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A soli 25 anni Lorenzo Savadori ha appena concluso la sua terza stagione nel mondiale Superbike.
E’ stata una stagione positiva la sua, che lo ha visto più volte in lotta per un podio che purtroppo non è mai arrivato, sia per la mancanza di un pizzico di fortuna che per le difficoltà incontrate nel portare al limite un’Aprilia RSV4 che è senza dubbio migliorata rispetto all’anno passato, ma che non è mai stata allo stesso livello di Kawasaki, Ducati o Yamaha.
Lorenzo è un pilota Aprilia, legato alla Casa di Noale da un contratto che però è destinato a concludersi alla fine dell’anno, in quanto, a meno di improvvise quanto inattese novità dell’ultima ora (Ten Kate?), difficilmente vedremo una RSV4 al via del prossimo mondiale Superbike: e quindi l’accordo tra il giovane pilota di Cesena e la Casa italiana non proseguirà.
Senza santi in Paradiso e senza grandi sponsor alle sue spalle, Savadori rischiava di restare a piedi, e per questo (dopo la nostra intervista) ha accettato di correre nel campionato MotoE nelle fila del team Gresini, compagno di squadra di un’altra giovane promessa italiana: Matteo Ferrari.
Le moto elettriche non erano certo in cima ai suoi “desiderata”, ed il campione Stock 1000 del 2015 spera sempre di poter rientrare in quel mondiale Superbike dove ha dimostrato di poter competere con i migliori.