EICMA 2015: Come cambiano le moto Euro 4

Le moto hanno già iniziato a essere modificate nella loro struttura e nel design per rispettare le nuove norme anti rumore e anti inquinamento e con la futura Euro5 ci saranno altre novità. Ce le raccontano il responsabile tecnico di MV Agusta, e quello di Magneti Marelli
30 novembre 2015

Quando si parla di futuro della moto occorre considerare anche le normative che ne determinano la progettazione e la realizzazione. Tutti sappiamo quanto siano “invasive” nel lavoro dei tecnici le norme di omologazione che ad esempio regolano le emissioni inquinanti e quelle acustiche. Dover silenziare uno scarico, dover contenere il rumore meccanico e di aspirazione senza mortificare le prestazioni e i pesi è una bella sfida. E lo è ancora di più rispettare le stringenti norme antinquinamento quando si tratta di avere motori trattabili e potenti allo stesso tempo.

La nuova Euro 4 si è già fatta notare su alcune moto nuove presentate a Eicma, il caso del doppio scarico della Panigale 959 è in questo senso emblematico, ma altri vincoli toccano altre aree meno evidenti alla vista. Mentre per il futuro, nel 2020, ci attende la Euro 5 che costringerà i tecnici ad altre acrobazie.

Per capire in quale modo si interverrà sulle nuove moto abbiamo coinvolto in questo dibattito Brian Gillen, direttore tecnico R&D Gruppo MV Agusta, e Maurizio Fiorentini, Programm manager Magneti Marelli Powertrain. Due tecnici che su due fronti, veicolo da un lato ed elettronica dall'altro, la sanno lunga in merito. Modera come sempre Nico Cereghini.

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