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Quello dello sharing era un trend in forte crescita già da un paio d'anni, ma da dopo il lockdown si può dire che ci sia stato un vero e proprio boom. I motivi sono due: il desiderio di evitare i mezzi pubblici e una maggiore apertura da parte di molte amministrazioni che hanno dovuto riconoscerne i benefici sulla mobilità e di conseguenza hanno permesso l'ingresso di diversi player. Lo evidenzia l'Osservatorio sulla sharing mobility "Muoversi in leggerezza" che registra un trend in crescita a due cifre. Una tendenza evidenziata in tutte le categorie di sharing "leggero" scooter, bici e monopattini.
L'aspetto più interessante e relativamente recente che emerge è però quello dell'integrazione. Integrazione sia tra i diversi veicoli in sharing, ma anche con i mezzi pubblici e il car sharing. Diversi mezzi vengono scelti ed utilizzati in base alle necessità di mobilità. Il beneficio finale che si raggiunge è un minor utilizzo dell'auto privata che si traduce in meno inquinamento e meno traffico.
Il successo dello sharing leggero sta nella parola "leggero". Se noleggiare un'auto ci sembra complicato e si porta appresso gli stessi problemi dell mezzo personale (traffico, parcheggi, etc...) prendere in sharing un monopattino, una bici o uno scooter risolve le complicazioni che questi mezzi hanno in ambito privato. Sono sempre a nostra disposizione, sono sempre in buone condizioni, non dobbiamo preoccuparci di manutenzione, assicurazione e soprattutto che ci venga rubato. Chi usa lo sharing preferisce la leggerezza e - come dicevamo - l'intermodalità. Non è un caso che dal 2015 a oggi, il peso medio dei veicoli in flotta sia sceso dai 347 chilogrammi a 121.
Il vantaggio della leggerezza però non è solo per gli utenti, ma anche per l'ambiente, perché la quasi totalità dei due ruote in sharing sono elettrici e inoltre minor peso si traduce anche in minor consumo energetico.
Lo scooter sharing ad oggi è presente in quattro città italiane (Roma, Milano, Torino e Genova), con un totale di circa 5mila veicoli (di cui il 95% elettrici). I noleggi nel 2019 hanno superato i 3 milioni, il doppio dell'anno precedente
Il bikesharing è il servizio più diffuso in Italia mentre lo sharing di monopattini è quello in più rapida ascesa, soprattutto da dopo il lockdown. I servizi attivi nelle città italiane sono 39 in tutto (+6 rispetto al 2018) con circa 35mila veicoli totali in flotta di cui 5.413 bici elettriche (il 15%). un numero che si è triplicato negli ultimi anni. Di pari passo all'aumento dell'offerta è cresciuta anche la domanda con un +60% di iscrizioni.
Per quanto riguarda i monopattini elettrici il vero e proprio boom si è registrato nel 2020. Si è passati a da 5.000 veicoli di gennaio ai quasi 27.000 i oggi. Sette operatori offrono i loro servizi in 17 città diverse con una maggiore concentrazione a Roma e al nord, in particolare Lombardia ed Emilia Romagna.