Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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Devo confessarvi: questo è un sogno,causato probabilmente nel mio pisolino pomeridiano dalla mangiata pesante. Stamattina per colazione salsiccia di pollo e gelato ,poi a pranzo una pizza 4 formaggi con acciughe. E ovviamente a dormire subito dopo. E iniziamo con il sogno,cominciamo a fissarlo in termini di spazio e di tempo. La zona? Difficile dirlo,Europa? America? O una o l’altra,c’erano comunque solo auto grandi ,non ho visto né una punto né auto “europee” quindi probabilmente da qualche parte nelle grandi pianure d’oltre oceano. E inizia tutto con una telefonata. Da un telefono fisso appoggiato sul bancone del bar. E cominciamo con la telefonata,mi chiama Federico,con il nome mi veniva in mente l’amministratore che ha fatto un buco bestiale nella gestione del condominio dove abitavo. Invece no,è un altro Federico ,molto più anziano,quello che riparava le tv nel quartiere dove abitavo una volta. Mi sembrava si chiamasse Sergio e che avesse 10 anni in meno di me,va bè,sentiamo cosa vuole. Ora mi vedo con lo schermo diviso in due,lui da un lato e io dall’altro con il mio collega con cui gestiamo tutto il resto che descriverò dopo. La telefonata verte sulle grotte di Rio martino,da poco chiuse per il riposo invernale,alcuni ambientalisti avevano a lungo rotto i maroni per il letargo dei pipistrelli. Altra cosa ,il mio interlocutore parla con accento francese,Sia Sergio (che è marchigiano) che Federico (nato nel canavese ) non lo hanno. Poi di colpo eccoci in un ambiente differente un intero palazzo,a fianco del centro commerciale. Proprio a fianco del centro commerciale una strada rettilinea a due corsie ,un rettilineo lungo 20 km almeno che porta all’altra città. Faccio parte di una crew,con colori che non ho mai visto e possediamo un palazzo nel quale viviamo. A fianco a questo palazzo c’è un centro commerciale che ovviamente era nostro,nei sotterranei 2 discoteche ,una bisca e altro…con annesse donnine a ore. Insomma tutto come da copione…E venne la notte di capodanno,è la notte nel quale gira tutto a manetta,i soldi escono dalle tasche della gente e entravano nelle nostre. Il mio collega risuonava come un registratore di cassa. Sembrava che tutto stesse andando per il meglio. Qualcosa come sempre è andato storto un auto si precipita a tutta velocità contro il muro esterno,un cesso plasticoso a trazione anteriore,forse una corolla o una lexus . Arriva dal famoso rettilineo a tutta velocità e si pianta come un ariete sul muro esterno del centro commerciale finendoci contro e sfondandolo …direttamente nel casinò illegale. A vedere la macchina arrivare sbandando e tenendo di fatto le due corsie un'altra auto,una dodge aveva sterzato tutto a destra ed era finita nel fosso senza grossi danni. Ovviamente dietro a quell’auto c’erano due auto della pula che lo inseguivano e vengono a prenderci con le mani nel sacco semplicemente guardando attraverso il muro in quello che doveva essere un magazzino del centro commerciale. Come sempre il capodanno viene rovinato da gente che se si buttava in una fornace faceva un favore al mondo. Anche nei sogni non solo nella realtà. Anche se non in modo così plateale. La cosa strana di questo sogno è la rapidità delle notizie…”aveva prenotato il posto al cinema il giorno prima,posto 238 ” e lo si è saputo dopo un neanche un ora che era successo il fattaccio. C’erano i venditori di notizie con dei tablet grossi come quadernoni e i giornali freschi di stampa. Con il mio collega studiamo la situazione e decidiamo. E allora la decisione,mentre i poliziotti guardano e indagano e prima che ci acchiappino: torniamo indietro nel tempo ,lo fermiamo e facciamolo fuori. A me salta fuori l’idea dell’auto bomba. E’ la sua macchina dentro c’è solo lui no? Gira la chiave e fa bum,così non viene a piantarsi nel muro. Al mio collega un idea ancora più esagerata,sappiamo dove era quella notte? Bene il tal posto ? Nel tale cinema? Bene un ordigno micro termonucleare grosso come un pacchetto di sigarette (nei sogni il concetto di massa critica è relativo) ,lo si installa sotto alla poltroncina e lo si spedisce in orbita 2 minuti prima che finisca il film. Giusto per risparmiargli i titoli di coda e non farglielo godere fino in fondo. Il film era “flipper”,il solito remake del solito delfino super pagato di Hollywood. Andiamo nella stanza degli esperimenti,una sorta di laboratorio da scienziato pazzo e via indietro di qualche ora. Ora siamo io e il mio collega su due snowboard che fluttuano a mezz’aria,sotto di noi è tutto fermo,le persone immobili,le auto immobili. Nulla si muove sotto di noi,l’auto plasticosa sta arrivando nel parcheggio ,gli passiamo sopra a tre metri di altezza. Posiamo i nostri mezzi di trasporto,entriamo dentro al cinema,l’immagine sullo schermo è ferma,nella poca luce contiamo i posti 231,233,238 eccolo qui. Una signora grassa sta seduta sopra,il film è alle scene finali dove il buono vince sempre,l’immagine è ferma. Mettiamo la scatoletta infernale sotto alla poltroncina attaccandola a una delle gambe,impostiamo il timer che ovviamente è fermo. Quando finisce il film? A mezzanotte,bè facciamo mezzanotte meno un quarto non si sa mai. E poi via,risaliamo sui tavoloni e via verso casa. E si ritorna al punto di prima,manca qualcosa a mezzanotte,io e il mio collega siamo nel cortile,a fianco della strada si vedono le auto passare. C’è un po’ di nebbia. Ogni tanto qualche petardo e qualche razzo rischiarano la notte poi di colpo un lampo rosso enorme,una vampata calda,eh si mi sono sentito come uno di quegli spettatori dei test atomici ma stavolta era diverso,la ventata è stata minima,poco più che un venticello,caldo come non mai. E arrivò la mezzanotte ma al posto dei motori e dei petardi festanti (ma qualcuno si sentiva) era iniziato il canto delle sirene. E dopo pochi minuti riecco il tam tam delle notizie. In ogni angolo c’erano dei banchetti come per halloween ,fiori per i morti,dolcini a forma di teschio e tutto il resto. Freddo? Non ne ha fatto in tutto il sogno,alla faccia dell’inverno ,sia io che gli altri della crew ci accontentavamo di una felpa con sopra il gilet con i colori e basta. E arriva il solito pulotto rompic…la solita macchina americana anni 70 Io e il mio collega siamo seduti che parliamo del più del meno -“E se nel botto c’era qualcuno dei nostri?” - “Al cinema a mezzanotte? No,ho sentito per telefono X e Y ,erano ben distanti e in 2 minuti e 40 non puoi fare 100 km” -“E vigliani?” - “Sarà stato in qualche osteria,sono 20 anni che non entra più in un cinema.” -“Andare a vedere cosa è successo?” -“si e magari portarci un cartello attaccato alle moto con scritto che questo botto è offerto dalla crew? NO!” -“ Con l’ovostealth (una sorta di isetta volante) possiamo” Si avvicina il pulotto e il suo collega,lasciano la macchina proprio dove nella realtà precedente il tizio si era fiondato con la macchina contro il muro. Vediamo passare la dodge che nella realtà precedente si era buttata nel fosso,in questa realtà sgasa libera sul rettilineo urlando con il suo V8 .Il pulotto comincia – “Bella serata?” -“finora tutto bene, la serata procede” -“in un cinema hanno appena tirato un petardo e ora mezza città sta bruciando come un fiammifero” -“anche la villa di oman sholland?” -“si,non ne è rimasto manco un mattone” -“mi dispiace,aveva costruito lui tutti i cinema della zona” -“nessuno dei vostri ha fatto bum?” -”no,nessuno dei nostri,noi siamo gente seria e facciamo scoppiare solo le marmitte” -“quello lo vedremo” Dopo un po’ un pirletta qualunque si mette un porticato più in là e attiva un telefonovideoproiettore,uno schermo olografico di 100 pollici si apre nell’aria facendo vedere l’interno di una discoteca con i falliti che danzano strafatti . E lui guarda estasiato. Il pulotto se ne va lasciandomi col collega,vicino a me passa un carrettino con i dolcini per i morti. “Ma non siamo ad halloween” E la tizia del carrettino triste mi avvisa“è peggio,è molto peggio,in un cinema nella città dopo è esplosa una bomba nucleare,hai presente hiroshima” “si ho presente” volevo dirgli che la fissione e la fusione nucleare non sono la stessa cosa ma essendo vicino al collega del pulotto ho preferito soprassedere . Non si sa mai…in compenso la serata continua anche se mi sono svegliato per andare in bagno con una sete ardente. Overdose di acciughe sulla pizza!!!
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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