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Il campione di Ravenna fa un bilancio positivo della stagione che ha sancito il suo rientro nel mondiale Superbike: una vittoria (Misano) ed una seconda che sembrava ormai certa, ma che è svanita per un problema tecnico (Jerez), ma in tutte le gare il pilota di Ravenna è stato costantemente nelle prime posizioni, chiudendo al quarto posto in campionato.
Rea e la Kawasaki sono la coppia da battere e sono competitivi in ogni circuito, mentre con la Panigale sia Melandri che Davies hanno fatto molta fatica in alcune piste, e proprio questo è il punto dove la Ducati deve migliorare. Ed è quanto Marco si auspica: essere competitivo su tutte le piste per lottare con il campione del mondo.
Al momento, per lui la Panigale è una coperta corta, che se la si carica sul retrotreno per aumentarne la stabilità diventa leggera all’avantreno sino ad innescare forti sbandamenti, che sono stati impressionanti, ad esempio, sul lungo rettilineo di Losail, in Qatar.
Per Melandri, il fatto di non poter disporre subito della nuova quattro cilindri potrebbe anche non essere un fattore negativo, visto che il prossimo anno vorrebbe concretizzare l’esperienza maturata quest’anno sulla Panigale bicilindrica.
Per quanto riguarda i nuovi regolamenti Superbike, già nei prossimi test di Jerez (dal 22 al 24 Novembre) i tecnici del team Aruba.it-Ducati inizieranno a lavorare per adattare la Panigale alle possibili restrizioni che riguarderanno i giri motore e lo sviluppo della testata.