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mi spiace ma l'articolo della testata del forum è parziale ed impreciso https://www.motociclismo.it/patente-novita-esami-corsi-autoscuola-81088sembra una facilitazione, invece l'unico scopo è non disturbare il personale esaminante della motorizzazione cioè saranno le scuole guida a giudicare. Dietro pagamento ovviamente. ed in ogni caso ci sarebbe un paradosso perchè sarà possibile passare dalla A1 presa a 16anni direttamente alla A3 con 24 anni compiuti. Ma la A1 è una patente che un maggiorenne si ritrova automaticamente compresa nella B. Ma a quanto pare la B non vale per avere A2 , o A3, anche se tantissima gente con quella usa un 125 tutti i giorni la lustri. Mentre tanti che hanno fatto la A1 in attesa di fare la B e che non salgono in sella da allora si trovano una facilitazione regalata. solito casino all'italiana fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 01/12/2022
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Originariamente inviato da nicola66mi spiace ma l'articolo della testata del forum è parziale ed impreciso https://www.motociclismo.it/patente-novita-esami-corsi-autoscuola-81088
sembra una facilitazione, invece l'unico scopo è non disturbare il personale esaminante della motorizzazione cioè saranno le scuole guida a giudicare. Dietro pagamento ovviamente.
ed in ogni caso ci sarebbe un paradosso perchè sarà possibile passare dalla A1 presa a 16anni direttamente alla A3 con 24 anni compiuti. Ma la A1 è una patente che un maggiorenne si ritrova automaticamente compresa nella B. Ma a quanto pare la B non vale per avere A2 , o A3, anche se tantissima gente con quella usa un 125 tutti i giorni la lustri. Mentre tanti che hanno fatto la A1 in attesa di fare la B e che non salgono in sella da allora si trovano una facilitazione regalata.
solito casino all'italiana cmq ad oggi il ministero non ha ancora redatto il regolamento per mettere in pratica la legge. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Sono molto indaffarati al MIT, ora poi con il ponte.... ![](https://pbs.twimg.com/media/Fw0hjBVaEAIeSXs?format=jpg&name=small)
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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più che altro vorrei capire cosa si può insegnare con un corso di nozioni di teoria di 7 ore ad uno che abbia già la patente A2 e che non sappia già. la teoria per la B/A1/A2/A3 è la stessa per cui cosa c'è da aggiungere?
Ma anche fare la prova pratica con la moto + grande lascia il tempo che trova, perchè quella no-limits potrebbe essere + facile ed intuitiva della depo che il candidato sta usando da anni. D'altronde non si capisce perchè per un neopatentato/auto il passaggio dalla panda alla porsche è automatico dopo un anno, mentre dalla royal enfield alla H&D 1.8 no.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Abbiamo qualcuno al Ministero che può darci qualche anticipazione? Chiedo per un amico.
Veterano
BMW R1200R
Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Originariamente inviato da nicola66.. D'altronde non si capisce perchè per un neopatentato/auto il passaggio dalla panda alla porsche è automatico dopo un anno, mentre dalla royal enfield alla H&D 1.8 no. penso per il "principio" del fatto che la moto viaggia su due ruote e senza alcuna struttura di protezione attiva/passiva, ritengo che passare da una CBR500R (48cv) ad una CBR1000RR (215cv) in termini di sicurezza sia più ad alto rischio, tanto per fare un esempio, la Porsche ha comunque una cellula strutturale di protezione, airbag in ogni dove e le cinture che t'incollano al sedile, è tutta un'altra cosa ... poi sappiamo tutti che nella pratica quel esame serve a niente, servirebbe il modello giapponese, sempre se è ancora in vigore.
... c'è gente per tutto...
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Originariamente inviato da lumachinaAbbiamo qualcuno al Ministero che può darci qualche anticipazione? Chiedo per un amico. Come sempre arriva la citazione.. Puoi dire al tuo amico che quel qualcuno al Ministero, non è ancora rientrato Come già spiegato più volte, vorrei precisare anche questo spiegato più volte Che lavorare al MiT non significa sapere delle decisioni ministeriali, in materia Di decreti, leggi etc.etc...per volontà dello scrivente. Scusa poi, non è che se la CGIL vuole rifare i contratti, o altre cose tu che ci lavori Ci puoi dare delle dritte no? Vedremo quanto dura sta' storia.... aspetto la prossima.... tanto cor rancore che ciao Sai quanto vai avanti beato che Nun Ciai un[beep] da pensa' Chiedo scusa a tutti gli utenti per i continui battibecchi/ chiarimenti che tutte le volte Devo fare è che esulano dagli argomenti motociclistici, ma non dipende da me... Tanto conoscendolo risponderà con un'altra provocazione.... sicuro...si accettano scommesse
" Quanno se scherza bisogna esse seri ".[i] A.Sordi
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Originariamente inviato da andrea.matteo ritengo che passare da una CBR500R (48cv) ad una CBR1000RR (215cv) in termini di sicurezza sia più ad alto rischio, tanto per fare un esempio
solo che l'esame di pratica dalla A2 alla A3 è lo stesso che hai fatto per prendere la A2. non è che ti facciano fare il percorso di 20kmh + veloce. oltretutto quello che fa il passaggio che hai citato mica si presenta con la CBR1000rr a fare l'esame, ma con la SV650 in prestito. per cui comincio a provare solidarietà per quelli che avendo già solo la B magari girano con lo scooter 250 senza la A2 perchè la normativa attuale è una cag.ata pazzesca, scaricata da dei burocrati dementi fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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non solo, chi come me a 16 anni conseguì la patente A entro il 1985 può guidare qualsiasi moto in Italia ed estero, e il bello è che ai tempi c'era solo l'esame teorico ....
poi siamo d'accordo che l'attuale normativa sulle patenti è una cag.ta, tranne una: la patente per i quattordicenni, noi andavamo in strada senza neanche sapere cos'era il CdS, ma la più grande idiozia di tutta la storia del nostro CdS rimane il monopattino sulle strade,
per curiosità mi piacerebbe sapere se in Jap è ancora in vigore la normativa che lessi tanti anni fa sulla nota rivista di settore ...
... c'è gente per tutto...
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Originariamente inviato da andrea.matteo tranne una: la patente per i quattordicenni, noi andavamo in strada senza neanche sapere cos'era il CdS, ma la più grande idiozia di tutta la storia del nostro CdS rimane il monopattino sulle strade,
però il monopattino in strada (può girare solo in ambito urbano dove il limite è max 50kmh) non lo vedo diverso dalla bici a pedalata assistita che invece può andare anche in extraurbano. dopo è vero che rimane un veicolo troppo "stealth" ed imprevedibile nel panorama viabilistico. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 04/06/2012
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Sai quanti monopattini continuo a vedere in extraurbana? Senza parlare di quei rari casi in tangenziale o peggio in autostrada e che fanno notizia!
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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li vedi perchè nessuno controlla. io li vedo sui marciapiedi in centro dove non possono circolare, con i vigili che quando li notano si girano dall'altra parte per non avere la scocciatura di aprire un contenzioso faccia a faccia.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da AisCafais No guarda stavolta sarò diretto perchè ho capito che sei pieno di rancore e non ho voglia alimentarlo ulteriormente, avrai i tuoi motivi, avrai i tuoi problemi, a me non interessa, quindi da oggi in poi passo in modalità ignora utente
Buona strada
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da nicola66Originariamente inviato da andrea.matteo tranne una: la patente per i quattordicenni, noi andavamo in strada senza neanche sapere cos'era il CdS, ma la più grande idiozia di tutta la storia del nostro CdS rimane il monopattino sulle strade,
però il monopattino in strada (può girare solo in ambito urbano dove il limite è max 50kmh) non lo vedo diverso dalla bici a pedalata assistita che invece può andare anche in extraurbano. dopo è vero che rimane un veicolo troppo "stealth" ed imprevedibile nel panorama viabilistico. A Roma mi sembra di ricordare che il limite massimo per i monopattini elettrici è di 25km/h che diventano 6km/h nelle aree pedonali. La Capitale è una giungla, come potete immaginare, nessuno rispetta le regole perchè di fatto è impossibile controllarli tutti, se ne è accorta prima di noi l'amministrazione di Parigi che dopo un referendum rivolto ai cittadini li ha messi al bando dal prossimo anno. E non se ne pensa più!!!
Veterano BMW R1200R Motociclista e orgogliosamente BOOMERS
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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in tutta italia, non solo a Roma. in ogni caso chi ha deciso che andare a 25kmh con quel coso in mezzo alle auto fosse una cosa logica, non ha capito bene cosa può causare.
fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 23/06/2000 Locazione: Roma
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Qualche tempo fa per evitare uno di quei "cosi" condotti generalmente da celebrolesi che sfrecciava contromano per miracolo non sono caduto(in moto)
Se cadevo con chi me la pigliavo? Chi pagava?
Mi dovevo appellare al Fondo Vittime della Strada e pregare per avere un risarcimento.
Capite la pericolosità di questa situazione?!
Veterano
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Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
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Originariamente inviato da nicola66 però il monopattino in strada (può girare solo in ambito urbano dove il limite è max 50kmh) non lo vedo diverso dalla bici a pedalata assistita che invece può andare anche in extraurbano. [/size]
Nella girata in moto si sabato mi sono accorto di questa nuova piaga stradale: le bici "fasulle". Le strade di collina fino pochissimi anni fa erano ad uso solo di ciclisti con la C maiuscola, quindi gente piuttosto sgamata nella guida. Con questo ponte e le ferie di molti tedeschi, le strade anche più impervie si sono riempite di allegre comitive di ultra settantenni ciccioni e bolsi che si arrampicano in vetta alle strade un tempo a loro precluse, porprio grazie a queste bici con il motore. Avrò incrociato almeno una ventina di gruppi in tre ore di girata. E mentre prima anche le auto riuscivano a fare sorpassi rapidi perché in salita anche i migliori comunque si piantavano, adesso si superano con difficoltà perché questi motorini elettrici hanno comunque un notevole spunto. E quindi si creano anche delle file dietro alle carovane di "finti" ciclisti. Insomma la strada è sempre peggio Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
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Iscritto: 13/01/2005 Locazione: MN
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![](https://www.quizpatenteonline.it/images/teoria-patente/obbligo-2/segnale-percorso-unico-pedonale-e-ciclabile-fine-del.jpg) Per percorso ciclopedonale si intende un itinerario pedonale in cui è consentito il passaggio delle biciclette. In pratica una pista ciclopedonale è un luogo che nasce per i pedoni in cui però è consentito il transito delle biciclette. Attenzione: il ciclista è subordinato al diritto del pedone quindi potrebbe essere costretto a scendere dal mezzo nel caso in cui dovesse arrecare intralcio al passaggio del pedone. Nella fattispecie “la circolazione del velocipede sarebbe oggettiva fonte di rischio per il pedone” (articolo 182 comma 4 del D.M. 30/04/1992 n°285). Su una strada ciclopedonale, aperta cioè non solo a bici ma anche a pedoni, il limite di velocità (bici) è fissato a 10 km/h che diventano solo 6 km/h nelle aree a esclusiva circolazione pedonale(sono le velocità massime per un velocipede, stabilite dalla circolare ministeriale del 31 marzo 1993, n.432 comma 3.7) “Nel caso in cui la circolazione ciclistica sia consentita in promiscuo con i pedoni -su strade pedonali e su marciapiedi-, i ciclisti debbono procedere ad una velocità tale da eccitare situazioni di pericolo (velocità generalmente non superiore a 10 km/h)”. fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
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Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
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Originariamente inviato da nicola66.... Su una strada ciclopedonale, aperta cioè non solo a bici ma anche a pedoni, il limite di velocità (bici) è fissato a 10 km/h.... a parte la boiata di prevedere un limite di velocità per una bici che non ha l'obbligo del tachimetro, personalmente considero questi mille&mille articoli del CdS anche la scusa per pagare ricche fatture alle cento¢o¢o consulenze, di cui 4 su 5 marginali se non inutili ... in un centro urbano il pedone ha sempre ragione, se ci scappa il morto dipende tutto dai parenti se sono disposti ad arrivare fino alla Cassazione, ho letto diverse articoli su sentenze al riguardo e l'idea che mi son fatto è sostanzialmente semplice, per la Cassazione il CdS conta fino ad un certo punto, in un centro urbano devono convivere mezzi e pedoni ma il soggetto sempre vulnerabile è il pedone, quindi è il guidatore del mezzo che deve adottare tutte le precauzioni per evitare e prevenire collisioni col pedone, ho letto solo un caso dove la cassazione ha dato ragione all'automobilista, il pedone per attraversare una strada a doppia corsia ha scavalcato la recinzione che era presente per tutto il tratto di quella strada nella periferia di Torino questa è l'idea che mi son fatto ...
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