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Iscritto: 28/05/2005 Locazione: AP
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ciao a tutti,
volevo farvi una domanda un pò sciocca.. ma perdonatemi
HO una cagiva raptor 650 e siccome ultimamente la prendo spesso in coppia volevo aumentare un pò il precarico del mono posteriore per "alzare" un pò il retro della moto
Sul mono ho due ghiere che tengono ferma la molla del mono...
A parte la difficoltà di accesso alle ghiere sulla mia moto vi chiedevo... per aumentare il precarico, e quindi tenere un pò più alta la moto in che verso devo girare le ghiere??..
Cioè devo "comprimere" di più la molla del mono oppure devo girare le ghiere in modo tale da farla "allungare di più!?!?
Scusate la domanda idiota...
P.S. di solito per girare in coppia quanti giri dovrei far fare alle ghiere???!
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Se giri le ghiere in senso orario comprimi la molla e aumenti il precarico della stessa e di conseguenza si solleva leggermente la moto. La ghiera superiore è un controdado praticamente quindi lo devi prima allentare, stringere la ghiera sotto e poi riserrare.
Devi fare tutto con due chiavi apposite che tengono rispettivamente le due ghiere.
Quanti giri dipende dal peso. Non lo so ! Ciao
Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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integro la risposta. Devi riportare il piano sella il + possibile vicino alla condizione di quando giri da solo, per cui prendi la misura, con solo te sopra, da terra ad un punto del posteriore, tipo la targa o una freccia, poi fai salire il passeggero e rifai la misura. A questo punto sai quanti cm devi recuperare. Ovvio che essendo il sistema telaio-forcellone una leva demoltiplicata non è che se misuri 5cm devi avvitare la ghiera di altrettanto, verifica ad ogni giro o 2 di quanto si rialza.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 08/02/2001 Locazione: lodi
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Originariamente inviato da nicola66integro la risposta. Devi riportare il piano sella il + possibile vicino alla condizione di quando giri da solo, per cui prendi la misura, con solo te sopra, da terra ad un punto del posteriore, tipo la targa o una freccia, poi fai salire il passeggero e rifai la misura. A questo punto sai quanti cm devi recuperare. Ovvio che essendo il sistema telaio-forcellone una leva demoltiplicata non è che se misuri 5cm devi avvitare la ghiera di altrettanto, verifica ad ogni giro o 2 di quanto si rialza. grande spiegazione!!! quello che so lo metto a disposizione di tutti quello che non so lo chiedo"Uno è lieto di poter servire"fazer 600 '03 "arcadia" [email protected]
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Iscritto: 16/09/2002 Locazione: Civitavecchia - RM
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Originariamente inviato da ego_chewbaccaOriginariamente inviato da nicola66integro la risposta. Devi riportare il piano sella il + possibile vicino alla condizione di quando giri da solo, per cui prendi la misura, con solo te sopra, da terra ad un punto del posteriore, tipo la targa o una freccia, poi fai salire il passeggero e rifai la misura. A questo punto sai quanti cm devi recuperare. Ovvio che essendo il sistema telaio-forcellone una leva demoltiplicata non è che se misuri 5cm devi avvitare la ghiera di altrettanto, verifica ad ogni giro o 2 di quanto si rialza.
grande spiegazione!!! Eh, con Nico sulle sospensioni meglio non cercare confronti... ...
TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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Iscritto: 16/03/2001 Locazione: RM
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Amentare il precarico del monoammortizzatore posteriore non fa alzare la moto e non la fa diventare più dura. Fa semplicemente variare il carico di attivazione della stessa. Se una molla è libera, non precaricata, risponde anche alla più piccola sollecitazione con una variazione della sua lunghezza. Se la molla è precaricata, non risponde a sollecitazione di piccola entità, si attiverà in funzione di quanto è precaricata. Superato il punto di attivazione la risposta è esattamente la stessa, perchè la costante elastica della molla non varia.
Se sopra una molla con una certa costante elastica ci metto 70 kg avrò un certo affondamento (supponiamo 5cm), adesso se precarico la stessa molla e ci metto 140 non potro mai avere lo stesso affondamento non potro mai avere 5cm!!! altro che prendi le misure!!! Prendi un libbro di fisica!!! la moto con 140 kg si abbassera sempre seguendo la stessa legge!!! amen
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Iscritto: 29/03/2007 Locazione: Torino
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Una molla ha equazione F=Fo+kx con Fo precarico della stessa, k costante elastica e x freccia sotto carico.
Quest'ultima risulta dunque: x= (F-Fo)/k.
E' chiaro che aumentondo il precarico Fo il numeratore dell' equazione di cui sopra diminuisce, e dunque diminuisce anche la freccia x sotto il carico F.
Quindi una moto col mono più precaricato è più alta, o meglio, è meno compressa dal peso proprio così come dal peso dei passeggeri e via dicendo (peso ovvero carico statico F). Allo stesso modo in seguito ad una sollecitazione di forza F, più è precaricata minore sarà la deformazione dell'elemento molla e quindi la moto sarà più "dura".
Che poi, se della matematica chissà perchè non ci si fidasse, basterebbe fare una prova.
Misura Start7701, misura.
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Iscritto: 28/05/2005 Locazione: AP
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grazie a tutti per le risposte...
quindi devo comprimere di più la molla... e quindi "avvitare" le ghiere
cmq ho notato che sembrano quasi avvitate tutte, cioè la filettatura sul mono è quasi finita, ci sarà ancora 1 cm si e no... significa che il mono sta quasi al suo precarico massimo?!?!?
premesso che non l'ho mai modificato dal settaggio di fabbrica
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Iscritto: 16/03/2001 Locazione: RM
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Ti sbagli di grosso.. perchè variare il precarico non signigica applicare un forza Fo.. se così fosse la molla si accorcierebbe e la moto sarebbe ancora più bassa!!!! Ne abbiamo parlato migliaia di volte su questo forum, negli anni passati.. su un grafico con in ordintata la forza ed in ascisse lo spostamento, se la molla non è precaricata si parte dallo zero ed ad ogni forza corrisponde uno spostamento... se la molla è precaricata non si parte dallo zero ma si parte da un'affondamento pari al precarico.. la molla è insensibile alle sollecitazioni.. lì la legge di Hooke non vale perchè non si ha corrispondenza spostamento forza!!!
Ti faccio un esempio stupido, se prendi una molla di un ammortizzatore di un'auto la metti tra due piattelli. Fai due fori al centro dei due piattelli. All'interno dei due fori ci fai passare una bella vite, che esca dai due piattelli. avviti due bei dadi alle due estremità e inizi a comprimere la molla.. avviti avviti e la molla è bella compressa.. fai una forza pazzesca per avvitare ed ottieni la tua bella molla compressa.. adesso metti la molla in verticale e sul piattello ci metti 500grammi!!! tu pensi che la molla si abbassi??? assolutamente no!!! perchè la molla esercita sui piattelli che sono il loro vincolo una forza maggiore... allora i 500grammi non hanno fatto variare assolutamente la lunghezza della molla.. non vale la legge del povero Hooke..
Quindi caro Start7701 non misurare nulla, visto poi che la cinematica di un quadrilatero è cosa assai complessa da misurare.. nella stragrande maggioranza dei casi, cosa ancora sconosciuta nonostrante milioni di pc in rete..
lassa sta non misurare..
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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Originariamente inviato da Giannino_1
Ti faccio un esempio stupido, se prendi una molla di un ammortizzatore di un'auto la metti tra due piattelli. Fai due fori al centro dei due piattelli. All'interno dei due fori ci fai passare una bella vite, che esca dai due piattelli. avviti due bei dadi alle due estremità e inizi a comprimere la molla.. avviti avviti e la molla è bella compressa.. fai una forza pazzesca per avvitare ed ottieni la tua bella molla compressa.. adesso metti la molla in verticale e sul piattello ci metti 500grammi!!! tu pensi che la molla si abbassi??? assolutamente no!!! perchè la molla esercita sui piattelli che sono il loro vincolo una forza maggiore... allora i 500grammi non hanno fatto variare assolutamente la lunghezza della molla.. non vale la legge del povero Hooke..
http://us.st12.yimg.com/us.st.yimg.com/I/eagleday_2044_41789814 l'esempio non è stupido, è peggio, completamente l'opposto di come è costruito un ammortizzatore. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 22/04/2009
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Iscritto: 29/03/2007 Locazione: Torino
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Originariamente inviato da Giannino_1Ti sbagli di grosso.. perchè variare il precarico non signigica applicare un forza Fo.. se così fosse la molla si accorcierebbe e la moto sarebbe ancora più bassa!!!! Ne abbiamo parlato migliaia di volte su questo forum, negli anni passati.. su un grafico con in ordintata la forza ed in ascisse lo spostamento, se la molla non è precaricata si parte dallo zero ed ad ogni forza corrisponde uno spostamento... se la molla è precaricata non si parte dallo zero ma si parte da un'affondamento pari al precarico.. la molla è insensibile alle sollecitazioni.. lì la legge di Hooke non vale perchè non si ha corrispondenza spostamento forza!!!
Ti faccio un esempio stupido, se prendi una molla di un ammortizzatore di un'auto la metti tra due piattelli. Fai due fori al centro dei due piattelli. All'interno dei due fori ci fai passare una bella vite, che esca dai due piattelli. avviti due bei dadi alle due estremità e inizi a comprimere la molla.. avviti avviti e la molla è bella compressa.. fai una forza pazzesca per avvitare ed ottieni la tua bella molla compressa.. adesso metti la molla in verticale e sul piattello ci metti 500grammi!!! tu pensi che la molla si abbassi??? assolutamente no!!! perchè la molla esercita sui piattelli che sono il loro vincolo una forza maggiore... allora i 500grammi non hanno fatto variare assolutamente la lunghezza della molla.. non vale la legge del povero Hooke..
Quindi caro Start7701 non misurare nulla, visto poi che la cinematica di un quadrilatero è cosa assai complessa da misurare.. nella stragrande maggioranza dei casi, cosa ancora sconosciuta nonostrante milioni di pc in rete..
lassa sta non misurare.. Capisco Giannino e sono d'accordo sul punto di inizo lavoro di una molla precaricata. Ma a questo punto occorre tener presente qual è il punto in cui la molla inizia a lavorare, ed esso è prima del carico della sola moto, dacchè la moto comprime per peso proprio la molla. Oltre tale punto una molla precaricata, a parità di carico F esterno, reagisce con uno spostamento x inferiore ad una moll anon precaricata, Lo si evince pensando alla solita equazione F=Fo+kx, che rappresenta una retta traslata verso l'alto rispetto alla molla non precaricata di equazione F=kx. Entrando in ordinata con un carico F si nota che lo spostamento x è più basso quanto più è elevato il precarico F. Si nota anche l'esattezza di quanto da te detto, ovvero che fino a F>Fo la molla non lavora essendo la retta nel II settore del grafico e nol nel I che è quello di lavoro. Ma in virtù di quanto dirà anche Zeljko qui sotto, cioè che il precarico è (per progetto) sempre inferiore al carico della moto stessa, l'abbassamento precaricata-non precaricata varia in tutte le situazioni: moto ferma scarica, moto ferma con 1-2 persone, sollecitazioni dinamiche ecc.
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Iscritto: 28/05/2005 Locazione: AP
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quinndi a parte tutti i ragionamenti di "fisica" ecc...
che devo fare per tenere la moto più alta??
aumento il precarico e quindi comprimo la molla???
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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repetita iuvant. mi autocito nel citare il Professore. Dunque, Cossalter dixit: 2. IL PRECARICO DELLA MOLLA E’ importante precisare che la sospensione non viene mai sollecitata a trazione. Infatti le molle vengono montate in modo tale da essere sempre un po’ compresse. Questa compressione iniziale viene chiamata precarico. E’ altrettanto importante sottolineare che aumentando o diminuendo il precarico non si varia la costante di rigidità della molla; infatti la rigidità, k, dipende esclusivamente dallo spessore del filo che la costituisce nonché dal diametro delle spire e dal materiale impiegato. Intervenendo sul precarico, quindi, si aumenta o si diminuisce la forza minima necessaria per far reagire la molla o, più semplicemente, si varia la soglia superata la quale la sospensione comincia a comprimersi. Questo spiega perché aumentando il precarico si ha la sensazione di avere sospensioni più rigide: in realtà si rendono solo meno sensibili alle piccole sollecitazioni conferendo ad esse un funzionamento più secco. Per capire ancora meglio che cosa comporta la variazione del precarico è opportuno analizzare il grafico di seguito riportato: Figura 7 Si supponga che la motocicletta stia percorrendo un tratto di strada piana e rettilinea. Si assimili la motocicletta, per semplicità, ad un corpo dotato di una sola sospensione. La forza peso delle masse sospese, pari a FS, comprime la molla della sospensione fino al valore di xS. Se ad un certo punto la moto incontra un ostacolo, la sospensione viene compressa fino al punto xost. poiché l’ostacolo sollecita la moto con una forza pari a Fost.. A questo punto la molla tende a riportarsi nella posizione di equilibrio oscillando intorno alla posizione xS ma sino al valore x1 o x2 a seconda che la molla sia stata precaricata con una forza F1 o F2; questo perché, come è già stato detto, la molla della sospensione non può lavorare a trazione. Da queste considerazioni di intuisce facilmente che con la molla maggiormente precaricata (F2) si raggiunge la condizione iniziale in un tempo minore dando la sensazione, però, di una sospensione dal funzionamento più secco e rigido. Per semplicità si è supposta la rigidezza k costante ottenendo una relazione tra carico e spostamento lineare come evidenziato dal grafico di figura 1. Nella realtà le molle per le sospensioni delle motociclette vengono costruite in modo tale da avere la k che aumenta all’aumentare del carico in modo tale da rendere le molle sempre più rigide man mano che vengono compresse. Questo è ottenuto utilizzando molle a passo variabile per la forcella e interponendo tra monoammortizzatore e forcellone dei leveraggi che facendo variare l’interasse dell’ammortizzatore durante il funzionamento conferiscono una certa progressione alla molla. Un andamento dell’affondamento di una sospensione in funzione del carico in presenza del k variabile è rappresentato nella seguente figura. Figura 8 E’ importante notare che il precarico non deve essere mai superiore al peso statico delle masse sospese (moto+pilota-ruote-parte delle sospensione direttamente collegate alle ruote) perché se così fosse le sospensioni funzionerebbero solo per sollecitazioni verticali superiori al valore del precarico, comportandosi invece come corpi rigidi per sollecitazioni inferiori. In queste condizioni l ’energia trasmessa dal fondo stradale verrebbe assorbita quasi interamente dal pneumatico che così rischierebbe di andare in crisi e non funzionare nel modo corretto perché si troverebbe a fare un lavoro aggiuntivo (quello delle sospensioni) per il quale non è stato espressamente progettato. Il precarico è anche importante per impostare l’altezza statica della motocicletta. Infatti aumentando il precarico si aumenta l’altezza da terra del mezzo. Il perché è spiegato qui di seguito. Poiché il precarico è sempre inferiore al peso statico della motocicletta si ha una compressione delle sospensioni e quindi un abbassamento del mezzo in condizioni statiche. Per comprendere meglio questo concetto è necessario riferirsi alla seguente equazione che lega la forza peso della moto alla compressione delle molle delle sospensioni: [1] Dove: FS Peso statico della moto che può essere calcolato anche con pilota e carburanteK Rigidezza della mollaX Accorciamento della molla a partire dalla posizione assunta come zero che nel caso in esame è la posizione in cui si trova la molla quando la ruota è sollevata da terraPrecarico Accorciamento iniziale che si impartisce alla mollaPoiché FS è costante, deve essere costante anche il prodotto presente al secondo membro della [1]. Questo vuol dire che, a parità di rigidezza, aumentando il precarico si riduce l’accorciamento della molla dovuto al peso della moto e quindi si riduce l’abbassamento del mezzo, cioè si solleva la motocicletta. Il precarico va regolato in funzione del peso del pilota e dell’eventuale passeggero e bagagli ricordandosi che se non si vuole alterare l’assetto della moto si devono necessariamente accordare i precarichi della forcella e del mono posteriore. Se invece si vuole modificare l’assetto e quindi il comportamento del mezzo bisogna tenere conto che un anteriore più precaricato e/o un posteriore meno precaricato determinano un aumento dell’avancorsa e quindi la moto risulta più stabile in rettilineo ma più lenta a scendere in piega, meno reattiva ai comandi del pilota ma meno nervosa. Viceversa un posteriore più precaricato e/o un anteriore meno precaricato determinano una riduzione dell’avancorsa che si traduce in un comportamento più agile e quindi la moto risponde più rapidamente ai comandi del pilota ma diventa necessariamente meno stabile alle alte velocità. ***
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Originariamente inviato da Start7701quinndi a parte tutti i ragionamenti di "fisica" ecc...
che devo fare per tenere la moto più alta??
aumento il precarico e quindi comprimo la molla???
devi fare come dicono pig e nicola. se sei davvero già alla fine, e non dubito che tu lo sia perché so come vanno ste cose di solito**, non hai che da accontentarti. potresti inserire distanziali supplementari o - se la raptor 650 li prevede, non ricordo - lavorare sui leveraggi. se non hai una buona esperienza motociclistica, è meglio che lasci stare. salvo ovviamente cambiare se necessario il mono con un aftermarket revisionabile: è il denaro meglio speso su una moto, ma bisogna pur sempre poterlo spendere... (**: molta gente chiude i precarichi e chiude qualsiasi altra cosa chiudibile, perché ha orecchiato qualche idiota che ha orecchiato qualche fesso che ha letto malamente qualche giornalista che ha parlato con qualche team... e il tutto si conclude nell'idea che tener tutto chiuso dappertutto faccia di ogni presuntuoso tapino ultim'arrivato un pilota, oh yes; in secondo luogo, e più umanamente, la prima cosa che si tende a fare quando un mono molla le suste di idraulica, è chiuderlo di precarico per rattoppare un po' la situazione. è umano, l'ho fatto anche io, ma è pur sempre un rimedio improprio.)
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 28/05/2005 Locazione: AP
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dimenticavo.. io ho la molla verso il basso, e le ghiere sono sopra la molla e non il contrario...
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Iscritto: 18/10/2002 Locazione: MB
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L'importante è che tu la "stringa".. se poi la regolazione è sopra o sotto cambia poco se non che sotto devi girare da una parte e sopra da un'altra.
sul fatto di avere poco filetto utile non mi preoccuperei, quel cm di filettatura corrispondono a più cm in altezza della moto.
firmato il reka
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Iscritto: 29/03/2007 Locazione: Torino
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Originariamente inviato da Giannino_1Ti sbagli di grosso.. perchè variare il precarico non signigica applicare un forza Fo.. se così fosse la molla si accorcierebbe e la moto sarebbe ancora più bassa!!!! Ne abbiamo parlato migliaia di volte su questo forum, negli anni passati.. su un grafico con in ordintata la forza ed in ascisse lo spostamento, se la molla non è precaricata si parte dallo zero ed ad ogni forza corrisponde uno spostamento... se la molla è precaricata non si parte dallo zero ma si parte da un'affondamento pari al precarico.. la molla è insensibile alle sollecitazioni.. lì la legge di Hooke non vale perchè non si ha corrispondenza spostamento forza!!!
Ti faccio un esempio stupido, se prendi una molla di un ammortizzatore di un'auto la metti tra due piattelli. Fai due fori al centro dei due piattelli. All'interno dei due fori ci fai passare una bella vite, che esca dai due piattelli. avviti due bei dadi alle due estremità e inizi a comprimere la molla.. avviti avviti e la molla è bella compressa.. fai una forza pazzesca per avvitare ed ottieni la tua bella molla compressa.. adesso metti la molla in verticale e sul piattello ci metti 500grammi!!! tu pensi che la molla si abbassi??? assolutamente no!!! perchè la molla esercita sui piattelli che sono il loro vincolo una forza maggiore... allora i 500grammi non hanno fatto variare assolutamente la lunghezza della molla.. non vale la legge del povero Hooke..
Quindi caro Start7701 non misurare nulla, visto poi che la cinematica di un quadrilatero è cosa assai complessa da misurare.. nella stragrande maggioranza dei casi, cosa ancora sconosciuta nonostrante milioni di pc in rete..
lassa sta non misurare.. Capisco Giannino e sono d'accordo sul punto di inizo lavoro di una molla precaricata. Ma a questo punto occorre tener presente qual è il punto in cui la molla inizia a lavorare, ed esso è prima del carico della sola moto, dacchè la moto comprime per peso proprio la molla anche senza passeggeri e senza sollecitazioni esterne. Oltre tale punto una molla precaricata, a parità di carico F esterno, reagisce con uno spostamento x inferiore ad una molla non precaricata, Lo si evince pensando alla solita equazione F=Fo+kx, che rappresenta una retta traslata verso l'alto rispetto alla molla non precaricata di equazione F=kx. Entrando in ordinata con un carico F si nota che lo spostamento x è più basso quanto più è elevato il precarico Fo. Si dimostra anche l'esattezza di quanto da te detto, ovvero che fino a F<Fo la molla non lavora essendo la retta nel II quadrante del grafico e nol nel I, che è quello di lavoro. Ma in virtù di quanto dirà anche Zeljko qui sotto, cioè che il precarico è (per progetto) sempre inferiore al carico della moto stessa, l'abbassamento precaricata-non precaricata varia in tutte le situazioni: moto ferma scarica, moto ferma con 1-2 persone, sollecitazioni dinamiche ecc. Originariamente inviato da zeljko E’ importante notare che il precarico non deve essere mai superiore al peso statico delle masse sospese (moto+pilota-ruote-parte delle sospensione direttamente collegate alle ruote) perché se così fosse le sospensioni funzionerebbero solo per sollecitazioni verticali superiori al valore del precarico, comportandosi invece come corpi rigidi per sollecitazioni inferiori. In queste condizioni l’energia trasmessa dal fondo stradale verrebbe assorbita quasi interamente dal pneumatico che così rischierebbe di andare in crisi e non funzionare nel modo corretto perché si troverebbe a fare un lavoro aggiuntivo (quello delle sospensioni) per il quale non è stato espressamente progettato.
Bravo Zeljko, questo riassume il perchè c'è da fare come dice Nicola.
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Iscritto: 30/07/2008 Locazione: La Marca TV
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Certo che la NASA vi fa na sega!!! A sto punto.....ma dare una mano alla Yamaha di Rossi per tornare a vincere!? :d/ The really best outsider!!Al momento sono quì per ricordarvi che a volte non ci vedono!!!
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Iscritto: 08/02/2001 Locazione: lodi
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Originariamente inviato da nicola66integro la risposta. Devi riportare il piano sella il + possibile vicino alla condizione di quando giri da solo, per cui prendi la misura, con solo te sopra, da terra ad un punto del posteriore, tipo la targa o una freccia, poi fai salire il passeggero e rifai la misura. A questo punto sai quanti cm devi recuperare. Ovvio che essendo il sistema telaio-forcellone una leva demoltiplicata non è che se misuri 5cm devi avvitare la ghiera di altrettanto, verifica ad ogni giro o 2 di quanto si rialza. quindi, se ho capito bene, mettendo il nuovo mono alla moto (fgFQE11 o bitubo CZE11) che ha 2 regolazioni + la regolazione dell'interasse, pesando circa 90kg+telaio givi per 3 borse e bauletto maxia, molle progressive all'ant hyperpro; come devo regolarlo?? http://shop.fgspecialparts.it/Fg-Gubellini-Sospensioni/Moto/Yamaha/FZS-600-FAZER-9800/MONO-AMMORTIZZATORE-FG-FQE11.htmlgrazie a tutti per le risposte.... quello che so lo metto a disposizione di tutti quello che non so lo chiedo"Uno è lieto di poter servire"fazer 600 '03 "arcadia" [email protected]
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