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Iscritto: 09/11/2019 Locazione: genova
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Quando saliamo sulla nostra moto, non ci chiediamo il perché, lo facciamo perché ci piace ma il tempo scorre, il mondo cambia, cambiano le regole. Probabilmente quando mettiamo la prima e partiamo dovremmo sapere cosa vogliamo fare, cosa vogliamo vedere o cosa vogliamo provare. Lasciamo da parte chi la moto la usa saltuariamente ... ma chi considera la moto un modo di vivere dovrebbe pensare a guidare in modo consapevole e creativo. Usare la moto per provare emozioni, scoprire nuovi luoghi, non dare mai nulla per scontato. Come quando si fa una fotografia, pensare prima cosa si vuole dire o mostrare, con le nostre immagini e non scattare a caso. La moto come strumento creativo e non come mezzo che ci stordisce con curve pazze o accelerazioni mozzafiato. Guidare come leggere un buon libro. Non solo andare da A a B il più velocemente possibile.
Due, un Vstrom sotto il cielo dell'Andalusia viaggia solo tubeless
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Iscritto: 10/08/2009 Locazione: trento
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....beh...anche la sensazione di quando esci da una curva e dai gas in seconda/terza, con la k1200r da 170cv e senti la moto che sembra abbia il preciso scopo di scaricarti dalla sella non è male. Certo, con la Rt queste cose non le vivo più. La moto è anche adrenalina...mio parere, neh.
Una PX è per sempre
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Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
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Secondo me non è una regola, va a periodi... ci sono momenti nella vita in cui vuoi la potenza e altri in cui vuoi solo fare strada... e dirò di più, spesso non ci deve essere un motivo per prendere la moto, semplicemente sali in sella e vai finché ne hai voglia
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Devo essere sincero? Non lo so. Certo... A volte dico "lo faccio perché mi sento libero" oppure "perché cerco l'adrenalina dell'accelerazione", a volte "perché viaggio nel paesaggio invece che vederlo e basta", ma in realtà non saprei definire precisamente il perché amo ed uso la moto. Lo faccio perché mi diverto e mi fa stare bene, ma la motivazione del perché non saprei davvero definirla.
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 09/11/2019 Locazione: genova
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Tutto va bene, una "sparata", un giro lento, qualsiasi cosa. La moto a mio vedere è strumento di benessere, credo che l'importante sia che ogni volta che la usiamo non lo facciamo in modo "automatico". Ogni volta dovremmo guidare con un pensiero, una consapevolezza. Ovviamente ognuno a modo nostro. Io quando sono stanco di guidare la mia moto penso a venderla per comprare uno scooter da 300/350 cc. Poi la vedo e cambio idea, per ora. Ma credo che l'abitudine sia negativa, ogni volta prima di partire sarebbe bene fare un progetto per la giornata, ogni volta diverso e motivato. Anche l'età ha il suo peso.
Due, un Vstrom sotto il cielo dell'Andalusia viaggia solo tubeless
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Iscritto: 01/06/2016 Locazione: Milano
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Sono tanti i motivi per cui si va in moto, almeno quante sono le categorie di motociclisti che popolano il nostro mondo: lo smanettone stradale e quello da pista, il turista kilometrista incallito, l’avventuriero, l’endurista, il cancel... ehm customista, c’è pure il Timaxxista😂😂 Io sono molto pratico e credo che comunque tutti questi motivi abbiano a che fare con una causa fisico-chimica comune alla base: l’endorfina che viene rilasciata e che regala una sensazione di piacere da ricercare sempre più spesso in futuro.
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Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
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Negli ultimi anni ho usato molto la moto, anche 20.000 km l'anno. Viaggio da solo, insieme ad altri, in coppia. Giri di un giorno, altri di 3-4, altri di una settimana. Mi è capitato di girare in compagnie eterogenee: chi va troppo forte, chi troppo piano, chi ti sta attaccato al c...odino e mette ansia, chi si perde, chi si deve fermare a rifornire 30 km dopo che gli altri hanno rifornito. Per questo preferisco frequentare motociclisti conosciuti qui o in whatsapp piuttosto degli amici del paese o i parenti, che infatti se la prendono con me perché trovo sempre scuse. Viaggiare in coppia può essere molto divertente, ma solo se trovi la passeggera giusta, e per fortuna mi è capitato. Certi giorni in estate, finito il lavoro, prendo la moto e salgo in collina, torno al buio dopo cena: queste sono situazioni in cui ti godi la moto pienamente, siamo io e lei in sintonia, posso andare piano e godere il paesaggio, poi quando ho voglia -spesso- aumento il ritmo, senza essere condizionato da nessuno. Sono momenti in cui penso che non mi manca niente per essere felice: questo è il motivo per cui vorrò sempre vedere almeno una moto in garage. Momenti simili li vivo anche quando sono in montagna il mattino presto alla partenza di una pista da sci deserta, con tutte le tracce dei cingoli, ma questo è un discorso da fare in altra sede. 🥂🥂 chi è senza peccato...
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Iscritto: 09/09/2020 Locazione: Catania
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Originariamente inviato da RstromQuando saliamo sulla nostra moto, non ci chiediamo il perché, lo facciamo perché ci piace ma il tempo scorre, il mondo cambia, cambiano le regole. Probabilmente quando mettiamo la prima e partiamo dovremmo sapere cosa vogliamo fare, cosa vogliamo vedere o cosa vogliamo provare. Lasciamo da parte chi la moto la usa saltuariamente ... ma chi considera la moto un modo di vivere dovrebbe pensare a guidare in modo consapevole e creativo. Usare la moto per provare emozioni, scoprire nuovi luoghi, non dare mai nulla per scontato. Come quando si fa una fotografia, pensare prima cosa si vuole dire o mostrare, con le nostre immagini e non scattare a caso. La moto come strumento creativo e non come mezzo che ci stordisce con curve pazze o accelerazioni mozzafiato. Guidare come leggere un buon libro. Non solo andare da A a B il più velocemente possibile. per quanto mi riguarda l'ho capito: ho la crisi di mezza età e così a 50 anni sono tolto lo sfizio. E poi? vedremo; per ora vado, a mente leggera e senza velleità di sorta.
La vita è quello che ci metti dentro
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