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Sono passati solo tre anni dall’arrivo del modello attuale, ma come anticipato dal nostro articolo Ducati non è rimasta con le mani in mano e ha messo profondamente mano alla sua ammiraglia Adventure, come piace definire il segmento agli anglofoni. Ad EICMA 2017 debutta quindi la nuova Ducati Multistrada 1260, proposta negli allestimenti standard, 1260S, 1260 S D|Air e Pikes Peak – non cambia il modello Enduro, che per il 2018 resta spinto dalla versione 1200 del bicilindrico Testastretta.
Cuore della rivoluzione è ovviamente il motore, che in questa versione di Multistrada diventa il DVT da 1.262 cc, che mantiene l’alesaggio da 106mm allungando però la corsa a 71,5mm invece dei precedenti 67,9, già adottato dalla X-Diavel presentata due anni fa. Un’evoluzione che porta diversi miglioramenti tanto alla potenza massima – che cresce di una manciata di cavalli, attestandosi al riguardevole valore di 158cv a 9.750, con una coppia massima di 13,2kgm a 7.500 – quanto all’andamento dell’erogazione ai medi e bassi regimi.
Il nuovo propulsore, naturalmente rivisto in diversi dettagli rispetto all’unità montata su X-Diavel, è caratterizzato da una curva di coppia particolarmente regolare e sostenuta, con l’85% del valore massimo già disponibile sotto i 3.500 giri, e un miglioramento pari al 18% a 5.500 rispetto al modello 1200 stabilendo il record della categoria ai 4.000, dove questa categoria di moto viene utilizzata la maggior parte del tempo – risultati ottenuti in larga parte grazie al sistema di distribuzione a fasatura variabile DVT che, in questa versione, è stato rivisto nella taratura per adeguarsi alla destinazione d’uso del modello.
Rispetto al motore precedente sono cambiati bielle, albero motore e cilindri, nonché naturalmente scarico (con importanti novità nel giro tubi, presilenziatore e silenziatore) ed aspirazione, con una diversa presa d’aria. Nuove anche le cartelle copricinghia della distribuzione e il coperchio alternatore, ridisegnato per permettere l’adozione del quickshifter DQS con assistenza in innesto e scalata. Nuovo anche il leveraggio del cambio, caratterizzato da una corsa ridotta per migliorare la precisione degli innesti.
Evoluzione nella sostanza anche per il sistema di gestione dell’alimentazione ride-by-wire, che con un nuovo comando acceleratore, più diretto, migliora il controllo da parte del pilota. Dotata come sempre di piattaforma inerziale, la Multistrada 1260 offre controllo di trazione DTC, controllo impennata DWC, ABS Cornering Bosch tutti coordinati da quattro riding mode Sport, Touring, Urban ed Enduro che modificano la risposta dell’acceleratore e l’invasività dei controlli.
Le versioni 1260 S possono contare anche sulle sospensioni semiattive Skyhook – con forcella a steli rovesciati da 48mm e monoammortizzatore entrambi Sachs – ed aggiungono alla dotazione elettronica il Vehicle Hold Control (VHC, ovvero l’assistenza alla partenza utile soprattutto in salita) nonché il quickshifter DQS attivo in innesto e scalata, disponibili come optional sulla versione di serie.
Cambia anche il telaio, il consueto traliccio in tubi d’acciaio, che presenta ora un angolo di sterzo più ampio di un grado (25° invece dei 24° precedenti) e un forcellone monobraccio fuso in conchiglia allungato di 48mm, modifiche che vedono l’interasse crescere di 55mm per aumentare stabilità ed efficacia nella guida. I cerchi sono in lega leggera a cinque razze con sezione di 3,5” e 6”, calzanti pneumatici Pirelli Scorpion Trail II nelle misure 120/70 e 190/55, entrambi da 17”.
L’impianto frenante conta su dotazione Brembo, con dischi da 330mm lavorati da pinze radiali M50 all’avantreno, e un disco singolo da 245mm al retrotreno.
Differenze importanti in questo caso per la Multistrada 1260 Pikes Peak, che conta su cerchi in alluminio forgiato più leggeri di 3kg rispetto alla dotazione della versione standard, ma soprattutto sospensioni Öhlins, con forcella e ammortizzatore TTX36 regolabili meccanicamente.
Multistrada 1260 cambia anche nell’estetica, con nuove alette laterali che puliscono la vista frontale e un diverso portatarga con indicatori a LED. Meno visibili dettagli più tecnici come il profilo del sottosella per regolare l’altezza, o il maniglione posteriore (di derivazione MTS Enduro) che ora consente di scegliere le valige laterali Touratech in alluminio.
Nuovo anche il cruscotto, che adotta l’unità TFT da 5” come sulla Panigale V4, completissimo e più leggibile grazie a nuove indicazioni con codifica basata sui colori e interfaccia migliorata verso il sistema multimediale.
La Pikes Peak mantiene la linea della 1260 standard, impreziosita però dalla livrea Ducati Corse, e propone silenziatore Termignoni omologato, diversi particolari in carbonio (parafango anteriore, coperchio serbatoio anteriore, paratie laterali) e cuciture rosse per la sella.
Come ormai di consueto, Ducati propone tutta una serie di accessori a corredo della sua Multistrada e diversi pacchetti che permettono di completare la nuova 1260 risparmiando rispetto all’acquisto dei singoli accessori. Nella fattispecie troviamo il Touring Pack, che prevede manopole riscaldate, valige laterali e cavalletto centrale, lo Sport Pack che aggiunge scarico omologato Termignoni, parafango anteriore in carbonio e tappi pompe ricavati dal pieno in alluminio, l’Urban Pack che comprende bauletto, borsa da serbatoio e hub USB per ricaricare dispositivi elettronici, e l’Enduro Pack, che completa il quadro con faretti supplementare a LED e le protezioni motore, radiatore, paracoppa, nonché la base del cavalletto maggiorata e le pedane offroad realizzati da Touratech.
La Multistrada 1260 costa 17.990 € nella versione base, 20.390 € la S e 21.150 € la S D|Air. Per la Pikes Peak il prezzo è di 24.990 €.