Benvenuto, Ospite Ricerca | Argomenti attivi

Record a Bonneville & il Personaggio..:: Burt Munro ::.. Opzioni · Visualizza
felipeto
Inviato: sabato 26 settembre 2009 14:21:46



Iscritto: 30/01/2009
Locazione: ROMA
Ciao a tutti vi presento un personaggio che ha scritto la storia nel mondo della passione motoristica mondiale , ha fatto record e da solo ha modificato la sua moto del 1920 fino ad ottenere vari record di velocità !!!! leggete la sua storia e vedete alcuni video a lui dedicati ,ne vale la pena davvero!!!!

Cliccate sui link qui sotto per vedere i video

trailer di un film a Burt Munro dedicato , interpretato da Antony Hopkins un film che ha lasciato un segno molto grande nel mio cuore !!! personalmente il miglior film che racconta la nostra passione !!!!
*1
http://www.youtube.com/watch?v=6YVJHddc3TY

immagini vere di Burt Munro:

colonna sonora : (Billy Idol - Speed)
http://www.youtube.com/watch?v=kJKD_gFVjKY

pure i francesi ie stanno sotto co Munro

http://www.youtube.com/watch?v=g_uvCu_8ZDs


La storia di Burt Munro:

Burt Munro nasce nel 1899 in un piccolo paese della Nuova Zelanda: Invercargill. Nel 1915 acquista la sua prima motocicletta (una Duglas) che nel 1919 viene affiancata da una Clyno con sidecar. Quest'ultima, priva del sidecar, viene utilizzata da Burt per i record di velocità disputati nel circuito di Fortose nei pressi di Invercargill. Nel 1920 Burt acquista quella che diverrà la "Indian più veloce del mondo" una delle prime Indian Scout prodotte (motore n. 5OR627). Da questo momento l'ambizione di Burt sarà quella di rendere questa Indian sempre più veloce, continuando a migliorarala per il resto della sua vita.



Indian Scout del 1920 originale

La prima Indian Scout viene costruita nel settembre del 1919 con il numero di motore 5OR001, questo modello rimarrà in produzione fino al 1931 praticamente invariato. Dotato di un bicilindrico a V a 42° di 600cc a valvole laterali, è abbinato ad un cambio a 3 marce dotato di comando a mano con frizione a pedale. La scatola del cambio, a tenuta d'olio, è in alluminio con trasmissione finale a catena. Il telaio, rigido sul posteriore, è composto da due tubi discendenti mentre la forcella è dotata di sospensione a balestra con escursione di circa 5 cm.

Burt iniziò a modificare la sua Indian nel 1926 nel garage di casa. I primi pistoni verranno ottenuti colando alluminio fuso direttamente in buchi scavati nella vicina spiaggia locale! Nel corso degli anni realizzerà cilindri, volani, pistoni, alberi a cammes, bielle, sistema di lubrificazione, e molti altri componenti. Speritmenterà fusioni con leghe di vari metalli per trovare quella più adatta al suo scopo. Le rifiniture dei pezzi spesso venivano fatte a mano. Qui sotto è raffigurata strana esposizione di pistoni, cilindri e altro materiale sacrificato, ironicamente intitolata "le offerte al dio della velocità".

La frizione sarà modificata sostituendo i dischi originali con 17 dischi in acciaio bloccati da 24 molle, il tutto per una pressione sul spingi disco pari a circa 617 kg. Nel corso degli anni la trasmissione primaria passerà da catena quadrupla una una triplex con pignone da 22 lato albero motore e 46 lato frizione. La scatola del cambio rimane originale mentre gli ingranaggi "Power Plus Indian" del 1916 verranno modificati. Il materiale per le canne dei cilindri proviene solitamente da vecchie tubazioni del gas in ghisa in disuso, mentre costruire per i cilindri esterni Burt fondeva i vecchi pistoni; quest'ultimi venivano riprogettati quasi ogni anno e costruiti circa una mezza dozzina alla volta. I primi carburatori utilizzati provenivano da una Indian Chief del 1924. Nel 1927 dopo aver già utilizzato e modificato cinque carburatori Schebler H decide di passare alla versione Schebler Deluxe che equipaggiava le nuove Indian. Il collettore che alimentava i due cilindri a forma di "T" era costruito con tubo di acciaio da 1" e 3/8.

Burt fece vari esperimenti areodinamici per migliorare la velocità della moto, fino a costruire una carenatura completa (streamlined shell). Per ottenere la prima carenatura integrale Burt partì da lastre di alluminio che vennero sagomate a mano con l'uso del martello. Passarono cinque anni dall'inizio al completamente della carena... riusciva a lavorarci solo nel poco tempo non impiegato a lavorare sui motori o sulla ciclistica della moto.

Nel 1920 la moto originale raggiungeva una velocità massima pari a circa 80 km/h. Nel 1967 verrà cronometrata in qualifica a Bonneville a 305,9 km/h (Burt comunque assicurò di aver superato i 330km/h in prove non cronometrate). Una spiaggia a poche miglia da Invercargill, nella quale vinse anche qualche gara, sarà sede dei suoi test di velocità.

"Per i primi 22 anni dopo il 1926 i miei fine settimana e le notti furono impegnate per preparare la moto per ogni tipo di prova: gare in salita, velocità sul quarto di miglio, velocità con sidecar su 1 miglio. Dal '26 al '29 ho ottenuto parecchi record di velocità ed un record nelle gare di consumo (economy runs) alla media di 49 km/h

Dopo aver raggiunto le 90 mph (144,8 km/h) con le valvole laterali, Burt decide di trasformare la sua indian a valvole in testa. Da una fonderia Burt impara le tecniche per costruire i calchi e fondere i metalli e in meno di un anno la moto è pronta: nuove teste e nuova distribuzione (alberi a cammes compresi). La prima corsa con il nuovo motore a valvole in testa non fu gratificante: la moto non riuscì a superare i record precedenti ottenuti con le valvole laterali. Burt non si arrese e continuò a sviluppare questa soluzione con i risultati che già conosciamo.

Le continue modifiche alla motocicletta ne incrementò la potenza a tal punto da causare continue rotture delle bielle. Non riuscendo a trovare bielle adatte, Burt decide di costruirsele in casa: acquista un asse di un vecchio camion Ford e nel giro di cinque mesi si ritrova con due nuove bielle che resisteranno per vent'anni permettendo alla moto di superare i 240 km/h !



Nel 1926 corse la Penrith Mile Dirt Track in New South Wales con sidecar. La velocità massima misurata fu di 74km/h. Nonostante questo inizio non molto promettente, Burt detiene tuttora il record australiano di velocità su sidecar ottenuto nel 1927 a Inverlock Beach, Victoria alla velocità di 144,8 km/h. La lunga carriera di recordman sarà affiancata da numerose cadute, una delle prime fu appunto nel 1927 quando cadde alla velocità di 145 km/h in una gara di dirty track a Aspendale Speedway. L'abbigliamento dell' epoca non era prottettivo come quello odierno, potete ben immaginare quindi l'esito di queste cadute! In questi anni Burt partecipa a qualsiasi gara si disputasse con veicolo a due ruote.

Nel 1929, a causa della grande depressione, dopo quattro anni trascorsi in Australia Burt decide di tornare in Nuova Zelanda dove trascorrerà i seguenti dieci anni a gareggiare in moto.

Nella lettera a Jhon, Burt scrisse "Nel 1937 in una gara su spiaggia stavo viaggiando a 180km/h quando il pilota Hugh Currie in sella alla sua BSA Special pensò bene di svoltare mentre ero affiancato per sorpassarlo. Ho provato a frenare ma non riuscii ad evitarlo. Un gran colpo mi spezzò il casco in due pezzi. Volai per almeno 400 metri. Dal colpo persi quasi tutti i denti, tanto che mio fratello dovette raccoglierli dalla sabbia. Accorgermi di non avere più i miei inestimabili denti! fu uno dei momenti più tristi della mia vita". Qualche settimana dopo Hugh gli raccontò di aver trovato dei segni di vernice del casco di Burt nel basamento del suo motore...

Burt e la sua "Munro Special" Indian Scout a Invercargill nel 1938

Nel 1940 fissa il nuovo record di velocità NZ (neozelandese) "Open Road" a Aylesbury alla media di 194,4 km/h. Questo record resisterà valido per 12 anni. In questo periodo Burt disputava qualsiasi tipo di gare: su spiaggia, velocità su miglio, velocità su 1/4 di miglio, salita, trials... nella sua lettera a Jhon scrisse "penso che nel 1940 le gare più belle furono quelle in spiaggia". Corse interrottamente fino al 1941 anno in cui non potè usare la motocicletta per undici mesi a causa di un grave incidente nel quale sbattè violentemente la testa rimanendo incoscente per un ora e mezza causa emmoragia celebrale. In questi anni Munro divorziò dalla moglie.

Nel 1948 decise di abbandonare il lavoro e di dedicarsi completamente a migliorare le prestazioni delle sue vecchie moto (Indian del 1920 e Velocette del 1936). Si trasferisce in una baracca e partecipa al suo primo Canterbury Speed Trials che si tiene ogni anno nel nord del Christchurch (un viaggio di 1000miglia). Sarà la prima di ventidue partecipazioni. Per combattere il caldo neo zelandese, Burt vorrebbe costruirsi una abitazione con altezza ridotta ma deve arrendersi alle leggi edilizie locali; risolve il problema costruendo un garage basso che servirà da casa e da officina.

La "Munro special" fotografata nel 1953 in occasione del record NZ a 123,831 mph (199,3 km/h)

Nel 1959 cade in circuito alla velocità di circa 180km/h... fortunatamente se la cavasolo con sette settimane di ospedale e qualche osso spezzato... gli servirono solo cinque mesi per guarire dalle varie ferite riportate. Nello stesso anno costruisce due nuovi cilindri e pistoni con i quali raggiunge la cilindrata di 968,64cc: la più elevata mai raggiunta dalla sua Indian.

Burt racconta di avere avuto terrificanti esplosioni di motori nella sua carriera, uno di questi è raccontato nella lettera a Jhon " ero nella spiaggia di Beach a Auckland nel 1969, precisamente nel mese di aprile. Avevo trasportato la moto per 1800 km. Nelle prove esplose un pistone (ne avevo appena costruiti tredici nuovi nel '69!) con relativa biella e spinotto: andarono distrutti entrambi i nuovi cilindri ed il basamento si incrinò, un disastro. Riportai a casa la moto e in otto settimane e mezzo la misi in condizioni di correre nuovamente costruendo anche otto nuovi pistoni e due nuove bielle fatte in casa."

Una delle tante rotture (nota il numero del motore)

Il sogno di Burt era quello di provare la sua Indian nel lago salato di Bonneville nello Utah, tempio dei record mondiali su terra. Mise da parte i soldi per anni fino a quando nel riusci a coronare il suo sogno nel 1962 anche grazie al contributo economico di alcuni amici (motociclisti e non). Partì per l'America con un budget limitato, con il cuore malato ma con la voglia di superare tutti gli ostacoli che si sarebbero potuti frapporre fra lui e il record mondiale. Si pagò il viaggio lavorando come cuoco nella nave che lo trasportò in USA, Burt aveva sessantatre anni.

Burt nel 1962

Burt partì dalla Nuova Zelanda senza registrarsi per l'evento e rischiò di non poter correre. In Nuova Zelanda infatti per correre una gara era sufficiente presentarsi al via e firmare un modulo, a Bonneville invece era necessario registrarsi entro un mese prima dell'evento. Grazie agli amici che si era fatto in America, in particolar modo Rollie Free e Marty Dickerson membri rispettati della "Land Speed Record fraternity", i commissari accettarono non solo l'scrizione in ritardo di Burt, ma chiusero anche un occhio sugli aspetti tecnici del suo mezzo. La motocicletta ed il suo proprietario non soddisfavano i requisiti minimi richiesti dalle competizioni AMA: dispositivi di emergenza, abbigliamento tecnico, paracadute di emergenza e l'età stessa di Burt lasciavano qualche dubbio sulla sicurezza di questa impresa. Durante il primo test, con il quale i commissari volevano valutare la reale capacità del pilota e della sua Indian, Burt non riuscì a guidare al meglio, aveva quasi accettato l'idea di tornarsene a casa quando fu felice di apprendere che gli era stato dato il consenso per gareggiare. Nel suo primo anno a Bonneville Burt ottenne il record mondiale AMA di velocità per motori inferiori a 916cc: 288 km/h con il motore portato a 850 cc. Gareggiò con la seconda carentura da lui costruita. La prima in alluminio, che rendeva la guida difficoltosa non avendo spazio a sufficienza per muovere la gamba e cambiare le marce, venne utilizzata come stampo per la costruizione di due carene in fibra di vetro. Burt non lasciò molto spazio per se stesso nemmeno in queste nuove carenature, tant'è che durante il record del '62 si bruciò la gamba sullo scarico.

Il certificato qui sotto riprodotto è il documento formale di partecipazione all'evento e riporta anche la velocità record di 178.971mph (288,0 km/h) ottenuto nel "Flying One Mile".

Burt Munro a Bonneville nel 1962 - Record 288,0 km/h - 63 anni

L'anno successivo, il 1963, ruppe la biella quando stava viaggiando ad una velocità stimata di 313,8 km/h.

Nei successivi cinque o sei anni Burt dovette risolvere parecchi problemi di guidabilità mentre tentava di migliorare il record di velocità. Già nel 1962 per risolvere un problema di ondeggiamento a 260 km/h, costrui in loco un mattone di piombo dal peso di circa 27 kg che venne fissato davanti alla ruota posteriore. Durante il tentativo del record non appena passato il rilevatore di velocità del terzo miglio la moto iniziò a sbandare in modo mostruoso... burt cercò di resistere ma alla fine fu costretto a buttare la moto a terra. Quando arrivarono, i soccoritori trovarono Burt che rideva come un pazzo, alla loro domanda Burt rispose semplicemente che era felice di essere ancora vivo!

Nel 1966 con una cilindrata di 920cc non riusci a superare i 270,5 km/h. Smontò e ricostruì completamente la sua moto.

Nel 1967, con il motore portato a 950cc ottene il record di classe (cilindrata inferiore a 1000cc) alla velocità di 295,5 km/h, in qualificazione venne cronometrato a 305,9 km/h, la velocità ufficiale più alta mai registrata con una motocicletta Indian. In un intervista pubblicata nel 1973 Burt disse : "Nel 1967 nel lago, stavo andando come una bomba quando la moto cominciò ad ondeggiare paurosamente; per rallentarla mi alzai ed il vento mi portò via gli occhiali: la pressione dell'aria mi spinse gli occhi dentro la testa.. non vedevo niente. Ero così lontano dalla linea nera di riferimento che dovetti buttare giù la moto per fermarla...". Burt stava viaggiando oltre i 330 km/h e aveva 68 anni!

Il team di supporto a Bonneville consisteva in un gruppo di affezionati del marchio Indian arrivati da tutte le parti degli stati uniti per aiutare ed incoraggiare Burt. Nella stessa intervista di cui sopra Burt racconta che il quartier generale del "team Indian" fu una station wagon acquistata per 90$ a Los Angeles.

1967 - Burt (68 anni) posa consua Indian nell'anno in cui raggiunse i 190mph a Bonneville!

Nel 1969 vinse il record di numero di corse per uno streamliner, quattordici tentativi in quattro giorni e mezzo! La moto aveva problemi di dinamo e carburazione e alla fine grippò i pistoni durante l'ultimo tentativo di qualificazione.

Al Latham, un appassionato motociclista, visitò Burt a Invercargill nel 1970. Non lo aveva mai conosciuto ed era un po' timoroso dell'accoglienza che gli avrebbe riservato. Al trovò invece presso la baracca di Burt disponibilità e l'incredibile entusiasmo del settantunenne pilota. La foto dell'Indian qui sotto ritrae una moto "laboratorio": monta infatti il motore utilizzato a Bonneville ed un telaio diverso utilizzato per i test di messa a punto. Il telaio e la carena originali utilizzati nei record di Bonneville venivano infatti lasciati negli Stati Uniti; il solo motore veniva trasportato dalla Nuova Zelanda a Bonneville ad ogni partecipazione. Un altra foto ritrae Burt mentre beve un the vicino al tornio con il quale costruiva i pezzi per le sue moto

Nel 1971 Burt, che ha superato i settant'anni, termina così la sua lettera a Jhon:


"E' un po' difficile raccontare una breve storia e le caratteristiche della motocicletta che acquistai nel 1920 e che iniziai a modificare dal 1926. Durante questi 44 anni la velocità della moto è cresciuta mediamente di circa 5 km/h per ogni anno, la stessa media di di qualche costruttore del periodo! Guido la moto dal 1915 ed ho possedunto una Clyno v-twin dal 1919 al 1920, anno in cui ho acquistato una una Indian Scout con motore nr. 5OR627. ho costruito cinque teste, un numero innumerevole di pistoni e bielle, carburatori, parti della dinamo, alberi a cammes, modificato forcelle, utilizzato innumerevoli ruote, pneumatici e raggi. L'ultimo cambio di ruota risale allo scorso luglio quando sono passato da 19" a 18" e non sono più riuscito a ritrovare le velocità ottenute con i pneumatici da 19 x 2.75. Su queste ho tolto i tappi con un coltello e trasformato un pneumatico "tassellato" in uno slick!



Quest'anno da quando sono arrivato negli USA cinque mesi fa, ho lavorato 560 ore nella Munro Special: due nuove bielle in lega (due settimane), due nuovi cilindri e canne (una settimana), otto nuovi pistoni e tante altri piccoli lavoretti. Sto preparando due nuovi set di alberi a cams modificando e riprogettando la distribuzione. Sono uscito a provare la moto in spiaggia 17 volte e ho rotto (blow-ups) il motore per ben 11 volte! La rottura è stata causata quasi sempre dai pistoni di vecchia progettazione. In questi ultimi due o tre anni ho testato bielle in acciaio, nuovi carburatori: per testare le bielle ho fatto girare il motore con compressione 20:1 quindi ho costruito pistoni testandoli per sopportare una compressione di 13:1. Non appena ho abbassato la compressione a 13, la biella che ha resistito a tutti i pistoni precedenti si è finalmente frantumata mentre acceleravo ben oltre i 5.500 rpm. Ho smontato il motore: il nuovo pistone era in pezzi, lo spinotto rotto a metà, il cilindro grippato.. anche la distribuzione non era messa moto bene!" Lo sviluppo delle mie moto continua ogni giorno così come è stato per tutti i giorni degli ultimi 22 anni. Mi piacerebbe costruire una DOCH set up. Ne ho ancora una che ho costruito ed utilizzato in una gara nel 1951. Oggi ho somontato la testa e sto iniziando la costruzione di due nuove bielle da un elica di un DC6 B. Spero di trovare il materiale resistente a sufficienza. Mi è stata spedita da Auckland visto che non sono riuscito a procurarmi la lega 70-70 o 20-24 in Nuova Zelanda. Spero di migliorare le prestazioni della moto ogni anno lavorando sulle cammes, sui carburatori (ne ho appena finito uno ieri), conrods, pistoni e qualche volta anche sulle valvole e reltive guide e cilindri.

E' quasi impossibile per mi darti una reale fotografia del tempo che ho speso sulle mi motociclette... Gli ultimi 22 anni sono stati intensissimi e per un arco di 10 anni ho lavorato mediamente 16 ore al giorno tutti i giorni, tranne il giorno di natale dove mi sono sempre preso il pomeriggio libero.

Ho prenotato una cuccetta nella SS P&O Oriana che parte per gli Stati Uniti il 15 di giugno, ma non riuscirò ad andarci se non passo la visita medica"

Nel 1975, a causa delle sue cattive condizioni fisiche, Burt perse la licenza per correre. Nonostante questo riusciva ogni tanto a gareggiare in qualche corsa clandestina con le sue amate moto. Secondo i medici fu lo stile di vita e gli innumerevoli incidenti a danneggiare il suo cuore.

Burt muore nel 1978 all'età di 79 anni. Aveva un figlio maschio John Munro e tre femmine: June Aitken, Margaret Popenhagen, and Gwen Henderson.

Durante la sua vita Burt non era molto conosciuto al di fuori dell'ambiente motociclistico, divenne un "eroe" per il popolo neo zelandese solo dopo l'uscita del film "The World's Fastest Indian" nel 2005. La memoria di Burt è stata accolta nel celeberrimo Motorcycle Hall of Fame Museum. Il figlio John è onorato di questo riconoscimento ed è orgoglioso nel sottolineare che fra tanti nomi famosi presenti al museo, suo padre è l'unico neozelandese. Il nipote Peter Aitken è sicuro che Burt sarebbe stato imbarazzato ed allo stesso molto onorato da questo riconoscimento.


*1

http://www.youtube.com/watch?v=6YVJHddc3TY


La sua incredibile Indian, che lo ha accompagnato per 57 anni, è ora proprietà di appassionato del sud dell'isola. Le seguenti foto sono state scattate nel 1999:

Record nazionali (Nuova Zelanda) di Burt Munro:

Flying half-mile, Road, Unlimited Class
Munro Special Indian - 99.45mph - 160,0km/h, Canterbury, 27 January 1940

Flying half-mile, Road, Open Class
Munro Special Indian - 120.8mph - 194,4km/h, Canterbury, 27 January 1940

Flying half-mile, Road, 750cc Class
Munro Special Indian - 143.6mph - 231,1km/h, Canterbury, 13 April 1957

Flying half-mile, Beach, Open Class
Munro Special Indian - 131.38mph - 211,4km/h, Oreti Beach, 9 February 1957

Flying half-mile, Beach, 750cc Class
Velocette 600cc - 129.078mph - 207,7km/h, Oreti Beach, 16 December 1961

Flying half-mile, Beach, 750cc Class
Velocette 618cc - 132.35mph - 213,0km/h, Oreti Beach, 1 May 1971

Standing Start, Quarter-mile, Open Class
Velocette 600cc - 12.31 seconds, Invercargill, 25 March 1962



Record mondiali American Motorcycle Association


Flying One Mile. Class S - A 883 cc
Munro Special Indian - 178.971mph - 288,8km/h, Bonneville, 20 August 1962

Flying One Mile. Class S - A 1000 cc
Munro Special Indian - 168.066mph - 270,5km/h, Bonneville, 22 August 1966

Flying One Mile. Class S - A 1000 cc
Munro Special Indian - 183.586mph - 295,4km/h, Bonneville, 26 August 1967 :lol:


IL NOSTRO BLOG: http://nelboxcongamberettoefelipeto.blogspot.com/ CB500ITALIA: http://www.cb500italia.it/
Wormbike
Inviato: sabato 26 settembre 2009 14:31:30



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Grazie, felipeto.
Un personaggio affascinante, figlio dell'America dei sogni possibili.
Un film davvero bellissimo ed imperdibile per gli amanti delle due ruote motorizzate.
Per me fa il paio con un altro film straordinario di qualche anno fa, "Tucker: un uomo e il suo sogno".

Guardativill !!!!!

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
pigsurfnero
Inviato: domenica 27 settembre 2009 20:37:37



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Si è vero veramente un bel film. Da vedere perchè vale la pena.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

felipeto
Inviato: lunedì 28 settembre 2009 18:57:26



Iscritto: 30/01/2009
Locazione: ROMA
Originariamente inviato da Wormbike
Grazie, felipeto.
Un personaggio affascinante, figlio dell'America dei sogni possibili.
Un film davvero bellissimo ed imperdibile per gli amanti delle due ruote motorizzate.
Per me fa il paio con un altro film straordinario di qualche anno fa, "Tucker: un uomo e il suo sogno".

Guardativill !!!!!


Grazie appena posso affitto o compro anche Tucher , non lo conoscevo grazie grazie


IL NOSTRO BLOG: http://nelboxcongamberettoefelipeto.blogspot.com/ CB500ITALIA: http://www.cb500italia.it/
bocho
Inviato: lunedì 28 settembre 2009 21:31:04



Iscritto: 30/07/2008
Locazione: La Marca TV
Entrambi dei bei films!Angel

The really best outsider!!

Al momento sono quì per ricordarvi che a volte non ci vedono!!!
Utenti che sfogliano l'Argomento
Guest


Vai a
Tu NON puoi inviare nuovi argomenti in questo forum.
Tu NON puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Tu NON puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum.
Tu NON puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum.
Tu NON puoi creare sondaggi in questo forum.
Tu NON puoi votare nei sondaggi di questo forum.