Giampiero Testoni: MotoE, lo sviluppo non si fermerà

Giampiero Testoni: MotoE, lo sviluppo non si fermerà
Due rapide battute con il CTO di Energica, per soddisfare alcune curiosità alla vigilia del primo Mondiale riservato alle moto elettriche
12 marzo 2019

L’Energica Factory Tour, in cui i ragazzi della Factory modenese ci hanno aperto le porte dell’azienda, soddisfacendo diverse delle nostre curiosità in merito alla “sostanza” sotto le carenature della Ego, è stata anche l’occasione per scambiare due battute con Giampiero TestoniChief Technical Officer dell’azienda nonché responsabile tecnico del progetto MotoE. Un progetto che si basa sulla Ego Corsa, la moto che verrà realizzata e curata nel nuovo dipartimento della fabbrica, a sua volta derivata (ormai alla lontana, dopo un anno di sviluppo…) dalla supersportiva Ego.

 

La moto resterà invariata per tutti i tre anni, o lo sviluppo proseguirà anche durante le stagioni? 

«Continueremo a fare sviluppo, anche se da un punto di vista generale la base che forniremo ai team resterà invariata almeno per i primi due anni. Tenete presente che siamo partiti da una Ego un po’ sistemata per l’uso racing, arrivando ad alleggerirla sensibilmente, cambiando la ripartizione dei pesi e modificandone il comportamento dinamico – adesso, se osservate una Ego Corsa del Mondiale (quella che vedete in foto è una show-bike, non la versione definitiva, NdR) a fianco a una Ego normale, capirete quanto siano diverse».

«Per il 2021 la faccenda potrebbe cambiare, perché inizieremo a lavorare sulla nuova piattaforma che debutterà ad EICMA 2020, e se ci dovesse essere un netto vantaggio già nell’immediato ci metteremo a sviluppare la moto da corsa sulla piattaforma nuova.
Ma dobbiamo anche cercare di non complicare troppo la vita ai tecnici dei team che ci dovranno lavorare sopra…».

 

Ecco, a proposito dei tecnici, a chi spetta la gestione delle moto? Alle varie squadre o a voi?

«A noi, sarebbe fuori discussione demandare alle squadre. Saremo noi ad effettuare assistenza e manutenzione alle moto, e a curare la logistica sui circuiti. Nelle gare dove si correrà la MotoE ci sarà l’E-Paddock, dove i tecnici delle varie squadre lavoreranno sull’assetto e la configurazione delle loro moto, ma saremo noi a dare assistenza sulla Power Unit e sulle problematiche che esulano dalla semplice messa a punto, un po’ come avviene per i motori della Moto2».

 

Il cambiamento più profondo della Ego Corsa?

«Preferiamo non entrare troppo nel dettaglio, ma pur restando più pesanti di una moto da corsa endotermica, abbiamo alleggerito molto la Ego pur avendo un pacco batterie molto più prestante – siamo a 16 kWh contro gli 11,7 del modello di serie. Che ci piacerebbe davvero poter utilizzare, perché leveremmo altri 30 kg, ma non è davvero possibile senza penalizzarne le prestazioni».

 

Ecco, a proposito di prestazioni: non avete incontrato problemi di surriscaldamento o di consumo?

«No: finora, nei test, le Ego Corsa non hanno mai avuto problemi del genere, almeno non tali da mandare la moto in protezione. Per quanto riguarda il consumo nemmeno, perché le gare sono abbastanza corte. Ma contrariamente a quello che potrebbero pensare molti, la lunghezza non è stata scelta in funzione dell’autonomia di Ego Corsa, ma semplicemente dalla necessità di infilare un’ulteriore gara in un palinsesto già piuttosto fitto e con pochi tempi morti. Abbiamo realmente fatto di necessità virtù...».

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