Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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COPIO E INCOLLO
PECCATO CHE NON'È COMPLETO
Poti ntx 650 Quello del formaggio (lungo)
Aproffittando come sempre della vostra pazienza sfrutto quello che ho scoperto essere il mio preferito mezzo per rilassarmi e vi propino l'ennesima storiella. “Quello del formaggio”, è un modo di dire normalmente usato fra ragazzi per esprimere un semplice concetto: “Quello del formaggio” è colui che un giorno più o meno lontano nel tempo, ma è destinato a spodestare qualcuno, a ridimensionarlo, ad affrontarlo nel suo stesso campo ed a sconfiggerlo. Sì perché la colorita categoria dei bulli da per scontato che la loro supremazia non sia mai messa in discussione, che non esista nessuno in grado di crear loro problemi, ma la vita sarebbe troppo facile e noiosa se le cose andassero veramente così, invece la vita riserva un sacco di sorprese, ed una delle più brutte sorprese possibili per un bullo è quella di incontrare “Quello del formaggio”. Il bullo su due ruote si aggira spavaldo per le solite strade, sfreccia veloce, s'infila fra le auto, sfiora le altre moto; il bullo su due ruote è un personaggio incredibile, gli basta salire in sella alla sua belva motorizzata e si trasforma, si sente unico, forte, invincibile; correndo rapidissimo sull’asfalto non teme nessuno, sa di essere un maestro nel condurre la sua moto, sa di possedere l’ultimo potentissimo e innovativo modello di supersportiva, sa di aver montato i pneumatici migliori, di aver sostituito lo scarico con il più performante in assoluto, è certo al cento per cento che mai nessuno lo potrà impensierire per ciò che riguarda la guida su strada della sua velocissima moto. Ed è vero, è tutto vero, lui davanti al suo piccolo cupolino è come se avesse un mirino, un piccolo cerchietto con una croce al centro ed ogni volta che lungo la sua strada, un’altra moto è inquadrata, il bullo su due ruote scatta; come un ghepardo che insegue la gazzella, così lui furtivo si avvicina, studia la preda, ne valuta la forza, la velocità, l’abilità ed il coraggio, ma si nasconde all’inizio, non si rivela, arriva sotto sotto alla preda e quando questa non ha più scampo, allora esplode in tutta la sua potenza. E’ uno spettacolo poter osservare il bullo su due ruote all’opera, anche se incontra una moto come la sua, un abile pilota, anche se conoscono entrambi la strada e sono velocissimi, lui non teme confronti, parte al massimo della concentrazione e subito tasta il terreno, insegue, pressa, si incolla alla ruota posteriore, piega come un matto lungo le curve più veloci e intanto con un occhio osserva il nemico, ne studia i limiti, le possibilità, poi quando chiaro è ormai il quadro nella sua mente, quando dopo poco si è già accorto del piccolo punto debole dell’avversario, allora non attende più, allora colpisce. E’ una staccata o un’uscita di curva anticipata, può avvenire all’interno o all’esterno, ma il colpo è implacabile, avviene senza possibilità di replica, appare chiaro immediatamente chiaro che fra i due c’è una gran differenza nella padronanza del mezzo, nella capacità di guida e di controllo, nel coraggio e nell’audacia; il bullo su due ruote ha colpito ancora, ha umiliato, è passato davanti appena lo ha voluto ed ora parte, si lancia ancora più veloce per provocare l’altro, per vedere se l’ha veramente colpito a fondo o se per caso invece possiede ancora qualche cartuccia da sparare, ma difficilmente il bullo si farà raggiungere, se non volutamente quando scopre un degno avversario e vuol prolungargli l’agonia, vuole illuderlo ancora un po’ per poi umiliarlo di nuovo e sparire definitivamente alla sua vista con una spietata tirata al di sopra dei limiti dell’altro. Questo stato d’animo da belva predatrice è grande fonte di gioia per il bullo su due ruote, ogni vittima, ogni preda divorata lungo la strada provoca un immenso piacere, più sono veloci le moto, più sono abili i piloti, maggiore è la goduria, la soddisfazione. Quando arriva quel fatidico giorno però, la musica cambia; di solito “Quello del formaggio” è tutt’altro che uno sprovveduto, un pivello, un giovane talento emergente dotato di pura classe; non che non esistano questi elementi, ma sono molto rari, più frequentemente egli è invece un vecchio marpione, un personaggio dal passato pistaiolo, un uomo non più giovanissimo ma dalla grande esperienza, pilota che un tempo correva agonisticamente, che ha affinato la sua tecnica di guida, ha abbandonato inutili scene, movenze, sfoggi di abbigliamento particolarmente vistoso ed aggressivo, la sua guida non è appariscente, aggressiva, pressante, si muove veloce per la strada assaporando il profondo gusto offertogli dalla sua moto che non sarà quasi mai l’ultimo modello, più spesso è il penultimo, più collaudato, più conosciuto, più sicuro ed efficiente, assettato ormai da tempo nel migliore dei modi, dall’aspetto non eccessivamente e maniacalmente curato, magari invece dotato di un’elaborazione ad altri negata, di qualche particolare racing fornito dalla casa ufficiale ai soli amici, ai soli vecchi o nuovi collaboratori. Quello del formaggio è veloce, velocissimo, ma non sfodera gli artigli sulla strada, non si rivela, appare infatti nel mirino del bullo su due ruote come uno dei tanti, dei tantissimi che lui come al solito inquadra per abbattere. L’approccio è sempre lo stesso: rapidissimo piombare alle spalle, pressione sulla ruota posteriore con percorrenza delle prime curve viaggiando incollato ad osservare la reazione, al primo accenno di aumento del ritmo, il bullo intende lasciare che la preda si allontani un po’ per giocare come il gatto con il topo e poi riacciuffarla, ma questa volta la vittima predestinata non sembra accettare la sfida, mantiene il suo ritmo non troppo veloce e sopporta senza alcun problema la pressione da dietro, il bullo insiste, pressa ancor di più nella speranza che l’altro reagisca, aumenti il ritmo, gli offra un’occasione di maggior divertimento. Quello del formaggio non cerca la sfida, non gli interessa gareggiare su strada e continua tranquillo, allunga nei rettilinei, piega in curva come al solito, non appoggia però le ginocchia all’asfalto, non butta giù il manubrio all’assoluta ricerca del contatto fra strada e carena, lui è tranquillo e sicuro, viaggia veloce gestendo la sua moto con estrema naturalezza e facilità, ma se per caso, il bullo su due ruote, nel momento in cui stufo di non ottenere reazioni da parte di una moto sconosciuta decide di passarla e lo fa correndo dei rischi, sfiorando fin quasi a toccarla l’altra carena, obbligando addirittura il pilota rivale a correggere la traiettoria per evitare il contatto, allora quello del formaggio può perdere la pazienza. Nessuna brusca reazione, nessun gestaccio o colpo di clacson, egli lascerà passare l’incauto provocatore, lo lascerà mettersi davanti per scappar via come ogni volta, ma la storia però, adesso non si svilupperà come al solito. Ora il bullo è davanti, guida alla ricerca della prossima preda, osserva laggiù se dietro alla curva apparirà qualche altra supersportiva da mettere alla prova, si concentra
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Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Poti ntx 650 Come vi immagino !
Ecco l'idea che mi sono fatto di alcuni di voi, per gli altri datemi ancora un po' di tempo (in ordine quasi alfabetico): bluehornet71: altissimo giovanotto che si rattrappisce sulla sua troppo piccola honda, alla ricerca di rotonde milanesi ove passare il weekend in pieghe estreme.(dopo 20 giri arriva VIRtualDolphin a dargli il cambio, se girano insieme alla fine litigano perchè son entrambi convinti di essere arrivati primi). Dada e Kaa frenetiche centaure in spasmodica attesa di omologare la loro honda nel 2001, la loro passione deve rendere la vita impossibile a quel disgraziato concessionario che hanno scelto.(spero non troveremo anche loro alla rotonda). il franzm : forza della natura, dategli una bmw, e vi fà il giro del mondo, non ha bisogno di mangiare, di dormire,. . . , non gli serve nulla, caldo o freddo che sia, lui non si vestirebbe neanche, ma sarebbe oltraggio al pudore, allora si è fatto, una tuta con la pelle di un orso col quale ha vinto a braccio di ferro all'ultimo elefantstruntruppen (se si scrive così). Gaba, dev'essere simpaticissima, poi, c'ha anche una guzzi,ha solo un piccolo difetto, che ogni settimana organizza di tutto e si diverte un sacco facendo venire l'ulcera a chi lavora il sab.dom.. icaro : beh icaro è l'equilibrio fatto a persona, così equilibrato, ma così equilibrato che la sua K75 in curva non ne vuol sapere di piegarsi, neanche, ma neanche . . .lui allora sta cercando dei pneumatici con il battistrada a V, ma fa fatica a trovarli. Leo : leo c'ha un'aprilia, che peggio di così non si può, chi gli ha venduto la moto gli ha detto. "c'è qualcosina da mettere a posto" lui deve ancora trovare qualcosina che vada bene. CardaniK, è colui che mette a posto la moto di Leo, ed è talmente stufo che dice cavolate in giro sperando che Leo perda fiducia e lo lasci in pace, ma niente da fare. lumachina : nonostante il nomignolo ispiri sentimenti di protezione, credo non ne abbia bisogno, anzi, mi sà che se lo prendo troppo in giro. . .ciao lumachina, tutto bene oggi? Poti : povero poti, chiuso in quel negozzietto a vendere maschere e fare fotografie, si è talmente incasinato con queste maschere che ha perso la sua personalità, oggi si sveglia e crede di essere pierrot, domani arlecchino, non ha pace quel ragazzo, non ha proprio pace. zibizio di zibizio ho capito che è il padrone, di cosa non sò, ma lui è il padrone, forse di una birreria !
Chi mi è sfuggito oggi cadrà domani. VVvv poti
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