Iscritto: 10/02/2011 Locazione: affari miei
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Molto tempo fa avevo in firma telekosmo,che cosa era? Non una TV ,avessi dovuto chiamare per nome tutte quelle che mi sono passate per le mani probabilmente non basterebbe l'intero vocabolario.
Telekosmo era una giostra,probabilmente non l'unica fatta così e probabilmente non la più nuova nè la più ben funzionante. Ma era una giostra che portava nel piccolo paese dove ho abitato divertimento musica e luci . Ne voglio parlare perchè questo inverno è morta la proprietaria che si chiamava Maria Luisa e abitava nel cuneese,vicino a saluzzo.
Era una giostra degli aerei a 12 dischi,nulla di che. Il costruttore era SDC,non chiedetemi chi fosse ma c'era scritto made by SDC . Di per se la giostra aerei non ha bisogno di spiegazioni,c'è un copro centrale,ci sono i dischi (all'epoca 12 ma poi fecero 14,16 e 18) . Solo a un attento esame si scopre che era un piccolo capolavoro di ingenieria elettronica e meccanica.
Cominciamo con il metodo che si usava per consentire la rotazione. Nel basamento c'era un motore trifase con riduttore e una frizione a olio che di fatto era libera con tutto fermo e invece innestata con il motore in funzione. Sfruttava l'effetto centrifugo. In sostanza facendo il paragone con il nostro mondo era come quella degli scooter ma non potendosi usare materiali di attrito per via della loro modestissima durata si usava la laminazione dell'olio. Per la frenatura invece c'era un tamburo da camion con annesso pistone ad aria che era "depotenziato" allo scopo di fare una decelerazione morbida e graduale.
Veniamo alla rotazione,per fare girare il perno centrale c'erano due cuscinetti sul perno e per supportare l'enorme peso di tutta la giostra c'erano invece 5 ruote metalliche sulla periferia che ruotavano su una pista metallica pure lei. Il perno provvedeva anche a fare passare l'aria per alimentare i pistoni e tramite spazzole portare la corrente alla parte mobile.
Continuiamo il nostro viaggio nella tecnologia (sia BEN CHIARO che parlerò solo e soltanto di roba fuori produzione) di quella giostra con il circuito dell'olio. Un pistone ad aria sebbene piuttosto potente perchè di grosso diametro è brusco nei movimenti. Difatti su ogni disco c'era un pistone e un ammortizzatore,un pistone ad olio che durante la salita aspirava l'olio da un serbatoio (che ruotava insieme al tutto) ,e poi in discesa tramite una valvola id laminazione consentiva la discesa graduale. Il serbatoio era unico per tutti i dischi.
Il compressore era alloggiato nella base,un pneumofore azionato a cinghia raffreddato a liquido,si chiamava compressore rotativo perchè totalmente privo di pistoni.
Questo sistema di funzionamento si chiama aria A PERDERE ed ora è stato abbandonato perchè parecchio consumoso di corrente (serve un compressore da 30 o 50 CV) e rumoroso per i soffi di aria.
Veniamo ora alla fase che a tutti interessa ossia il telecombattimento. Fase nel quale uno solo vince e gli altri aerei non risalgono. Tele combattimento = combattimento a distanza? NO...combattimento a teleruttori.
Il sistema per cui gli aerei "sanno" chi è stato abbattuto e chi no è dato da una ruotina presente nella base con tanti contatti quanti sono i dischi. Premendo il pulsante di sparo si porta corrente alla ruotina che a seconda del contatto che tocca abbatte uno o l'altro tramite dei teleruttori presenti in piccoli quadretti elettrici vicino ai pistoni . Quando tiriamo la cloche e raggiungiamo la quota minima di sparo (c'è un finecorsa sul pistone) l'aereo può abbattere e essere abbattuto.
Tutto con dei banalissimi teleruttori. Per cui quando si dice "fanno vincere loro" e via così non è proprio vero,semplicemente su molte giostre il sistema funziona un pò alla come può (stiamo parlando di roba esposta a pioggia e umidità) e dalla cassa danno "una mano" facendo scendere al momento più opportuno i dischi.
Ancora una parentesi sulle lampadine. Erano tutte a 24 volt,dentro alle tante palline colorate presenti un pò ovunque erano in serie a gruppi di 10 e i circuiti erano a 4 canali,difatti sui bracci c'erano 40 lampadine. 10 lampade da 24 volt in serie = 220 volt
Ovvio che adesso è cambiato moltissimo...a cominciare dalle lampadine che sono da 60 volt e in qualche caso pure a led
per una fuga di legno o pellet non si è mai preoccupato nessuno ,le fughe di metano sventrano le case e fanno stragi.
Sulle mie moto NON SI USANO abbigliamento dainese,caschi agv,catene regina,olio castrol, gomme pirelli e freni brembo.
Usate voi questa roba se volete spendere il triplo
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Non avevo mai pensato alla giostra da un punto di vista tecnico. Interessante. La giostra degli aeroplanini od ufo è un classico intramontabile. Insieme agli autoscontro, al calcioinc.lo ed al tagadà. Ogni fiera che si rispetti deve averle.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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