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ultima alba della twingo Opzioni · Visualizza
anonym_4124176
Inviato: venerdì 5 aprile 2013 20:47:39



Iscritto: 10/02/2011
Locazione: affari miei
“voglio vedere l’alba con i miei occhi fosse l’ultima cosa che faccio”
La betty era l’auto che avevo molto tempo fa,la avevo venduta ad Alan come prima auto e per lui era una gran cosa.
Abbiamo dovuto fare diversi lavori per metterla perfettamente a punto,e altri ne ha fatti anche lui per ottenere un mezzo che fosse perfettamente adatta per lui.
Uno dei tanti giorni che messaggiavo con Luciana,sua madre mi chiede se potevo andare a smontare le parti elettriche della twingo,la radio e le casse.
Io gli dissi si,ma volevo sapere il motivo,lei mi disse che l’auto si era "suicidata" cadendo vicino al capannone. In realtà era il freno a mano messo male e la strada in pendenza.
Quella sera andai con Alan e smontammo quasi tutto,lasciammo solo la batteria e l’elettronica del motore,molto danneggiata la prima e inutile la seconda.
Probabilmente facemmo corto con i cavi e uno dei fari dietro non smontato perché rotto si accese e andando via abbiamo dovuto tornare a spegnerlo.
Quella debole lampadina accesa su uno dei fari dietro mi rimase impressa,come un segno di vita ancora presente nella automobile danneggiata.
Finito lo smontaggio archiviammo tutti i pezzi salvati in una scatola nel garage di Alan.
Tornai al lavoro sul mio furgone,avevo appena finito di smontare i cuscinetti del braccetto destro e il mezzo era praticamente senza sterzo,appoggiava sulle ruote ma non poteva andare da nessuna parte.
Stanco decisi di andarmi a vedere qualcosa alla televisione perché comunque il giorno dopo sarei andato a lavorare in moto e avrei comprato i ricambi.
Forse mi sono appisolato,ma nel dormiveglia ho visto passare il pulmino senza nessuno alla guida che andava al capannone. Era buio pesto e il pulmino passa rombando senza nessuno alla guida sotto il mio balcone? Non ci avrei creduto …ovvio.
Prima è passata la betty senza conducente,poi lui. Io non mi sono mosso,forse stavo dormendo dalla grossa o forse non so.
Poi l’ho visto,come messo di fianco,andava al capannone scortato dalla betty.
La twingo era lì,tutta storta con il fianco demolito e le ruote storte. Ho visto la betty e il bus darsi da fare appoggiandosi e spingendola per girarla e fargli mettere il muso verso il montebracco,dove nasce il sole.
Poi si girano tutti verso il montebracco tutti e due,la betty con un colpo di freno a mano,il bus facendo manovre.
Poi il sole si alza piano piano rosseggiando dietro la montagna. Alla twingo scappò una lacrima,forse era il liquido dal radiatore rotto.
Poi quando il sole era alto le tre auto decisero cosa fare,la twingo voleva raggiungere il concessionario dove sarebbe stata data indietro con le sue ruote.
Il bus si mise davanti,aprì il portellone e la fune di traino si srotolò come animata di vita propria e agganciò il muso della twingo. Quasi un serpente che andava ad arrotolarsi sulla sua preda.
Con qualche manovra il bus la girò e cominciò a trainarla lentamente.
Lungo la strada a sanfront,un auto dei carabinieri con due a bordo vide questo corteo di tre auto senza conducente e cominciò a inseguirli sirenando e lampeggiando come una dannata. I due a bordo si guardavano stupiti e cercavano di passare davanti ma la betty cominciò a divertirsi. Fece un po’ di caroselli sulle luci di coda apriì e chiuse qualche volta il portellone poi rallentò leggermente. Mentre la stavano superando aprì e chiuse un paio di volte il cofano motore poi si impennò sgommando sulle ruote posteriori e partì come un razzo. I carabinieri si lanciarono all’inseguimento a pieno gas,ignorando il bus e la twingo al traino che presero la strada dei boschi.
Arrivati alla rotonda di rifreddo la betty andò dritto,si alzò sulle due ruote di destra passando la rotonda al volo. I carabinieri visto un auto senza guidatore fare così si attaccarono ai freni e si fermarono nella rotonda e rinunciarono all’inseguimento.
La betty tornò a sanfront e dalla velocità fece volare i panni dei palazzi sulla strada. C’è chi giura di avere udito anche un bang supersonico.
Raggiunse il bus e la twingo che procedevano verso Savigliano. La twingo faceva vari rumori dalla trasmissione rotta ma sapeva che doveva arrivare e sarebbe arrivata.
Passando dalla circonvallazione una punto blu senza guidatore si aggiunse al corteo. Si arrivò a saluzzo.
Dagli altoparlanti della betty si alzarono a tutto volume canti dell’armata rossa,si abbassarono i vetri e le persone si giravano tutte a guardare l’ultimo viaggio della twingo.
Davanti la betty che lampeggiava con tutte le luci facendo ogni sorta di segnalazione possibile.
Alle rotonde tutte le auto si fermavano e lasciavano passare il corteo,le auto si fermavano da sole anche se i conducenti facevano per accelerare e cercavano di rimetterle in moto.
La punto chiudeva la colonna e al suo passaggio le auto ricominciavano a funzionare.
Arrivati dal concessionario il conducente del carro attrezzi che stava salendo per venire a Paesana a prendere l’auto fuori uso rimase con la bocca aperta. Il cancello si aprì da solo e entrarono le auto. La punto bloccò il portone mettendosi di traverso. Il bus si fermò e la corda di traino si sganciò da sola,la twingo allora rimise in moto il suo motore facendo tutti i rumori possibili e immaginabili. Poi innestò la retromarcia facendo un movimento a scatti e arrivata al parcheggio si spense definitivamente.
Le ruote davanti cedettero e il muso toccò terra. Un lieve filo di vapore usciva dal cofano e andava esaurendosi. A quel punto successe una cosa inspiegabile. Si misero in moto tutte le auto del piazzale,anche quelle che erano senza carburante,si mise in moto anche il carro attrezzi. Poi tutte cominciarono a lampeggiare con i fari e a sgasare,facendo quasi a gara con chi facesse più rumore. Il terreno tremava e quel rumore che saliva al cielo come il vapore dal radiatore della twingo salutavano l’ultimo respiro di quella piccola automobile,dandogli l’eterno saluto.
Il concessionario guardava il suo meccanico,e entrambi guardavano stupite le automobili impazzite.
La betty nello slargo del piazzale fece un paio di testacoda e un burn out con tutte e 4 le ruote che fumavano. Poi la punto liberò il cancello e le tre auto ripartirono verso paesana.
Io non ci credo,per me era la birra andata a male o forse i funghi…


per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.

Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.

Usate voi questa roba se volete spendere il triplo

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