Davide Gerosa (Pirelli): Le gomme da gara sono come quelle in vendita

Lo spiega il responsabile Pirelli dell’attività sportiva Road racing. Per Pirelli il travaso di esperienza e di tecnologia tra competizione e prodotto di serie è diretto: le gare sono una palestra di sviluppo tecnico. Vediamo in che modo
11 dicembre 2018

«Vendiamo al pubblico le gomme con le quali corriamo». Attacca così l’intervista di Davide Gerosa, che di Pirelli è il responsabile della gamma di prodotto racing focalizzata all’attività sportiva nel mondo road racing, che comprende anche l'endurance e altri campionati in pista. 

Un aspetto importante di questo genere di competizioni è la ricaduta sul prodotto di serie venduto al pubblico, e Gerosa sottolinea come in Pirelli l’attività sportiva sia vissuta al pari di una palestra per lo sviluppo dei pneumatici di serie, tanto che si partecipa alle competizioni con pneumatici che possono essere industrializzati per la serie.

In SBK e nell’Endurance si usano gli stessi pneumatici in vendita, e lo sviluppo di nuove soluzioni procede costantemente. Nel mondiale superbike sono state ad esempio utilizzate nuove dimensioni con aree di impronta maggiorata, questo perché le moto attuali permettono di sfruttare meglio la fase di traiettoria a centro curva. Questa novità dimensionale in gara è un primo passo verso l’applicazione nella produzione futura. D’altra parte le moto migliorano costantemente, così come l’introduzione dell’elettronica nel controllo di trazione o nel freno motore, e la potenza che è aumentata, richiedono nuove risposte da parte delle caratteristiche dei pneumatici.

L’esperienza nell’Endurance è valutata in maniera molto interessante, perché la durata necessaria a parità di prestazioni deve essere maggiore: le Stock usano ad esempio una gomma anteriore per quattro ore di gara (la SC3) e per due ore una posteriore, mentre le EWC, ovvero le moto di derivazione SBK, utilizzano per due ore un’anteriore: è tre volte la durata rispetto a una gara superbike.
L’Endurance permette poi di sviluppare mescole medio-dure e adatte anche a temperature basse (un'esigenza che si presenta quando  si corre di notte), trovando condizioni alternative alle altre competizioni più brevi. La SBK permette invece di affinare il prodotto in ottica prestazioni massime, mentre i campionati nazionali avvicinano molto le esigenze degli amatori che guidano nei turni di prove libere. 

L’esperienza sportiva, così come quella nell’off-road, sono peraltro utili allo sviluppo di pneumatici adatti alle sempre più performanti naked e crossover, e non soltanto ai modelli concepiti per girare in pista.

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