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Nel 1997 il web iniziava ad entrare nelle nostre case ed iniziavamo a maneggiare i primi cellulari grossi come mattonelle. Non si parlava ancora di mobilità elettrica, perlomeno non come lo stiamo facendo in questo periodo. Eppure in Cina c'è chi questa visione ce l'aveva già e fondava la Yadea Dong Shi con lo scopo di diventare leader proprio nello sviluppo e produzione di due ruote elettriche. Diciott'anni più tardi Yadea diventava la prima azienda di veicoli elettrici cinese ad essere quotata alla borsa di Hong Kong ed iniziava a farsi conoscere anche al di fuori dei confini delle repubblica popolare tanto da assumere come testimonial Vin Diesel nel 2019 e vendere l'anno successivo, nel solo 2020, la bellezza di dieci milioni di veicoli tra e-bike, monopattini e scooter tutti elettrici!
Oggi Yadea è presente anche in Italia ed ha affidato a Padana Sviluppo la distribuzione nel nostro Paese perciò eravamo molto curiosi di toccare con mano uno dei suoi scooter che per caratteristiche tecniche e prezzo ci appaiono molto competitivi. Tutta questa premessa ci sembrava doverosa per introdurvi l'originale protagonista di questo test: lo Yadea C1S Pro.
Di certo non si può dire che il C1S Pro di Yadea abbia un design dozzinale o poco caratterizzato. Durante il nostro test abbiamo infatti raccolto pareri discordanti e piuttosto polarizzati, ma la maggior parte di questi era assolutamente positiva. Lo stile firmato dallo studio Kiska che ben conosciamo per le KTM gli è valso un Reddot Design Award nel 2020 e a colpire sono le superfici così tese e le plastiche ben verniciate e ottimamente accoppiate. Questo può sembrare un dettaglio banale, ma non lo è affatto e impreziosisce questo scooter compatto immediatamente riconoscibile nelle due firme luminose a led che riprendono il logo aziendale. Le misure sono quelle dello scooter da traffico urbano con ruote da 12" x 2,15 dunque con sezione molto stretta (90-90 e 100-80 gli pneumatici montati). Lo spazio però non manca: la sella è ampia e comoda anche in coppia e la pedana piatta e abbondante. Le forme del retroscudo, poi, consentono alle ginocchia di non trovare mai ostacoli. Certo la seduta è piuttosto bassa e questo è sicuramente un vantaggio per i più brevilinei, ma non lo è per chi ha un'altezza meno asiatica e più nord europea per intenderci. Anche perché la pedana è piuttosto alta e questo perché ospita il doppio pacco batteria estraibile da 2,88 kWh. Questo porta ad avere le gambe piegate più del solito se superate il metro e settanta. Certo è una soluzione pratica da altri punti di vista perché consente una migliore distribuzione delle masse (le sole batterie totalizzano 23 kg, mentre 87 kg è il peso in ordine di marcia) e permette di avere un vano sottosella capiente e dalla forma regolare nel quale possiamo stivare tranquillamente il casco. Le batterie possono essere ricaricate anche on-board grazie ad un pratico sportellino con chiusura a magnete, ma il caricabatterie è in ogni caso un'unità separata che vale la pena portarsi appresso proprio quando intendiamo andare oltre alla buona autonomia. Il traguardo dei 100 km di percorrenza è verosimile se si guida in modalità ECO e con un po' di giudizio. Nella modalità Sport, di contro, si può usufruire di uno spunto più repentino. La velocità massima è comunque di 80 km/h, più che sufficienti in ambito urbano. Altra particolarità del C1S Pro è il motore da 6 kW (8,2 CV) che si trova sul lato sinistro e non nel mozzo ruota come spesso accade. Si tratta perciò di una soluzione più raffinata che ci è piaciuta nell'erogazione e per la notevole silenziosità della trasmissione. La sospensione anteriore è affidata ad una forcella da 30 mm con un'escursione di 57 mm, mentre quella posteriore ad un doppio ammortizzatore regolabile nel precarico e con escursione da 60 mm che lavora su un bel forcellone in alluminio. La frenata è combinata CBS con disco da 220 mm davanti e 180 mm dietro.
Molto particolari sono anche i tasti dei blocchetti elettrici che appaiono ben fatti e verniciati ma quello degli indicatori di direzione non ha il ritorno automatico. Ad avvisarci che abbiamo la freccia inserita, però, ci pensa un potente cicalino che sarà anche utile dal punto di vista della sicurezza ma non abbiamo trovato molto piacevole. Come altri scooter cinesi anche questo Yadea infatti eccede a nostro avviso in suoni necessari per dare i vari avvisi ma un po' da cellulare anni Novanta.
Il C1S Pro è dotato di sistema keyless antifurto e addirittura cruise control oltre che retromarcia di un display LCD da 5" completo e leggibile. La presa USB si trova all'interno del cassettino sul lato sinistro del retroscudo. Di serie troviamo infine sia il cavalletto centrale sia la stampella laterale.
Parlavamo nel precedente paragrafo degli accoppiamenti delle plastiche e ripartiamo da qui anche se parliamo di dinamica di guida. Ci hanno stupito infatti non solo da un punto di vista visivo e tattile ma anche uditivo. Ci aspettavamo, infatti, che potesse esserci qualche scricchiolio e invece una delle prime sensazioni positive di questo C1S Pro è l'assoluta silenziosità. Almeno finché non inseriamo l'indicatore di direzione... Battute a parte, il motore offre una bella progressione lineare che in modalità Sport è anche divertente. Le prestazioni possono essere paragonabili a quelle di un 125 quattro tempi, ma con il comfort dell'elettrico ovviamente. Le sospensioni svolgono un lavoro più che onesto finché la strada lo permette mentre sul pavé cittadino alzano bandiera bianca per la poca escursione. La frenata è adeguata alle prestazioni nonostante i rotori non siano dei più generosi. Le ruote così piccole donano sicuramente tanta agilità a questo scooter ma di contro possono sembrare un po' troppo repentine nello scendere in piega: avremmo preferito avere un po' più appoggio. Il C1S Pro premia sicuramente la maneggevolezza ma nonostante le dimensioni delle ruote la stabilità è più che soddisfacente alle medie urbane. La sensazione è quella di avere per le mani uno scooter piccolo ma ben fatto ed indiscutibilmente pratico. A livello di comfort dobbiamo segnalare soltanto come già detto la ridotta distanza tra il piano di seduta e il piano della pedana che costringe ad avere le gambe un po' piegate. Abbiamo ricaricato lo scooter utilizzando sempre la presa integrata e senza staccare le batterie, alternativa che crediamo venga sfruttata veramente in casi eccezionali. L'autonomia è buona e allineata con la migliore concorrenza del segmento all'interno del quale di certo questo Yadea C1S Pro potrà dire la sua forte di un rapporto molto interessante tra prezzo e qualità percepita. Il listino lo propone nella sola colorazione bubbly grey a 4.890 euro.
Se vi piace lo stile del C1S Pro ma non volete prendere un L3e, è bene sappiate che esiste anche il C1S con le stesse caratteristiche ma omologato a 45 km/h. In questo caso la batteria è una sola da 1,92 kWh e il prezzo è di 2.790 euro.