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Il GP di Imola di Motocross ha incoronato Gajser campione del mondo e ha tenuto a battesimo la prima gara della FIM E-X Bike World Cup.
Il nuovo campionato, che vede impegnate sulla pista MX le E-Bike, ha destato interesse e curiosità. Il confronto con i campioni della MXGP e della MX2 è apparso però impietoso, almeno in termini di spettacolarità. Vedere arrancare delle MTB sulle ripide salite a pochi km/h per poi, in vetta, non staccarsi nemmeno dal suolo, proprio dove le moto spiccano salti di decine di metri, a nostro parere, non è il modo più corretto e conveniente per supportare uno sport nascente.
Chi probabilmente però la pensa diversamente sono i piloti che si sono schierati al via e che sembravano molto divertiti dalla nuova formula. Tra di loro anche qualche nome noto e in particolare quello di Marco Melandri. Il ravennate ha da sempre una vera e propria passione per le due ruote anche a pedali.
Marco in sella a una Thok (leggi la nostra prova della Mig-R e della Mig-RR,) l'E-MTB costruita da Stefano Migliorini e Livio Suppo, è riuscito a conquistare il sesto posto nella classe EXB2 dove Roberto Fabbri ha trionfato davanti a Davide Guarnieri.
"È stata durissima, soprattutto in pianura - ha dichiarato Marco Melandri alla Gazzetta dello Sport. - Ho chiuso 6° di categoria e sono soddisfatto. Sono venuto a Imola con il solo scopo di divertirmi e così è stato". Sulle similitudini tra eBike e moto ha commentato: "In alcuni frangenti regala sensazioni molto simili a quelle di una moto. L’impostazione non è molto diversa da una motocicletta da fuoristrada".
Per tutti quelli che ora stanno facendo il collegamento tra l'annuncio del ritiro dalle competizioni SBK e la gara in E-MTB... frenate gli entusiasmi. Melandri è stato molto chiaro: non ha nessuna intenzione di competere seriamente in nessun campionato. L'eBike per lui è solo un divertimento.