Test scooter elettrico. Cezeta 506, retrò con uno sguardo al futuro

Test scooter elettrico. Cezeta 506, retrò con uno sguardo al futuro
Abbiamo provato il Cezeta, riproduzione elettrica dell'iconico scooter esteuropeo
17 dicembre 2018

Facciamo un salto nel passato. Torniamo indietro di una sessantina d'anni, quando Vespa e Lambretta erano i simboli dell'Italia che tornava in sella.

Facciamo un altro salto, questa volta non nel tempo ma nello spazio, e andiamo oltre la cortina di ferro. Se in quegli anni nascevate nel blocco sovietico il vostro sogno nel garage si sarebbe chiamato Cezeta. Uno scooter prodotto tra il 1957 e il 1964 nell'attuale Repubblica Ceca. Per l'epoca era uno scooter insolitamente lungo (circa 2 metri) e la sua forma a siluro fin da subito divise tra chi lo amava da chi lo trovava bruttissimo. L'estetica comunque non era tra le priorità di chi lo progetto. Quello che si voleva erano comodità, sicurezza, robustezza e capacità di carico. Il risultato fu uno scooter ben al di sopra dei rivali (sovietici) ma altrettanto al di sopra delle tasche dei potenziali acquirenti.
 
Detto questo ora siamo pronti a fare l'ultimo salto. Torniamo ai giorni nostri, ma facciamolo portando con noi il Cezeta. Il risultato è il nuovo Cezeta Type 506. Le linee rimangono le stesse inconfondibili, ma sotto è tutto nuovo: tanta tecnologia e un cuore elettrico.
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Come è fatto

E partiamo proprio al motore elettrico. Due sono le motorizzazioni. Il motore del 506/01 ha una potenza di 5,7 kW e una velocità massima di 85 km/h con un'accelerazione 0-50 in 4,5 secondi e velocità massima di 85 km. Nel 506/02 la potenza è di 11kW, velocità massima 120 km/h e accelerazione 0-50 in appena 2,7 secondi.

 
Il pacco batterie Cezeta utilizza le collaudate celle 18650 Panasonic ad alte prestazioni, le stesse usate da Tesla. Il 506/01 è dotato di un pacco da 4 kWh con una tensione nominale di 84 V con un'autonomia stimata di 80-100 km. Il 506/02 è dotato un un pacco batteria da 6kWh più grande del 50% con una tensione nominale di 84 V che offre un'autonomia di 120-150 km. Il cricabatterie da 1,8kW è integrato e consente di ricaricare qualsiasi presa domestica standard (90 V-260 V). La casa produttriche garantisce che per una ricarica dell'80% sono richieste 2 ore per il 506/01 o 3 ore per il 506/02.
 
Il telaio è in acciaio zincato e le forcelle in alluminio. La scocca è in materiale composito. La lunghezza del Cezeta arriva a 200 cm con un interasse di 134. Il peso è di 137 kg (506/01) o 147 kg (506/02).

Come va

La prima cosa che si nota appena si sale in sella è quanto sia confortevole la seduta. La posizione di guida è studiata molto bene e l'altezza da terra di 78 cm permette anche alle persone non altissime di fare manovre in sicurezza.

Le braccia sono leggermente più larghe dello standard, ma l'ampissimo parabrezza garantisce ugualmente un'eccellente protezione aerodinamica. 

Il motore anche alla guida si rivela brillante come sulla carta, ha uno scatto decisamente buono e la potenza è erogata con buonsenso anche nella modalità più sportiva. se pensiamo che comunque il cezeta ha un peso importante. Tre sono le modalità di guida selezionabili da una manopola rotante sul lato sinistro del manubrio. 
 

Scheda tecnica 506/01 e 506/02

Potenza 5,7 o 11 kW
Velocità max. 85 o 120 km/h
Autonomia 90 o 135 km
Lunghezza 200 cm


1 Sport: il motore eroga il 100% della coppia, ma garantisce un'autonomia pari circa al 60% del totale stimato.
2 City: fornisce il 75% della coppia e l'autonomia è pari all'80% di quella indicata.
3 Eco: 50% della coppia e velocità limitata a 50km/h.
 

Sulla manopola si può selezionare anche il neutral e addirittura la retromarcia. Rimaniamo sul manubio ma apssiamo all'acceleratore. Come in altri scooter elettrici anche quello del Cezeta ha anche la funziona reverse. In pratica se si ruota la manopola in senso contrario all'accelerazione lo scooter rallenta, come una sorta di freno motore, e in questo modo l'energia recuperata va a ricaricare le batterie.

Visto che si parla di rallentare parliamo anche del sistema frenante. La leva destra aziona la frenata combinata dell'anteriore e del posteriore e leva sinistra agisce solo sui dischi anteriori. Nonostante il peso e le veocità che il Cezeta raggiunge l'impianto frenante non ha mai dato segni di essere in difficoltà e anche strapazzandolo non è mai arrivato al bloccaggio. 


Guidare il Cezeta è bello e divertente, ha una bella accelerazione e a dispetto di aspetto e dimensioni è anche abbastanza agile. Ma ha un grosso ma: il comportamento dell'anteriore. Due sono le cose che non mi sono piaciute. La prima è che è molto sottosterzante e quindi quando si imposta una curva bisogna tenere presente questa tendenza ad allargare le linee. La seconda - e anche più grave - è che lo sterzo è nervosissimo anche a basse velocità, difetto che si accentua ulteriormente sui fondi sconnessi. La colpa è probabilmente nella geometria dell'ammortizzatore anteriore. Cezeta ha infatti scelto di utilizzare una sospensione di tipo Earles. Era molto usata qualche decennio fa, soprattutto nei mezzi con sidecar, perché molto rigida in frenata. Ha però anche anche aspetti decisamente negativi: la poca escursione delle sospensioni e soprattutto l'eccessiva sensibilità nel trasmettere i movimenti dello sterzo alla ruota.


Due considerazioni finali: il Cezeta è un prodotto assolutamente premium, e lo è non solo per il prezzo alto (10.050 + tasse il 506/01 e 12.050 + tasse il 506/02), ma per la cura costruttiva, la scelta dei materiali, e la minuzia nella realizzazione dei dettagli. E' uno scooter per chi ama le linee retrò, ma non vuole rinunciare al futuro... ovviamente elettrico.

Pro e Contro

Pro

  • Stile unico e dettagli ricercatissimi / Motore e batterie di assoluta qualità

Contro

  • Anteriore troppo nervoso / Costo elevato