l'introduzione di dieci modelli elettrici e ibridi entro la stessa data.
L'obiettivo è poi di passare a una produzione completamente elettrificata (a batterie e ibrida) entro il 2035 in mercati avanzati quali Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Giappone.
La strada del motore termico alimentato a idrogeno è un'altra opzione ed è stato anche mostrato un quattro cilindri sovralimentato derivato dall'unità H2, ma che usa appunto l'idrogeno come carburante (vedi qui sotto).
Durante il round finale del campionato automobilistico Super Taikyu di Okayama, dello scorso fine settimana, è stato comunicato l'accordo fra la stessa Kawasaki, Yamaha e le case automobilistiche Mazda, Subaru e Toyota per un programma di sviluppo dei motori termici alimentati da carburanti alternativi e da idrogeno.
Nello stesso evento Kawasaki ha esposto la sua moto elettrica EV Project che segna un ulteriore sviluppo della EV Endeavor 01 di inizio 2020 e che era stata mostrata nella sua ossatura di base a EICMA 2019.
Kawasaki pare proprio la marca giapponese più attiva nell'elettrificazione (Honda punta alla decarbonizzazione entro il 2050, Yamaha a rendere elettriche il 90% delle sue moto entro la stessa scadenza), nonostante le sue minori dimensioni e “solo” 380.000 moto vendute nel 2020 contro la scala di milioni di Honda, Yamaha e Suzuki.
A EICMA, settimana prossima, sono attese almeno tre novità inedite da parte di Kawasaki. E se una di queste fosse proprio una ibrida (mostrata anch'essa un mesetto fa come prototipo) o una elettrica pura?
Sarebbe il via di un nuovo percorso che tutti i maggiori costruttori dicono imminente ma che finora ha visto latitare i big se si esclude Harley-Davidson.