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Sarà l’aria il futuro delle necessità di sicurezza dei motociclisti? Quali sono le attuali applicazioni e quali quelle future? Si possono ridurre i costi? Quali sono le soluzioni in cantiere? Questi i temi principali dell'interessante dibattito svoltosi allo stand di Moto.it durante Eicma e dedicato alla sicurezza di chi va in moto e in scooter, dalla pista alla strada.
I sistemi Airbag applicati all'abbigliamento dei motociclisti sono ormai una realtà e la tecnologia si sta peraltro sviluppando rapidamente. Acquisito l'uso delle protezioni, dal paraschiena in giù, un contributo ancora più importante viene dall'aria che, espandendosi istantaneamente in speciali sacche, innalza la capacità di contenere la forza degli impatti durante un incidente o una caduta.
Dal 2018 le tute dei piloti che correranno nel motomondiale dovranno obbligatoriamente essere equipaggiate di airbag e questo darà ulteriore promozione alla soluzione da alcuni anni già disponibile. Una tecnologia derivata in parte dal mondo dell'auto ma con specifiche peculiari, che nel tempo sarà sempre più alla portata di tutti e sarà in grado di innalzare il livello di protezione dagli impatti più pericolosi e invalidandi. Quelli che interessano la colonna vertebrale e il torace.
Sono fondamentalmente due i sistemi di attivazione degli attuali airbag: a comando elettronico o meccanico ed entrambi offrono sicuri vantaggi.
Con gli ospiti di questo incontro cerchiamo di saperne di più sul questo argomento. Si tratta di Gordon Casteller, media service di Alpinestars Tech-Air, Enrico Silani, direttore tecnico di Dainese D-Air, Remi Thomas, Ceo di In & Motion (società francese che propone sistemi airbag per diverse applicazioni e per diverse marche come ad esempio Ixon), e Fabio Colombo, project manager di D.P.I. Safety noto per il sistema Motoairbag. Conduce il dibattito Nico Cereghini.