Vi ricordate il progetto Lacama? Diventa realtà. Qui la storia e tutti i dettagli

Vi ricordate il progetto Lacama? Diventa realtà. Qui la storia e tutti i dettagli
Da quando Italian Volt è stata acquisita dal Gruppo Tazzari il progetto della moto elettrica personalizzabile ad alte prestazioni è andato avanti quasi in segreto e ora è pronto per la produzione: la vedremo ad EICMA!
23 agosto 2023

Per un certo periodo se ne sembravano perse le tracce. D'altra parte non poteva essere altrimenti per una motocicletta che si ispira dichiaratamente al camaleonte. Lacama, infatti, sta per "la camaleontica". Almeno questo era ciò che voleva sottolineare Italian Volt ponendosi l'obiettivo di costruire una moto elettrica italiana ad alte prestazioni e che si potesse personalizzare a piacimento trasformandola in mille identità. L'azienda nacque ufficialmente a Milano nel 2016 e parlammo della moto già nel 2017 quando vedemmo i primi prototipi. Il progetto ci affascinò perché nasceva da un'esperienza diretta e dalla grande passione dei suoi ideatori. E inoltre c'era parecchia originalità ed una gran cura nel design con una soluzione telaistica unica. In questi anni la nostra piccola camaleonte non è sparita del tutto, si è fatta vedere ogni tanto sui social impegnata in qualche test, e da quando Italian Volt è entrata a far parte del Gruppo Tazzari il progetto è stato sviluppato in ottica industriale con l'obiettivo di arrivare davvero in produzione con caratteristiche di alto livello. Ma facciamo ancora un piccolo passo indietro.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

La forza di un gruppo innovativo

Il Gruppo Tazzari è una realtà importante della motor valley ed è stato fondato nel 1963 da Giorgio Tazzari. Le sue attività spaziano dalle fonderie di alluminio alla meccanica di precisione. Nel 2006 Erik Tazzari - figlio del fondatore e presidente del Gruppo dal 2005 - intuisce le potenzialità della mobilità elettrica, fonda la Tazzari EV e avvia lo sviluppo della prima citycar al mondo a zero emissioni nata completamente ed esclusivamente elettrica con batterie al litio. La Tazzari Zero arriva sul mercato nel 2010 e diventa la capostipite di una gamma di micro car elettriche sempre più avanzate e l'azienda diventa fornitrice anche per altri marchi e partners. A gennaio 2021 Tazzari annuncia l'acquisizione di tutti gli asset di Italian Volt. Da allora il progetto della Lacama è stato esaminato e perfezionato in ogni dettaglio fino ad arrivare alla notizia di questi giorni: la Lacama 2.0 è (quasi) pronta per la produzione, la vedremo ad EICMA (Pad 11 Stand S38) in veste definitiva e sulle nostre strade da marzo 2024.

Tutto quello che c'è da sapere sulla Lacama 2.0

La Lacama 2.0 sta effettuando in questi giorni gli ultimi test dinamici. Il progetto iniziale è stato completamente rivisto sfruttando le conoscenze tecniche nel settore elettrico dell'azienda Tazzari EV e beneficiando del know how di tutto il gruppo anche nella realizzazioni di parti in alluminio. La moto è dunque totalmente ingegnerizzata e prodotta a Imola senza compromessi in termini di qualità con il dichiarato obiettivo di essere un prodotto di eccellenza e in grado di mostrare con orgoglio la propria italianità e persino eccentricità. I dati tecnici del motore a flusso assiale sono entusiasmanti: 150 CV e 230 Nm su 219 chilogrammi con un'autonomia che supera i 250 km in ciclo urbano nella versione top di gamma ed una velocità che supera i 230 km/h. L'accelerazione è di 3,5" nello 0-100. I cavalli scendono a 110 e il peso a 199 chili nella versione meno potente. Sono quattro le modalità di guida (Rocket!, Sport, Eco, Wet) e la strumentazione ha un TFT a colori da 4,3". Al di là dei numeri è molto interessante guardare al telaio che l'azienda dichiara essere il primo al mondo realizzato in unico pezzo in una fusione di alluminio ultraleggero. A produrlo sono chiaramente le fonderie Tazzari. Il pacco batterie sfrutta celle NCA Samsung immerse in quello che chiamano Tazzari EV Fluid Battery System e sempre realizzato internamente è anche il BMS. Non sappiamo ancora la capacità effettiva, ma sappiamo che il caricabatterie integrato è da 3,3 kW e che c'è la presa CCS2 per la ricarica Fast in DC. Le sospensioni sono Ohlins con forcella da 43 mm di diametro e sono entrambe completamente regolabili. L'impianto frenante è Brembo con doppio disco da 320 mm e pinza ad attacco radiale a quattro pistoncini. La trasmissione finale è a cinghia con cavo di trazione in fibra di carbonio a elevata densità, le ruote sono chiaramente da 17" e gli pneumatici sono Pirelli Diablo Rosso 3 da 120/70 e 180/55.

Ognuna sarà un pezzo unico

Ognuna delle Lacama 2.0 sarà prodotta e numerata come pezzo unico: il cliente potrà scegliere tra 22 colori diversi come personalizzare a proprio gusto i vari elementi tra i quali non solo il body (la plastica sottosella), il sellino e il cupolino ma anche il telaio. Potrà scegliere diverse selle e dieci diversi design di cupolini con una gamma di accessori che andrà ad arricchirsi negli anni. Ma non solo: l'azienda si impegna non produrre più di una moto uguale e a rendere quindi unico e non replicabile il numero assegnato che verrà inciso sul telaietto sottosella e in una targhetta sul telaio.

Per sapere quanto costerà questo gioiellino italiano e soprattutto com'è guidarla non ci resta che aspettare ancora un po', ma l'attesa non sarà lunga promesso!