E' più un'anti scultura che un mezzo di trasporto, un'opera di rottura che fa dello scomparire la sua arte
19 agosto 2020
Più che uno scooter elettrico potremmo definirlo un'opera di mimesi urbana mobile. L'idea alla base dell'opera di Joey Ruiter è quella di spingere il design oltre le forme, tanto da far scomparire il Nomoto nell'ambiente circostante.
Si tratta di un progetto che trasforma quello che apparentemente è una parte di uno spazio in un mezzo di trasporto. Quando NoMoto è fermo infatti è irriconoscibile e le sue forme non tradiscono la sua funzione. Anzi, è addirittura coperto di scritte e graffiti per integrarsi con l'ambiente cittadino. Solo quando viene "trasformato" in uno scooter si capisce che non si tratta di un blocco di metallo, ma di uno scooter elettrico.
Non ci sono specifiche, né tanto meno schede tecniche che gettino luce sulle prestazini del NoMoto. Ma non importa, è molto più facile che lo vedremo in un museo d'arte contemporanea che in strada.