Ho voluto recuperare questo report per nostalgia

Arrivo la sera e dormo dalla Gina. Un posto modesto e pulito dove la Gina quando arrivi ti viene incontro. Scendo dalla moto e mi tolgo il casco e la Gina mi fa: “bella bestia” (la moto).
Il tempo si prevede incerto e quindi vado a letto presto sperando nel miracolo del sole. Sveglia alle 7.00, rapida colazione, vestizione di rito e via per l’autodromo. 5 km e sono arrivato. All’ingresso mi aspettano, hanno già il mio nome e mi fanno entrare. La mia Suzuki fa impressione perché è rossa come una Ducati ma soprattutto perché al posto dell’unghia monoposto ho adattato una doppia borsa da serbatoio ed uno zaino; sembro più un turista di fondo che uno che è arrivato per girare in pista; infatti a fine giornata molti mi individuano come “quello con le borse dietro”.

Mi registro e alle 8 e 59 sto già in fila insieme ad un’altra moto per l’ingresso.

L’ansia è come sempre altissima, come sempre la prima volta in una pista sconosciuta. Sono imbambolato ed il primo giro, visto oltretutto che siamo solo due in pista e l’altro se ne è già andato, me lo faccio tutto lento a guardarmi le vie di fuga; come al solito la mia precedente esperienza stradaiola mi porta a guardare fuori pista per vedere cosa Vi si trova in caso di errore: già tra una sabbia, un prato, un tratto di ghiaia o un tratto di asfalto ci passano delle grandissime differenze in caso di uscita imprevista. L’ansia sta scomparendo, Bello ! Sono passati circa 10 minuti e mi sento bene, mi sono rilassato e sto cominciando a capire come affrontare il tracciato. Mi lasciano qualche dubbio le macchie sull’asfalto, i chiari scuro, però la pista sembra tenere sicura. L’organizzazione c’è ed i commissari sembrano molto allerta. Mi sento ok. Direi che posso cominciare ad andare alla ricerca di qualche cordolo. Neanche comincio ad aumentare il ritmo che vedo Bandiera rossa. Una Caduta tra due moto che si sono tamponate. Esco. Qualche minuto di attesa e riparto per la mia avventura qui a Magione.

Mi immetto sul primo tornante a destra (Traliccio) , lunghissimo e cerco di individuare il punto di corda per evitare di dovermi fare sto curvone tutto a mungere gas; poi un breve rettilineo da seconda marcia mi immette sul tornante a sinistra (Curva vecchi box) anche questo lunghissimo ma anche lento e di difficile interpretazione, perché come quasi tutti questi tipi di curve, occorre presto trovare la corda altrimenti non finiscono mai e si munge gas pericolosamente ed inutilmente; ulteriore breve rettilineo in seconda marcia e ancora una staccata per l’immissione sulla curva a sinistra (Curva esse tornantino) da sacrificare per immettersi sulla traiettoria del tornante secco a destra (Tornantino) lentissimo e pericoloso in percorrenza (perché ci caschi dentro); in uscita ci si trova su un brevissimo tratto di rettilineo e subito la curva secca a destra (Curva Muro), difficile da chiudere “quanto prima” per poter aprire il gas sul rettilineo principale (); 2°, 3°, 4° e arrivo sparato sui cartelli dei 150 e poi 100 metri, staccata faticosa per l’immissione, in terza marcia (io), sulle “due” curve a destra più belle del tracciato (Curvone) , una sola mitica curva veloce e parabolica da raccordare; scalata in seconda marcia con staccata a moto inclinata ed ingresso nella curva a Dx (Curva Monte Sperello) anche questa bellissima da percorrere con l’accortezza di rimanere in traiettoria esterna per il repentino cambio di direzione della successiva curva a Sx (Curva Zampini); ancora un cambio di direzione e una curva a dx (Curva prima esse) da sacrificare per l’immissione nella successiva curva sx (Curva seconda esse) che va chiusa presto per immettersi in apertura sul rettilineo di box. Giro e ancora giro senza il pensiero dei turni.
Ad un certo punto sto sul rettilineo principale e mi incanto, CAVOLO, vedo il cartello dei 150 metri, CAVOLO STO IN RITARDO, ero incantato, mi attacco ai freni e arrivo fino alla prima marcia (santa la frizione antislittamento) quando vedo che ormai ho scampato pericolo ributto sotto la seconda e percorro la curva. Rallento; il mio sguardo va sull’orologio, sono le 9 e 52, FRESCA, devo uscire. 52 minuti di seguito sono troppi per chiunque. Alla fine della mattinata (ore 13.00) avrò consumato 30 euro di benzina. Alle 14 circa comincia a piovere e poi aumenta di intensità. Ricarico la moto e indosso i miei indumenti da pioggia. Il rientro è stato bagnatissimo e ho faticato tanto; sono arrivato a casa con la forza della volontà più che con il fisico che ormai era alla frutta.

Magione è una bella pista. Tecnica e veloce quanto basta per divertirsi. Il “curvone” assomiglia in piccolo alle Cimini uno e Cimini due di Vallelunga infatti anche li si gode non poco. Spero di ritornarci presto.

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Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

e per completare il tutto





N66 non sforzarti a cercare su Google ciò che non potrai mai comprare... per tutto il resto c'è............Mastercard.

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Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

grazie del benvenuto Pig

non mi resta che confermare tutto ciò che hai scritto su Magione

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ihihihihih bella questa

no, il borsone lo ha rimontato per tornarsene a casa


p.s. a me comunque una volta è capitato un tizio che girava con un CB500 con il bauletto rigido montato dietro !!!

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Ciao Pig, complimenti per lo stile, mi piaci in piega, anche se ogni volta che vedo una moto in pista con le carene originali mi salgono i brividi, le tue sono in VTR vero!?
Confermo il lavoro da te iniziato, spero in tempi brevi di completare Mugello e cominciare a lavorare su Varano de Melegari (Parma) perchè è una pista su cui consiglio a tutti di andare, è divertentissima con la sua Parabolica e la sua Curva X (incognita,poi spiegherò il perchè...).
Complimenti per la tua descrizione, è fatta bene assai!!

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TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...

Menomale, sono molto più sollevato....e comunque son fatte bene!
Di necessità virtù...complimeti, ti stimo!

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TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...

No, aveva sbagliato strada, pensava di non essere ancora arrivato, anzi imprecava contro tutti quelli che lo passavano ginocchio a terra, poi quando è arrivato davanti alle tribune ha capito ed imboccando la corsia dei box è uscito...
Scherzo...bravo PIG! Soprattutto per il maxi spiedo alla salsiccia che ti sei fatto prima di entrare in pista....

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TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...