L'invenzione ha vinto le selezioni italiane del Dyson Award 2021. Un progetto per riparare le buche stradali e imprimere contemporaneamente loghi (pubblicitari) sul cemento
31 agosto 2021
Abbiamo sistemi di sicurezza sempre più avanzati, con veicoli dotati di intelligenze artificiali in grado di aiutarci nelle più disparate situazioni di pericolo. Abbiamo airbag e abbigliamento sempre più tecnico per proteggerci dagli urti. Insomma sulla sicurezza si investono - giustamente - tempo e risorse. Ma allo stesso tempo scopriamo che una delle principali cause d'incidenti sono le buche stradali. Un controsenso che ha del paradossale, ma che è stato lo spunto per uno dei progetti più interessanti del James Dyson Award 2021, il contest mondiale che premia le idee più originali per risolvere i problemi di tutti i giorni.
Ogni nazione (in tutto sono 28) seleziona tre finalisti che verranno presentati a James Dyson in persona. Sarà poi lui a decidere il vincitore mondiale che sarà annunciato il 17 novembre e si aggiudicherà il premio finale di 35.000 euro e 5.500 verranno donati all’Università di provenienza. La giuria italiana ha scelto Roadfix, il progetto sviluppato dagli studenti del Politecnico di Milano sviluppato da Luca Grosso, Silvana Migliozzi, Alessio Puleo, Zöe Schnegg and Xueyan Niu. Un'invenzione che risponde in modo originale e intelligente al problema delle buche stradali.
Come funziona
Si tratta di un piccolo mezzo dotato di motore elettrico. All'interno c'è un contenitore con acqua e cemento che vengono miscelate e con un pulsante si versa il composto sulla buca. Spingendo Roadfix in avanti, la ruota posteriore compatta la malta e imprime la trama sulla superficie. Il disegno posto sul rullo è intercambiabile e quindi le aziende possono apporre il proprio logo come texture sulla toppa. Oggi è il Comune che si fa carico dei costi di riparazione della strada ma attraverso questa tecnologia sarebbe possibile trovare aziende disposte a fare pubblicità migliorando e aiutando le nostre città. Un progetto interessante anche se nella realtà dei fatti si dovrebbe scontrare con il Codice della Strada.