Test Thundervolt NK-E, la mini naked elettrica di Loris Reggiani

Abbiamo provato per primi la Thundervolt, una naked con ruote da 12 pollici e motore elettrico. Tanta coppia, una gestione raffinata dell’acceleratore e una ciclistica bilanciata e divertente
24 gennaio 2019

Il vetrocemento del pavimento nel padiglione brilla come una “sfulminata” di corrente. La coppia del motore elettrico è sempre disarmante. Faccio due più due e capisco che da lì a poco se ne vedranno delle belle. Loris Reggiani, ex pilota del Motomondiale, assieme a due compagni di avventura, Giuseppe Sassi e Bruno Greppi, ha deciso di inventare, sviluppare e produrre una “motoretta” con ruote da 12 pollici in grado di divertire un po' tutti, piloti e non, senza produrre inquinamento acustico e allo scarico. Nasce così la NK-E, la prima moto del marchio Thundervolt, che ha mutuato il nome dalla fusione tra il tuono, Thunder, e l'unità di misura della tensione elettrica, il Volt appunto.

Si chiama NK-E

La progettazione e la realizzazione hanno richiesto circa due anni di studi e prove accurate: sono stati realizzati un paio di prototipi, sono state fatte modifiche e miglioramenti continui, fino alla definizione della NK-E che abbiamo avuto il privilegio di provare.

Il team di lavoro ci ha tenuto a sottolineare come tutti i dettagli siano stati curati e studiati con grandissima attenzione. Il forcellone monobraccio, a traliccio di tubi ad alto resistenziale, sostiene il motore inserito nel mozzo di un cerchio a razze in lega di alluminio smontabile con 5 viti di tipo automobilistico.

La potenza continuativa di 4 kW e un picco di 8 kW garantiscono un'ottima accelerazione e permettono alla moto di raggiungere la velocità massima di 90 km/h che si raggiunge in una quarantina di metri. Come sulle moto da competizione è disponibile un software per variare le curve del freno motore, dell'accelerazione e della velocità massima.


La batteria ai polimeri di litio, con Bms e teleruttore integrati, eroga 72V e 40Ah da inizio a fine carica, dando la possibilità di girare per circa 30 minuti in pista senza problemi di prestazione. Interessante far notare a chi stesse pensando di utilizzarla per allenarsi o diversi con gli amici, che nel caso la batteria si esaurisse, la si può sostituire in un paio di minuti.

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Come si guida

Ci siamo divertiti come dei matti. Punto e basta. Ecco come riassumere in poche parole il nostro test a bordo della NK- E. Nonostante il fondo di vetrocemento che si presentava insidioso e viscido come lo specchio ghiacciato di un lago alpino, la garetta che abbiamo improvvisato con Loris Reggiani e Lorenzo Savadori ci ha estremamente divertito. Vuoi per il gusto di infilare dei campioni mondiali e tenerli dietro per qualche giro, vuoi per la guida forzatamente in stile flat-track per via del fondo scivoloso, la nostra esperienza sulla prima moto prodotta da Thundervolt, ci ha fatto tornare a casa con un sorriso ebete stampato sul volto. Sì, anche perché un po' da ebeti ci siamo comportati, con un'animosità sul tracciato, propria delle gare vere. Il fondo scivoloso ci ha permesso di apprezzare due cose della NK-E: in primis la ciclistica svelta ma equilibrata e poi la perfetta e sensibile gestione dell'elettronica. Non osiamo pensare quanto questa 12 pollici elettrica possa essere divertente su un fondo con grip. Insomma la NK-E ci è sembrato non solo un mezzo perfetto per chi sta pensando a un servizio di noleggio indoor, ma anche per chi cerca una motoretta divertente, allenante ma che non richieda alcuna manutenzione e intervento meccanico.

I tre soci

Loris Reggiani (Forlì, 7 ottobre 1959): ex pilota del motomondiale; ex commentatore tecnico del motomondiale; ex costruttore di "Rosine" (auto con 4 motori Yamaha 1000); ex giovane. «Non ce la faccio a non inventare qualcosa per incasinarmi sempre di più la vita. Non ce la faccio proprio».


Giuseppe Sassi (Santa Sofia, FC, 17 dicembre 1959): costruttore di minimoto e miniGP vincenti; costruttore di motori per barche radiocomandate vincenti (SG Racing); meccanico generico di moto e auto; tornitore/fresatore. E adesso anche costruttore di moto elettriche. «Non sapevo come impiegare le 4 ore della notte rimaste libere e qualche domenica...».


Bruno Greppi (Lecco, 4 ottobre 1960): una storia da meccanico; preparatore di auto da rally; fondatore della Braking; dal 2007 completamente coinvolto nel dimensionamento e costruzione di veicoli elettrici a due e quattro ruote, spaziando anche dai natanti agli alianti che decollano da soli, dai trattori tagliaerba ai furgoni ibridi con turbina a gas. «Anni fa il mio motto era di considerare solo gli sport che andavano a benzina, oggi sono convinto che 100% elettrico è meglio: adrenalina pura sotto tutti gli aspetti!». Quando Loris, dopo aver provato un prototipo elettrico di Bruno, ha chiesto a Giuseppe e a Bruno stesso di mettersi insieme per costruire moto elettriche, è bastato guardarsi negli occhi per dare la loro risposta affermativa. “OK, fatto!”.

 

Scheda tecnica

Telaio: traliccio in tubi tondi di acciaio di derivazione agonistica (miniGP)

Forcellone: monobraccio a traliccio in acciaio

Lunghezza: 1.580 mm

Interasse: 1.120 mm

Peso: 85 kg

Sospensione anteriore: telescopica a steli rovesciati

Sospensione posteriore: monoammortizzatore

Freno anteriore: disco da 220 mm con pinza a 4 pistoncini

Freno posteriore: disco da 200 mm con pinza a 1 pistoncino

Cerchio anteriore: in lega leggera da 2,70x12”

Gomma anteriore: 100/80-12

Cerchio posteriore: in lega leggera da 3,00x12”

Gomma posteriore: 120/80-12

Motore: all’interno della ruota posteriore

Potenza: 4 kW nominali, 8 kW di picco

Coppia: 168 Nm

Mappatura: modificabile (via Bluetooth anche con lo smartphone) sia nella potenza che nel freno motore

Batteria: 72V 40 Amp

Durata carica: 30 minuti (in pista)

Durata ricarica: 60 minuti circa

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