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Il sogno di ogni ciclista è quello di seguire da vicino una gara mitica. Il sogno di ogni ciclista è quello di seguire da vicino un campione. Il sogno di ogni ciclista è quello di sognare di partecipare al Giro d'Italia, di ascoltare gli applausi, sentire il tifo e il calore del pubblico, vedere le facce sorridenti e le braccia alzate al proprio passaggio. Un sogno, o meglio una fantasia irrealizzabile. Poi però un bel giorno, il telefono della redazione squilla e ti viene fatta una proposta talmente indecente da farti annullare ogni altro impegno agonistico e di famiglia. Da una parte della cornetta c'è il sottoscritto, dall'altra la Polini Motori che mi propone di salire in sella a una Olmo motorizzata Polini E-P3 e di prendere parte a una tappa del Giro d'Italia E, nella squadra BikeForDream.
Ovviamente da appassionato di sport e di bici, non me lo sono fatto ripetere due volte e nonostante ancora qualche frattura fresca , una "gamba" poco allenata e il poco preavviso, ho accettato con un sorriso a 32 denti. Ovviamente però non potevo essere fortunato in tutto. Vengo infatti chiamato per partecipare al Giro proprio quando stanno per iniziare le tappe più dure, quelle con le vere salite. E io non sono certo uno scalatore, amo spingere di più in pianura. E quale tappa mi tocca? Erba-Como, 94 km di sali e scendi con in mezzo il Muro di Sormano e la salita che porta alla Madonna del Ghisallo.
Sinceramente però o sono stato, come sempre, troppo severo con il giudicare il mio stato di allenamento fisico o le bici Olmo con il ben noto Polini E-P3 sono state più prestazionali del previsto. Fatto stà che i 94 km di gara sono andati via belli svelti, tutti d'un fiato. Non dico che la "gara" sia stata semplice. Soprattutto nella fase finale, negli ultimi dieci chilometri, quando ho difeso con i denti la volata in prima fila o in qualche rilancio, la fatica c'è stata. Anche perché alcune squadre hanno giocato qualche carta nascosta nella manica: vedi l'impiego di giovani atleti professionisti, l'utilizzo di sistemi di rilevamento della velocita e gps (vietati), il cambio batterie lungo il percorso (vietato) ect ect... Ma vediamoli come peccati di gioventù, per un campionato appena nato, di fretta e furia.
Mi auguro di tutto cuore che poi però questi peccatucci vengano corretti. Perché ora il mio sogno è ripartecipare a un'altra tappa. Il divertimento, l'emozione, le sensazioni sono state troppo belle e forti per non provare dipendenza. Senza ombra di dubbio la nostra squadra, capitanata da Veronica Cornolti, ha dimostrato che con una buona bici, spinta da un ottimo motore, chiunque può portare a termine una tappa del Giro-E, godendo dall'inizio alla fine. Ora però vi saluto. Godetevi le emozioni in video. Io mi rimetto in sella per allenarmi. Non si sa mai che arrivi un'altra telefonata...
Cosa è Bike For Dream
BFD è un progetto sportivo il cui obbiettivo è quello di offrire a tutti emozioni e successo, oltre a quello di offrire a giovani atleti, di ogni settore, la possibilità di ottenere borse di studio per realizzare il loro "sogno", quello di diventare un futuro Campione. I mezzi scelti per l'obbiettivo sono la ebike corsa e la ehandbike, di seguito solo bike, tutte top di gamma.
Per BFD, la bike non è però il fine ma un mezzo, ovvero l'obiettivo è quello di fare del ciclismo un sistema trasversale, sinergico e di social economy tra Sponsor, Campioni e Innovazione.
Per ogni bike BFD accantona € 1000 che sponsor e campioni annualmente riconosceranno ai vincitori del programma borse di studio. Se invece vi incuriosisce la possibilità di vivere come me l'esperienza del Giro-E, andate a visitare il sito www.bikefordream.com per capire le formule di partecipazione. Bastano davvero poche centinaia di euro per provare anche voi le emozioni forti che mi hanno attraversato.