EICMA 2018: Airtender, la sospensione senza ammortizzatore

L'innovativo sistema sviluppato da Umbria Kinetics per risolvere il compromesso fra comfort e aderenza dei sistemi tradizionali
22 novembre 2018

Non è esattamente una novità di quest'anno, visto che ormai l'idea è in giro da qualche tempo, ma Airtender, la soluzione studiata da Umbria Kinetics per risolvere il problema intrinseco delle sospensioni convenzionali (il compromesso fra comfort del pilota e prestazioni dinamiche, ovvero il mantenimento del grip e dell'assetto del mezzo sulle irregolarità del fondo) ha tutti i numeri per apportare un contributo significativo all'evoluzione di una componente sostanzialmente ferma da diversi decenni nel suo schema di base.

La soluzione si basa su un sistema idropneumatico (oggetto di due brevetti) montato in serie alla molla elicoidale classica del monoammortizzatore. Il sistema si può installare su qualsiasi sospensione, anche dotata di controllo elettronico, sostituendo l’elemento elastico originale con i componenti dell’Airtender: si tratta di una molla elicoidale molto più rigida di quella originale (tipicamente circa il doppio in termini di coefficiente elastico), che non sarebbe utilizzabile su un mezzo stradale - l'ideale per enfatizzare le doti ciclistiche di qualsiasi moto nei tratti in cui l'asfalto è privo di asperità - collegata al sopracitato sistema idropneumatico, che essendo montato in serie alla molla elicoidale, riduce drasticamente il coefficiente elastico globale (K) nel copiare le asperità, ottenendo di fatto una progressività negativa della sospensione dove necessario.

 

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Di fatto, la sospensione dotata di Airtender ha un assetto rigido su asfalto liscio, con tutti i benefici che ne derivano in termini di feeling, stabilità, precisione, mentre sulle irregolarità l'assetto si fa soffice, evitando perdite di stabilità e di grip, ma soprattutto aumentando il comfort per il pilota.

Il tutto con un sistema semplice (gli ingombri sono ridotti, non essendoci necessità di piazzare compressori o centraline elettroniche aggiuntive) e facilmente adattabile a qualunque sistema esistente, dal momento che è sufficiente cambiare il supporto dell'accumulatore. Caratteristica che, per inciso, fa sì che l'investimento iniziale (grossomodo pari a quello di un'unità tradizionale di alto livello) si mantenga nel tempo, perché cambiando moto è possibile semplicemente "portarsi dietro" l'Airtender con il solo cambio del supporto e adeguando la taratura del sistema.

 

Da Automoto.it