EICMA e Intermot 2018: tutte le novità in arrivo

EICMA e Intermot 2018: tutte le novità in arrivo
Ci sbilanciamo: le moto che vedremo ai saloni autunnali. Ipotesi, certezze e previsioni sulle novità 2019 che debutteranno a Colonia e Milano
29 agosto 2018

L'autunno 2018 si preannuncia caldissimo. No, non sappiamo quali saranno le temperature meteo, ma quanto a novità sul mercato moto siamo ormai certi che ne vedremo per tutti i gusti. Anno pari, quindi con un raddoppio dei saloni: ci sarà, ai primi d'ottobre, Intermot a Colonia, dove le Case - soprattutto quelle di lingua tedesca, ma probabilmente anche le altre - sveleranno novità piuttosto importanti, per poi arrivare alla grande festa di EICMA, a Milano, subito dopo il ponte del primo di novembre.

Di qualcosa abbiamo già parlato, con il potenziale ritorno delle medie supersportive che latitavano da qualche stagione nei cataloghi di Honda, Kawasaki e Suzuki - ma anche di Triumph, sia pure con cilindrata "oversize" - lasciando la sola Yamaha a credere nelle 600. Ma le novità che fioriscono in giro sono molte di più, con diverse certezze anche per quel che riguarda BMW, Ducati, Husqvarna, KTM, Harley-Davidson ed MV Agusta, alcune delle quali sono già state annunciate dai rispettivi produttori. Vediamo, marchio per marchio, cosa potrebbe esserci e cosa ci sarà fra Colonia e Milano.

Aprilia

Con le bicilindriche Shiver e Dorsoduro rinnovate in questa stagione, potrebbe essere il turno della piattaforma V4 di evolversi, probabilmente prima con la supersportiva RSV4 e poi con la Tuono. Per la RSV4 ipotizziamo una doppia cilindrata: 1.100 - come per la Tuono - per la versione stradale, su cui qualche tecnico dovrebbe essere al lavoro già da qualche tempo, e 1.000 invece per la base della Superbike.

Sulla base dell'esperienza passata, ipotizziamo che a Noale potrebbero mantenere le versioni R e Factory per la moto stradale con allestimenti differenziati in materia di sospensioni, cerchi e magari impianto frenante, e riservare la sigla "SP" alla moto da gara come ai tempi della bicilindrica RSV, che appunto all'epoca aveva un motore completamente diverso anche nelle misure caratteristiche e nella cubatura.

Sentiamo anche la mancanza di una Capo Nord che possa rinverdire i fasti del passato: lasciando a Moto Guzzi il compito di conquistare il pubblico più legato ad estetiche e tecniche classiche con la V85, Aprilia potrebbe dedicarsi a una crossover più stradale e sportiva, con cerchi da 17 pollici, magari con una motorizzazione inedita che vada a colmare il "buco" fra le 900 bicilindriche e il mostruoso V4 di Tuono ed RSV4.

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BMW nuova S1000RR
BMW nuova S1000RR

BMW

Con un anno di ritardo, ci aspettiamo di vedere - fra Colonia e Milano - le novità che avevamo pronosticato per il 2017 per la Casa di Monaco. La deduzione è abbastanza semplice, perché nelle novità annunciate ad inizio estate da parte della Casa di Monaco spicca per assenza la gamma boxer R 1200, ed è quindi lecito immaginarsi un aggiornamento del propulsore per arrivare pronti all'Euro-5. Se questo aggiornamento, che probabilmente porterà valori più elevati di coppia e potenza oltre ad un aumento della cubatura per il bicilindrico contrapposto BMW, determinerà anche altre differenze tecnico/estetiche al momento naturalmente non sappiamo dirvelo.

E nonostante la presenza della supersportiva S1000RR fra i modelli con aggiornamenti 2019, pensiamo che i tempi siano davvero ormai maturi per il debutto della nuova maxi racing BMW, avvistata in quel di Portimao in versione praticamente definitiva già da qualche mese. La 1000 potrebbe - anzi, secondo noi dovrebbe - portarsi dietro una versione 310RR, che le permetterebbe di partecipare alla sempre più popolare categoria SSP 300, importantissima anche e soprattutto per i mercati asiatici e sudamericani.

E poi, che dire della concept 9cento presentata a Villa d'Este e illustratavi dal nostro Perfetto? Secondo noi sarebbe la matrice perfetta per creare una F 850XR, senza contare che il nuovo bicilindrico parallelo dovrebbe comunque fare la sua apparizione sulle nuove F 850R ed F 850GT, al momento ancora legate alla motorizzazione precedente.

Naturalmente, ci saranno anche tutte le novità in termini di livrea ed equipaggiamenteo per i modelli che restano in gamma che la Casa di Monaco ha annunciato ad inizio Luglio.

La Ducati Panigale V4R in configurazione Superbike durante i test di Jerez con Lorenzo Zanetti
La Ducati Panigale V4R in configurazione Superbike durante i test di Jerez con Lorenzo Zanetti

Ducati

Possiamo dare per certe almeno due novità per il 2019 Ducati. La prima è la supersportiva Panigale V4R con cilindrata ridotta a 1.000cc necessaria per l'omologazione della fiche per il Mondiale Superbike: la Casa di Borgo Panigale ha lavorato per tutto l'anno nello sviluppo del modello racing con il collaudatore Zanetti (in foto), e farà debuttare la sua Homologation Special a uno dei due saloni invernali.

La seconda, naturalmente, è il modello che Ducati ha svelato ai partecipanti del World Ducati Week in una dark room vietando fotografie e informazioni. Dovrete aspettare EICMA per vederlo, ma i più esperti potrebbero avere già un'idea abbastanza precisa del modello di cui si sta parlando.

Qualche ipotesi possiamo farla pensando alla cadenza di presentazione dei modelli: potrebbe essere venuto il momento di rinnovare alcune fra le proposte basate sulla piattaforma 939 (ovvero Hypermotard, Supersport e Multistrada 950) lanciata ormai tre stagioni or sono. Ed è difficile non immaginarsi un aggiornamento della gamma Multistrada Enduro alla motorizzazione 1260 che ha debuttato sulla Multistrada standard di quest'anno.

Non ci aspettiamo invece per quest'anno altri modelli sulla piattaforma a quattro cilindri, che verosimilmente in Ducati stanno sviluppando ma - dovendo scommettere - immaginiamo destinati alla stagione 2020. Dulcin in fundo, impossibile che la famiglia Scrambler - soprattutto nella cubatura 1100, che ha debuttato lo scorso anno con tre allestimenti - non si allarghi ulteriormente.

Harley-Davidson

La Casa di Milwaukee, come tradizione, non aspetta i saloni per svelare le proprie novità dell'anno a venire, e così ha fatto anche in questa occasione, annunciando tre nuovi modelli della gamma CVO (Custom Vehicle Operations) e una nuova Power Cruiser sotto forma della nuova Harley-Davidson FXDR 114".

Una serie di novità se volete meno cospicua che negli anni precedenti, ma che collima perfettamente con i progetti annunciati dall'amministratore delegato Matt Levatich, ovvero modelli a dire poco rivoluzionari per i canoni Harley-Davidson: il 2020 sarà un anno importantissimo per la Casa del Bar & Shield, e ci sta che la stagione 2019 sia da considerarsi interlocutoria.

Husqvarna Svartpilen 701
Husqvarna Svartpilen 701

Husqvarna

Dalle informazioni di cui disponiamo, la Casa austro-svedese non dovrebbe presentare nulla a Intermot, tenendo le novità per EICMA 2018, forse per lasciare campo libero alla sorella KTM che avrà sicuramente in serbo più di un pezzo importante. Fin troppo facile pronosticare l'arrivo della Svartpilen 701 presentata sotto forma di concept lo scorso anno proprio a Milano.

E poi, siamo ancora in attesa di quella Power Cruiser 1301 che vi abbiamo presentato, sotto forma di prototipo impegnato nei test, già lo scorso anno. Ci sbilanciamo: potrebbe apparire sotto forma di concept - come già successo per le Vitpilen e Svartpilen - al Salone di Milano, in attesa di un lancio definitivo come modello 2020. Ma se così fosse, non trattandosi di una novità vera e propria ma di un concept, anche il palcoscenico di Colonia potrebbe essere plausibile.

E poi, se dovessimo sbagliarci per difetto, e arrivasse già quest'anno, non saremmo sicuramente dispiaciuti...

Una nostra interpretazione della Honda V4
Una nostra interpretazione della Honda V4

Honda

Qui la faccenda si fa più complessa, perché come dicevamo altrove i progetti della Casa di Tokyo sono spesso difficilmente prevedibili dal di fuori. Dalle informazioni che avevamo raccolto a suo tempo, però, siamo convinti che i tempi siano maturi per vedere - magari solo sotto forma di concept - la quadricilindrica a V supersportiva che ci aspettiamo da qualche anno, che a questo punto potrebbe affiancare la Fireblade come proposta d'élite, sia pur meno impegnativa economicamente rispetto alla MotoGP targata RC 213V-S.

Proprio sulla Fireblade girano voci relative ad un aggiornamento, potenzialmente con doppia cilindrata (una oversize per uso stradale, una a norma di regolamento per la SP per l'uso in Superbike) e una potenza massima superiore ai 210 cavalli, tanto per pareggiare il conto con le proposte più aggressive della concorrenza. Riteniamo un po' prematuro un aggiornamento di questa portata, ma come dicevamo in precedenza, le strategie Honda sono spesso imperscrutabili.

Sempre più pressanti invece le voci in merito ad un forte sviluppo su una piattaforma media, attorno ai 650cc, che potrebbe dare vita ad una nuova Hornet oppure, perché no, ad una versione in minor della nuova CB1000R, ma anche ad una CBR-RR in doppia versione, strada e pista.

Pensiamo anche che possa tornare, sotto forma di modello più vicino alla serie, il concept CB4 Interceptor che ha debuttato allo scorso EICMA. E riteniamo che sia ormai tempo di aggiornare i modelli basati sulla piattaforma V4 DCT 1200, magari con qualche ricaduta sulle medie basate sull'800...

KTM 790 Adventure R
KTM 790 Adventure R

KTM

Per quanto riguarda KTM, almeno una parte delle previsioni è quasi scontata. Ci aspettiamo infatti il debutto in versione definitiva della KTM 790 Adventure R, nuova media sulla base del bicilindrico parallelo che ha debuttato sotto forma di prototipo ad EICMA 2017 e successivamente protagonista di un successivo disvelo a Olbia nelle mani di Chris Birch. Ma non dovrebbe essere questa la sola novità 790, perché ci attendiamo anche una Duke 790R che porti all'assoluta eccellenza la naked/motard arrivata quest'anno.

Volendo entrare nel campo delle ipotesi, ci immaginiamo anche qualche aggiornamento di stile e sostanza per le Duke 1290, sia nella versione 1290R che in quella GT, magari con evoluzioni motoristiche che le rendano Euro-5 ready. In questo caso, probabile che gli aggiornamenti possano coinvolgere anche la gamma Adventure.

E poi, continuiamo a pensare che la RC16 utilizzata in MotoGP, prima o poi, debba portare a uno sbocco stradale. Ma forse a Mattighofen aspettano di stabilizzare il progetto della moto da corsa, ancora in fase di profonda evoluzione tecnica, prima di tornare in campo nel segmento delle supersportive.

Kawasaki

Anche per quanto riguarda Kawasaki, di almeno due progetti siamo ormai certi, così come del loro debutto in quel di Intermot. Parliamo della nuova Ninja ZX-6R 2019 registrata presso l'NHTSA, ma anche della Ninja H2 che si è "fatta beccare" negli USA. Le date per entrambe sembrano indicare proprio un arrivo al Salone di Colonia.

Ma sono ormai diversi anni che si parla di un'evoluzione - o rivoluzione - per la superbike Ninja ZX-10R, forse l'unica a non aver subito aggiornamenti compensativi durante il periodo Euro-4. Conoscendo l'orgoglio di Kawasaki per le prestazioni dei loro motori, crediamo che i tecnici di Akashi vogliano rispondere alle bordate delle Case che stanno portando oltre i 210 cavalli le potenze massime delle supersportive.

Sicuro anche l'arrivo della naked Z400, che riprenderà l'aggiornamento di motore di cui è già stata protagonista la piccola Ninja 400, diventando così ancora più appetibile per i giovani. E si parla da più parti di una nuova naked di cilindrata medio/alta - con la Z900 rinnovata da poco così come la 650, pensiamo quindi alla Z1000 - in una logica di piattaforma, potremmo assistere ad una evoluzione delle 1000 (a questo punto anche della Versys, ferma al 2014) magari ereditando una versione Euro-5 ready del quadricilindrico della Ninja 1000 in caso questa adottasse un propulsore inedito ed estremo.

La Triumph Moto2
La Triumph Moto2

Triumph

La Casa di Hinckley è forse quella che... potrà stupirci di più, perché avendo rinnovato profondamente tutta la sua gamma nel corso degli ultimi tre anni con il debutto della Street Twin che ha inaugurato la nuova famiglia Bonneville, la Street Triple 765 che ha riportato Triumph al vertice delle medie cilindrate, la nuova Speed Triple e la famiglia Tiger, sia nella versione 800 che in quella 1200.

A parte il già certo arrivo della classica Scrambler 1200, anticipata da un teaser a inizio mese, possiamo quindi spostarci solo nel campo delle ipotesi ragionate. Iniziamo dicendo che non crediamo che Triumph non voglia sfruttare il progetto Moto2, limitando quindi l'utilizzo nel nuovo (meraviglioso) tricilindrico della Street Triple alla sola versione naked: una Daytona 765 sarebbe apprezzatissima, soprattutto sul mercato interno.

Inoltre, non è difficile notare l'assenza di una crossover con cerchi da 17" nella line-up Triumph. Un ritorno della Tiger Sport, magari con il propulsore aggiornato della Speed Triple (e magari anche una versione 765, che dite?) non ci sembra un'idea così fuori luogo.

Moto Guzzi

La Casa di Mandello farà debuttare la versione definitiva della V85, maxienduro dai richiami classici che dovrebbe attivare le ghiandole salivari di tutti i guzzisti orfani della gloriosa Stelvio. Ci aspettiamo, in una logica di piattaforma, anche qualche altro modello sulla stessa base, magari - ripensando alla gamma di qualche anno fa - con un ritorno di una nuda più grintosa, tipo Griso, e di una GT come era la Norge, che possa andare a infastidire BMW sul suo terreno. Sotto forma di Concept, naturalmente, oppure - speriamo noi - con modelli più vicini alla produzione di serie.

Va anche ricordato come la California 1400 viaggi ormai verso i sei anni di vita, e se è vero che diversi allestimenti come Audace, Eldorado e MGX-21 sono ben più recenti, l'Euro-5 incombe e in Moto Guzzi potrebbero voler anticipare il rispetto della normativa come fatto, appunto, con la prima California 1400 a fine 2012.

MV Agusta

Difficile fare pronostici per quanto riguarda la Casa varesina, che ha lavorato molto bene nel rinnovamento della propria gamma 800 ormai del tutto aggiornata in tutte le declinazioni - F3, Turismo Veloce e soprattutto Brutale. Ci aspettiamo però l'annunciato debutto della nuova piattaforma a quattro cilindri dopo che la nuova proprietà si è liberata dall'impasse legata alla presenza di AMG.

Inoltre, alla luce del debutto in Moto2, potremmo anche immaginare una versione della F3 (ma con motore MV Agusta, naturalmente) legata da un punto di vista estetico e - perché non tecnico, almeno fino a un certo punto - che celebri il ritorno al Motomondiale del blasonatissimo marchio italiano.

Suzuki

Seconda classificata quanto a... imperscrutabilità dei piani, la più piccola delle Case giapponesi ha comunque diverso materiale che bolle in pentola. Pensiamo al concept Recursion, ormai certamente protagonista di uno sbocco di serie che potrebbe dare vita ad una nuova Katana, vista l'estetica, o magari di una Gamma - nome che farebbe gridare al sacrilegio i fan del due tempi, ma che in un certo qual modo calzerebbe a un propulsore alternativo come un turbo.

Ma ci aspettiamo anche una nuova GSX-R media, 600 o 750 è da vedere (oppure, come ipotizziamo qui, tutte e due) e magari una versione aggiornata della GSX-R1000 dotata delle nuove sospensioni semiattive Showa EERA che abbiamo apprezzato nel test comparativo svolto di recente. E poi, aggiornamenti di dettaglio per le GSX-S, ormai al terzo anno di vita, e una spolverata anche per le V-Strom...

Yamaha

Anche nel caso di Yamaha, almeno una novità è praticamente scontata: parliamo della nuova Yamaha Ténéré 700, che abbiamo "beccato" nel traffico milanese in allestimento ormai di serie, e che aveva debuttato sotto forma del concept T7 all'EICMA di ormai due stagioni fa.

Difficile però immaginarsi che le novità Yamaha si limitino a questa, nonostante il fatto che anche nel caso della Casa di Iwata, la gamma sia fra le più giovani sul mercato visto il costante aggiornamento di cui è stata oggetto. Pensiamo quindi a novità nel campo delle maxienduro - quindi a una nuova SuperTénéré - ma anche a quella crossover che manca, lacuna solo parzialmente colmata dalla MT-10 in allestimento Tourer Edition che non ha convinto del tutto chi desiderava un mezzo più votato al turismo.

Fin troppo scontata, inoltre, la previsione di un allargamento della famiglia Faster Sons, e magari ad un clamoroso ritorno - visti gli scenari della concorrenza - della V-MAX. Forse meno emozionante, ma altrettanto interessante, un impegno ulteriore sulla mobilità urbana e alternativa, magari sulla falsariga di quella Niken che sta solleticando moltissimo l'interesse di tutto il pubblico e che abbiamo provato a fondo durante la 20.000 pieghe con il nostro Perfetto!

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