Sulle moto elettriche l'Africa è più avanti dell'Occidente. Sembra un paradosso, eppure...

La Roar Air è finalmente pronta alla produzione. Il segreto del suo successo? Praticità, costo basso, pochi fronzoli e...
21 luglio 2022

In Africa le due ruote sono il mezzo di trasporto privilegiato: costano meno di un'auto, arrivano dappertutto e se qualcosa si rompe è più facile ripararle. Per convertire la mobilità dal benzina all'elettrico la scelta più sensata è quella di iniziare dalle moto. Negli scorsi anni è cresciuto un fiorente mercato della conversione di vecchi motocicli e ora è il momento di iniziare da zero. L'idea di Roar è quella di progettare e costruire un veicolo cucito addosso alle necessità di mobilità africane. Una moto solida, facile da riparare, con batterie comodamente estraibili e in grado di affrontare anche le strade più dissestate.

La società svedese-keniota ha in mente di creare un nuovo standard di veicoli con forme e caratteristiche funzionali alle necessità e al contenimento dei costi. Roam nasce nel 2017 con il nome di Opibus e ha cambiato nome quattro mesi fa. Ha incassato 7,5 milioni di dollari di investimento e collaborato con Uber per distribuire oltre 3.000 motociclette elettriche  in tutta l'Africa. Quello che era nato come un progetto universitario ora è una realtà con un prodotto pronto alla commercializzazione. 
 

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Il co-fondatore e CEO di Roam Filip lövström annunciando il lancio della Air ha detto: "Siamo entusiasti di presentare la Roam Air, la nostra motocicletta elettrica di nuova generazione, adattata e progettata in dettaglio per il caso d'uso africano e con particolare attenzione a convenienza, affidabilità e connettività. Una motocicletta elettrica su misura per diversi usi commerciali come il trasporto di passeggeri o merci e con la sicurezza in primo piano. È davvero una testimonianza del nostro impegno nell'offrire al continente una tecnologia per veicoli elettrici di livello mondiale".

Dal telaio robustissimo alla doppia batteria (180 km di autonomia) la Roam Air è veramente la risposta alle necessità africane. Il motore ha una potenza di 3 kW e accelera fino a una velocità massima di 90 km/h. Notevole il carico utile di 220 kg. Il tempo di ricarica è di 4 ore, ma il sistema di sostituzione delle batterie è stato studiato anche per favorire lo swapping. E infine il prezzo, grande discriminante, è di soli 1.500 dollari. Un costo che raggiunge quasi la parità con i mezzi a benzina, ma a un costo di esercizio inferiore fino al 70%. 

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