che tanto io che mio fratello ci occupiamo di elettronica e elettricità in genere non è un segreto la sua officina ha aperto (come elettrauto) negli anni 90 e poi è passato anche alla meccanica. E ha festeggiato 30 anni da poco.
L'argomento di questa sera è la radio “ a fagiolo “ ossia quelle radio che dal dopoguerra hanno riempito le nostre case e qualcuno ne ha ancora una in casa.
Ma il “perchè “ di quella forma? Di per se negli anni che furono tutto si faceva con un motivo. Per cui cominciamo un viaggio nel tempo alla scoperta delle forme e delle evoluzioni della radio.
Appoggiandoci al noto sito radiomuseum vediamo come era agli albori della radio. C'era di tutto e di più e le forme erano tutte diverse. E ovviamente la tecnica consentiva molto poco ,alcune andavano ancora a batterie e quasi tutte avevano l'altoparlante separato dal resto della radio.
Soluzione comoda perchè potevi sostituirlo da te se si guastava (c'era un banalissimo spinotto) .
I circuiti erano tutti a valvole (i transistor non esistevano ancora) e la radio era una cosa “per pochi” . Costava e richiedeva un minimo di preparazione tecnica. Specialmente nei primi sistemi di ricezione che avevano 4 o 5 condensatori variabili da regolare ad ogni cambio stazione e qualcuno anche la reazione da regolare.
Cominciamo da questa: radio ramazzotti,un parallelepipedo con dentro le valvole
http://www.radiomuseum.org/r/ramazzotti_rd61.htmlAndando avanti negli anni e avvicinandosi ai mitici anni 30,forse i migliori per l'arredamento prima che gli odiosi spigoli degli anni successivi con l'art decò rovinassero tutto.
Qui le radio si sono evolute ,abbandonando il carattere da “laboratorio” e abbracciando quello domestico e ,cosa importante l'altoparlante è cominciato a essere incorporato DENTRO alla radio.
I mobili che adesso sono praticamente chiusi (in realtà il coperchio dietro è smontabile) non danno più l'accesso immediato alle parti interne . Ma i guasti una volta giornalieri ora sono praticamente spariti e l'affidabilità è ora mooooolto più alta.
Esempi illustri sono la CGE 720 e la RCA della foto.
http://www.radiomuseum.org/r/cge_720.htmlhttp://www.radiomuseum.org/r/rca_121.htmlDi fatto visibili in molti film storici queste radio rappresentano forse il periodo migliore della storia della radio.
Ma come si è arrivati al “fagiolo” ?
Ci si è arrivati per motivi di arredamento e per una migliore facilità nel costruire il mobile. Le radio di solito nelle case (a meno che non eri un ricco e aveva la radio con le “gambe” ) erano alloggiate su una mensola o su un davazale di qualcosa o su un tavolino sul quale c'era anche altro.
E poi poco per volta le radio hanno cominciato a “entrare “ dentro alle credenze. Quelle di una volta (che io ho ancora) che avevano una parte con sportelli sopra ,una parte con sportelli (qualcuno col vetro) sotto e il vuoto in mezzo
E le radio a cupoletta la dentro non ci stavano.
E vediamolo allora un fagiolo
Geloso
http://www.radiomuseum.org/r/geloso_g123g_12.htmlVantaggi,svantaggi? Comiciamo a valutarli:
Minore altezza,cosiderando che l'altoparlante più piccolo aveva un diametro minimo di 16 centimetri (in realtà c'era qualcosa di più piccolo) si toglievano 20 cm di altezza che spesso consentivano alla radio di entrare dentro ai mobili. In realtà nell'ultimo periodo delle valvole con gli altoparlanti ovali si era riusciti a fare stare l'altoparlante nella parte alta. Mi era capitata una normende stereo che ne aveva addirittura DUE affiancati.
Quella forma doveva anche il suo successo allo sviluppo delle scale parlanti. Sempre più alte e sempre più complete che riportavano i punti dove potavano riceversi le stazioni interanzionali.
Non dimentichiamoci che in onde medie se hai un trasmettitore sufficente e tanta corrente (o tanto gasolio per generala) puoi fare il giro del mondo.
Una leggenda metropolitana dice che se uno alimentasse a gasolio tutte le trasmittenti OM italiane di quegli anni (almeno due programmi nazionali e una ventina di ripetitori ) ci andassero 2 tonne mezza di gasolio al giorno. Meno male che c'era la 220 ovunque.
Per cui la disposizione più logica per non sacrificare spazio della scala parlante e mettere un buon altoparlante poteva solo essere quella e i mobili ricalcavano gli spigoli arrotondati dei mobili del tempo
E arriviamo alla fine della storia ,l'arrivo delle materie plastiche,del legno stampato-truciolato-polverizzato. Le radio a parte qualche rarità del passato hanno cominciato a ritornare squadrate.
Nel mobilio di casa i mobili hanno cominciato a slanciarsi in modo indegno su zampe altissime che consentivano alla presenza femminile di casa di fare le pulizie con le lucidatrici che erano tutt'altro che basse del tempo. E le massaie oramai aiutate dagli elettrodomestici hanno abbandonato le scope,magari imprecise e poco efficenti per passare a aspirapolvere e lucidatrici.
Sono state abbandonate le forme arrotondate del passato per passare a brutture squadrate che in qualche caso sono pure dolorose se gli urti contro
Nell'ultimo periodo delle radio a valvole per il migliore risultato delle materie plastiche si è assistito al nascere delle forme più squadrate che mai
http://www.radiomuseum.org/r/mivar_rodi_ucm5812ucm581.htmlMa oramai i fagioli erano finiti. O forse no. Sebbene in plastica e con rese sonore minime sono ancora acquistabili a prezzi ridicoli perchè la forma si è trasferita nelle “cheap radio” che di fatto sono fagioli è quella degli usati da poco prezzo nei mercatini delle pulci
http://www.radiomuseum.org/r/trevi_amfm_radio_cassette_recoder_re7072.htmlPurtroppo mi viene un pò male pensando a quante crederenze,tavoli,e altro arredamento è finito nelle discariche o nelle stufe per essere sostituito da orrori di truciolato.
io non amo le valvole,ingombrano,consumano e scaldano . Ma grazie anche a un (probabilmente) veneto che ha un signor laboratorio di roba storica di nome Stefano ora le rispetto molto di più
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo