In primis ci sarebbero da fare tante considerazioni,ogni religione ha diversi stili in cui applicare il culto dei morti. Non dimentichiamoci che le feste che abbiamo oggi sono un adattamento di quello che erano feste che esitevano precedentemente. Se è vero che le religioni sono una delle tante cause del rovinarsi dei tanti popoli,bè voglio starne distante,voglio tornare indietro di almeno 1400 anni a quando molte cose contavano ancora relativamente poco e si credeva in quello che si vedeva,si sentiva e si aveva a che fare. Il periodo dell’illuminismo è stato una vera e propria ramazza di credulonerie idee fasulle e concetti sbagliati ma come una ramazza quando fa pulizia toglie sia la roba buona che quella schifida per le idee è successo lo stesso. Quello che erano tradizioni e logica risalenti a prima del medioevo sono state spazzate né più né meno del puttume medioevale.
Non ho mai pensato che esistano chissà che grandi divinità superiori,e se un giorno prima o poi toccherà a tutti ,me compreso trovarmi davanti a lui/lei/altro a discutere su cosa è stato penso che ci sia più di positivo che di negativo quandi la mia coscienza è a posto. Quando si muore l’anima secondo antiche convinzioni lascia il corpo entro 40 gg (salvo chi è morto prima della sua ora) ,sempre le antiche convinzioni extrareligiose prevedono i cimiteri come “relativamente” poco frequentati di anime perché la gente non muore nei cimiteri ma lì viene portata “dopo”. Ho sempre sostenuto più divertente alla notte di ognissanti abbuffarmi di dolciumi piuttosto che girare come un ebete a fare “più bella” per un giorno all’anno la lapide di quello che è un contenitore di un corpo vuoto. Per lo stesso motivo più di un millennio fa la notte di ognisanti chi aveva subito una grave perdita lasciava un lumino acceso davanti alla porta,perché la morte passasse oltre,lì aveva già rotto abbastanza le sfere! (è anche vero che un millennio e pussa fa la vita era molto più corta e c’erano più morti)
Eppure tutti che si prodigano per portare i fiori a natale,a ognisanti e in ogni importante circostanza e nessuno che pensi che ogni cimitero abbia diritto anche a un albero di natale,poco importa se con le lampadine o solo con le sfere appese,per i morti non è più natale….sai che noia? Si fanno tante cose per sport e trovo illogico che nei cimiteri non ci sia nemmeno un misero alberello (di marca hau-fu non dico un pino svedese) di plastica . Del resto si va contro alla logica. Se è vero che sono contenitori vuoti i corpi ivi sepolti non serve portargli i fiori. Se sono ancora presenti come anime allora diamogli un segno chiaro.
Un albero di natale per ogni cimitero? E perché no? In modo che se è vero che i nostri /loro cari sono ancora lì sappiano che li pensiamo anche così. Altrimenti non avrebbe senso portargli sempre i fiori. Avrebbe molto più senso ricordarsi di loro a casa nostra,con oggetti che li ricordano,un tal quadro,un tal piatto dipinto. Ho un piatto con dipinto il mio secondo gatto di casa (pucci,la tigre corta) ,lo aveva fatto mia madre che troneggia su una quadro dipinto da zia angelica (una strega ma sapeva dipingere)
Ma forse sono troppo avanti,forse tra 20 o 30 anni quando l’immacolata accensione il giorno 8 ,il natale e i suoi derivati e il capodanno saranno giorni lavorativi come tutti gli altri. Non perché creda in una o in un'altra religione ma se sono diritti acquisiti non si toccano. Io stesso faccio l’alberello e lo accendo con le sue misere 20 lampadine (rigorosamente a filamento) anche perché il 25 resti festivo e mi abbuffo la notte del 31 per lo stesso motivo (petardi si o no mi abbuffo lo stesso) . E tengo il telefono spento nei giorni di festa. Perché nessuno possa dire “ho questo che non va” ,e l’eccezioni diventi abitudine negli anni.
Buone feste ci vediamo dopo il 26!
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo