si parla in generale, sia chiaro.

uno dei vantaggi enormi che hanno le persone peggiori che si affaccino alla storia e nella società, è compreso da pochi.

se tu sei un essere veramente pessimo, orrendo, schifoso e terribile, rapidamente comprendi una cosa, che ti spieghi all'incirca così: "faccio così schifo che la gente non ci vorrà credere" e "faccio così schifo che, quando qualcuno spiega per benino come sono fatto, dice cose talmente tremende che io parto avvantaggiato nel convincere una platea neutrale (cioè disinformata) che lo fa solo per ostilità preconcetta".
(Hitler - posso citarlo, siccome è morto e non è ancora troppo di moda vietare per regolamento di parlarne anche "non bene" - fu uno dei primi a prendere consapevolezza della potenza di questo strumento)

questo pensiero, che facevo tempo fa a tutt'altro proposito, mi è tornato in mente pensando al rapporto tra rispetto e libertà di espressione. l'espressione esprime: si spera, un pensiero. o una informazione. o meglio ancora, un pensiero fondato su informazioni. comunque sia, esprime. spesso, anche, comunica.

fortunatamente, le cose e le persone non sono QUASI mai troppo belle o troppo brutte, per cui non c'è problema a spiegare francamente come la si pensa.

altre volte sono bruttissime, ma non hanno un potere superiore con cui vendicarsi se qualcuno lo dice; e anche in quel caso, non c'è problema a spiegare come la si pensa. la pupù non incaricherà mai un avvocato di chiedervi un milione di euro di danni in sede civile perché avete detto (o lasciato dire sul vostro sito) che puzza. e quindi nessuno sarà "incentivato" dall'interessato a impedirvi di dirlo col pretesto che bisogna portare rispetto. (eppure puzza, ragazzi.)

il problema, se ben vedete, è quelle rare volte che di qualcosa o qualcuno purtroppo pensate veramente molto male, e questo qualcuno ha mezzi di potere sociale e/o economico per fare la voce grossa, e voi parlate in un posto dove vi hanno detto che potete esprimervi liberamente e scoprite che magari non è mica tanto vero.

parliamo in teoria, eh! esisterà almeno un caso in cui c'è qualcosa di pessimo secondo voi: uno può pensare che è pessimo, e gli viene da dirlo, certo, abbinato a un civile "secondo me". esisterà almeno un modo di dirlo facendo nomi (perché dire "c'è un tale in piemonte che, sapeste..." è poco "comunicativo", no?) che sia compatibile con un rispetto. oppure no?

che succede allora? come si fa in questi casi secondo voi? che bisogna fare se la pupù dell'esempio (esempio astratto, solo per capirsi) oltre a puzzare, ha anche incaricato minacciosi avvocati? dire che profuma?

mi piacerebbe che ognuno dicesse la propria su questo tema davvero spinoso per me, e forse per tutti. in astratto, ripeto. poi ognuno può pensare agli esempi che trova più adatti allo sviluppo dell'argomento e dei concetti, ma il tema è in astratto.
mi sembra interessante come OT, dopo quello politico e quello energetico. no?

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Infatti non è vero per niente.



Tu poi dire le cose con il massimo rispetto e rimanendo nell’ambito della legalità ma se ciò che dici danneggia in qualche modo quel qualcuno potente e pessimo di cui parli puoi stare certo che troverà il modo di schiacciarti giusto o non giusto che sia.



Quindi ci fai capire (nell’esempio) che hai già deciso di dirgli che puzza e glielo hai pure detto. Se è così ti devi difendere e assumerti la tua responsabilità. Se tu non gli avessi detto che puzza non avresti neanche la necessità di rettificare nulla dicendo che profuma.

Risponderei piuttosto più approfonditamente sulla decisione di base : gli dico o no che puzza ?

La risposta è articolata. Dipende da tantissime valutazioni. Va considerata nel contesto. Se il contesto è di carattere individuale e si decide solo per se, la scelta è diversa che se invece dall’espressione del proprio pensiero può dipendere il destino di una intera collettività ed in questo ultimo caso bisogna pure valutare con attenzione il proprio ruolo sociale e la responsabilità a cui siamo chiamati. Quindi è difficile. Se fossi il capo di stato maggiore e mi accorgessi che sta accadendo un golpe nel mio paese e non facessi e dicessi niente per impedirlo probabilmente mi sentirei una nullità, un codardo non degno della responsabilità a cui sono chiamato; infatti in questo caso l’individuo in teoria non conta niente rispetto alla collettività e quindi, sempre in teoria, si dovrebbe battere e se necessario sacrificarsi per la giusta causa essendo istituzionalmente chiamato ed obbligato a farlo.

Altra cosa è il problema visto individualmente. Penso che in questo caso ci sono più possibilità di scelta. Infatti non necessariamente devi sentirti codardo se ti tieni abbottonato e non fai trapelare ciò che pensi e ciò puoi decidere di farlo anche per motivi di opportunità personale o collettiva. Abbiamo avuto tanti eroi della resistenza che fingevano rapporti di amicizia col nemico. Nel caso dell’individuo ci sono tanti modi per lottare nel rispetto proprie idee. Se decidi di farlo apertamente dicendo direttamente quello che pensi (nel contesto di puzzoni e malvagi di cui parlasi) con tutta probabilità ottieni un risultato controproducente per te stesso ed i tuoi cari.

Però sono tutte teorie e propositi. Bisogna vedere poi all’atto pratico se quando si presenta l’occasione si scopre o meno di essere degli eroi della rivoluzione oppure no. Nelle situazioni estreme i leoni possono diventare agnelli e gli agnelli leoni.

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Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Neanche pagato leggerei tutta la galleggiante ramanzina logorroica!

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Le iscrizioni all'asilo sono sempre aperte..

bisogna dare importanza alle persone che senza non si sentono nessuno......volontariato? no.....! superiorità.......! io non ci riesco ancora.....però.....! AHAHAHHAHAH

zel,ma ha preso un botta alla tua testa a piolo? ahahahahhaha ciao zel

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Perché è così bello andare in moto? Forse perché sei sempre
in bilico fra la consapevolezza del controllo della situazione
e quella dell’instabilità, pericolosa e affascinante insieme,
del precario equilibrio del mezzo. La condensiamo così, cercando le curve
o facendoci ipnotizzare dallo scorrere della strada sotto
le ruote. Una sensazione che solo una motocicletta può dare..

Passione: il sentire dell'animo nella sua massima estensione, il sentimento più completo e più complesso, l'energia dirompente che sviluppa in chi la prova - qualità sconosciute a lui stesso. Ma non tutti la incontrano nella loro vita: ci sono persone che nemmeno immaginano che cosa sia la passione e vivranno per sempre senza saperlo... ".

che bello il grande fratello


questa edizione durerà 150 gg

il lunedì non chiamatemi per i prossimi 5 mesi, sono impegnato

quoto ......

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Perché è così bello andare in moto? Forse perché sei sempre
in bilico fra la consapevolezza del controllo della situazione
e quella dell’instabilità, pericolosa e affascinante insieme,
del precario equilibrio del mezzo. La condensiamo così, cercando le curve
o facendoci ipnotizzare dallo scorrere della strada sotto
le ruote. Una sensazione che solo una motocicletta può dare..

Passione: il sentire dell'animo nella sua massima estensione, il sentimento più completo e più complesso, l'energia dirompente che sviluppa in chi la prova - qualità sconosciute a lui stesso. Ma non tutti la incontrano nella loro vita: ci sono persone che nemmeno immaginano che cosa sia la passione e vivranno per sempre senza saperlo... ".

Dai ragazzi portate tutto: bisturi, forbici, aghi da sutura e chiamate l'anestesista... bisogna aprire worm ... lo stiamo perdendo

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Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Azzarola........37 gradi e 95% di umidità, meglio che legga questa topic al mio ritorno o rischio le mie povere meningi!!
Ciao a tutti, beati voi li al fresco!!

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The really best outsider!!

Al momento sono quì per ricordarvi che a volte non ci vedono!!!

In effetti non riesco a capire fin quanto siamo liberi di esprimere commenti o giudizi senza incorrere in reprimende o censure.
Non critico nulla ad Otto, che si è comportato nell'unico modo che il suo ruolo gli compete in questa vicenda, ma rimango basito sul fatto che si ritenga denigratorio o lesivo il giudizio generico su di un altro forum, che non mi è parso trascendere i limiti del buon gusto. Allora dovrei star attento anche a non esprimere giudizi negativi su una moto dopo averla provata, per paura che questo possa causare problemi legali al forum?
Ma insomma! C'erano ben altri modi per esprimere disappunto che non quello di mandare diffide e minacce di azioni penali, visto che colui che si è espresso in maniera critica non risulta in alcun modo far parte organica del forum ma è semplicente un'utente.
Esistono anche modi informali e civili, che avrebbero sicuramente sortito lo stesso effetto. Non mi sembra giusto che ci sia questo insopprimibile bisogno di far gruppo "contro" qualcosa o qualcuno, e non "verso" qualcosa o qualcuno. In questo, in quello e in tanti altri forum ci sono principalmente persone a cui piace parlare della propria passione, delle proprie passioni, della propria vita e, perchè no, sparar kazzate. Siamo o no tutti quanti "fratelli motociclisti uniti dalla stessa passione", oppure questa è solo una frase di circostanza buona per tutte le stagioni, e poi tutti a coltivare il proprio orto?

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra