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Abbiamo sentito telefonicamente Alex De Angelis, e senza vederlo nemmeno in faccia è bastato il tono della voce per intuire lo sconforto e il difficile momento che tutti i piloti della MotoE stanno vivendo. Un Campionato che parte con la rincorsa e sotto la stella dell'innovazione, costretto a una battuta d'arresto prima ancora dello spegnersi del semaforo...!. L'incendio di questa notte a Jerez, infatti, ha bruciato tutte le moto e tutte le attrezzature, nulla è stato risparmiato.
«Questa mattina - ci racconta Alex - ci siamo presentati in circuito e, pur avendo ricevuto una telefonata di preavviso, abbiamo constatato che era davvero andato tutto completamente bruciato. Non è rimasto assolutamente più nulla: moto, ricambi, caschi, tute, computer, attrezzature dei meccanici. Tutto è bruciato!».
Futuro?
«Dorna si è impegnata in prima persona per fare in modo che il campionato venga disputato. Ovviamente ora non si sanno né le date dei test né quelle delle gare. Dobbiamo aspettare i fornitori ed Energica, che come noi non c'entra nulla, perché non è stata una moto ad andare a fuoco: la moto non c'entra niente».
Voi piloti come state?
«E' un terremoto. Un impatto duro questa mattina. Appena siamo arrivati abbiamo vista bruciata non solo la struttura ma anche la possibilità di fare questo campionato. Dopo, quando Dorna ha preso in mano la situazione, e chiarito che farà di tutto per rimediare, siamo tutti più sollevati. Perché tutti ci crediamo, e le moto in pista vanno bene, abbiamo girato in 48" - 49", che sono dei tempi impensabili alla vigilia. Ora che tutti ci credevamo di più abbiamo visto sfumare questa possibilità. E' bello però che in risposta la Dorna abbia dato questo forte segnale di recupero».
Abbiamo vista bruciata non solo la struttura, ma anche la possibilità di fare questo campionato