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sagyttar
Inviato: mercoledì 26 agosto 2009 07:53:29



Iscritto: 07/09/2007
Locazione: MN
Voi, che avete abbastanza esperienza in pista.....
Volevo chiedervi la seguente informazione mettendo in luce così la mia cosmica ignoranza Angel

Come funzionano gli eventuali sinistri in pista fra due moto? Rispondono le assicurazioni come sulle strade pubbliche o no?

E se si è tesserati FMI esiste una assicurazione che copre gli infortuni in pista del conducente?

Non parlo per me, che fortunatamente ho sempre riportato a casa sia la moto che la pellaccia integri, ma visti gli ultimi botti mi è venuto questo dubbio.

Aloha
Lorenzo

Memento Audere Semper
reka
Inviato: mercoledì 26 agosto 2009 08:13:06



Iscritto: 18/10/2002
Locazione: MB
la RC comprende anche l'utilizzo in pista al di fuori delle competizioni e relative prove... almeno così dicono la maggior parte dei contratti.
però non lo fa nessuno.
il problema è stabilire le colpe di solito.

firmato il reka
Wormbike
Inviato: mercoledì 26 agosto 2009 11:05:08



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
L'assicurazione RCA non copre i danni causati in pista. Ovviamente, l'utlizzo del veicolo in questi frangenti è al di fuori delle regole del codice della strada, checchè ne dicano i contratti (come giustamente fa notare reka, l'estensione della RCA prevede la copertura per la circolazione in aree private, ma la valutazione delle responsabilità è quella regolamentata dalla circolazione su strada pubblica).

La FMI offre, per i tesserati, la Licenza Promosport Training Velocità, dal costo di € 120,00, alla quale è allegabile una specifica copertura che comprende polizza RCA ed Infortuni, tramite l'INA Assitalia.

http://www.federmoto.it/home/fmi-servizi/polizza-infortuni-rc-.aspx

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
sagyttar
Inviato: mercoledì 26 agosto 2009 11:26:48



Iscritto: 07/09/2007
Locazione: MN
Originariamente inviato da Wormbike
L'assicurazione RCA non copre i danni causati in pista. Ovviamente, l'utlizzo del veicolo in questi frangenti è al di fuori delle regole del codice della strada, checchè ne dicano i contratti (come giustamente fa notare reka, l'estensione della RCA prevede la copertura per la circolazione in aree private, ma la valutazione delle responsabilità è quella regolamentata dalla circolazione su strada pubblica).

La FMI offre, per i tesserati, la Licenza Promosport Training Velocità, dal costo di € 120,00, alla quale è allegabile una specifica copertura che comprende polizza RCA ed Infortuni, tramite l'INA Assitalia.
http://www.federmoto.it/home/fmi-servizi/polizza-infortuni-rc-.aspx


Avevo appunto letto questa cosa, ma mi sembra di aver capito che per avere la licenza Promosport Training (120 Euro) bisogna prima fare la tessera FMI (altri 50 Euro) e nel testo non è specificato se tale assicurazione è compresa nel prezzo della licenza o se bisogna pagarla a parte e quanto costi

Memento Audere Semper
Wormbike
Inviato: mercoledì 26 agosto 2009 13:18:29



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
E' compresa nel prezzo della Licenza.
Si può fare direttamente in pista, possedendo la tessera FIM e portando la documentazione richiesta.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
pigsurfnero
Inviato: martedì 1 settembre 2009 12:55:38



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da reka
la RC comprende anche l'utilizzo in pista al di fuori delle competizioni e relative prove... almeno così dicono la maggior parte dei contratti.
però non lo fa nessuno.
il problema è stabilire le colpe di solito.


Mi spieghi in che termini "non lo fa nessuno" ? Io ho anche chiamato la compagnia di assicurazione e ho chiesto espressamente a loro se Vi fosse copertura e mi hanno risposto di si. Allora mi chiedo ! Quali obiezioni possono avanzare in caso di sinistro?

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

nicola66
Inviato: martedì 1 settembre 2009 15:05:03



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
deve essere bello stabilire torti e ragioni in un ambiente dove non vale il C.d.S.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
pigsurfnero
Inviato: martedì 1 settembre 2009 15:19:40



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da nicola66
deve essere bello stabilire torti e ragioni in un ambiente dove non vale il C.d.S.


Questo è un'altro tipo di problema.

Metti il caso in cui ci sia la testimonianza di un commissario o l'ammissione di colpa di un pilota di fronte a testimoni. Metti il caso che travolgi un pilota e la sua famiglia intenti una causa di risarcimento. In tal caso se la compagnia si esime dalle proprie responsabilità contrattuali non hai più la sua assistenza legale. Potresti trovarti sei nella [beep]. Il problema non è tanto stabilire i torti e le ragioni ma più che altro è di avere le spalle coperte da strutture legali potenti in modo da far fronte ad eventuali pretese.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

nicola66
Inviato: martedì 1 settembre 2009 15:35:31



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
si ma mi devi spiegare cosa vuol dire travolgere un altro pilota in un contesto dove non valgono: distanze di sicurezza, precedenze, limiti di velocità, traiettorie da tenere.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
sagyttar
Inviato: martedì 1 settembre 2009 15:41:29



Iscritto: 07/09/2007
Locazione: MN
Originariamente inviato da nicola66
deve essere bello stabilire torti e ragioni in un ambiente dove non vale il C.d.S.


Dentro le piste in effetti non si applica il codice della strada, ma esistono delle norme (mi piacerebbe scoprire se sono anche scritte oltre che per sentito dire...):
una di queste per esempio recita che chi è davanti ha il diritto di traiettoria e quindi chi viene da dietro deve regolare la propria velocità e traiettoria tenendo presente chi sta davanti.
un po' come nelle piste da sci, tanto per intendersi.

Il dubbio mi è venuto perchè ho notato che se uno dietro di me sbaglia la frenata, cade e quindi parte per la tangente (alla sua traiettoria) inevitabilmente potrebbe centrarmi durante l'incrocio delle due traiettorie e quindi danneggiarmi senza alcuna mia responsabilità.

E' bene notare che nelle piste, durante tutti i turni di prove libere, sia di auto, che di moto, siano esse da competizione o da strada, vi sono sempre presenti sia i commissari (che possono fungere quindi anche da testimoni di eventuali incidenti) che le ambulanze con relativo personale medico e paramedico.

In pista le regole esistono, eccome, però avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire dove stanno scritte.

Memento Audere Semper
pigsurfnero
Inviato: martedì 1 settembre 2009 16:08:25



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da nicola66
si ma mi devi spiegare cosa vuol dire travolgere un altro pilota in un contesto dove non valgono: distanze di sicurezza, precedenze, limiti di velocità, traiettorie da tenere.


La pista non è un luogo senza regole. Il regolamento di pista punisce ad esempio con la bandiera nera il comportamento "troppo esuberante" o giudiucato tale dal commissario di turno. Se tranci la mano di un famoso e ricco pianista figlio di avvocati ed amico di un commissario con 3 testimoni che decide di toglierti le mutande ? Il problema c'è se recevi una richiesta di risarcimento e non hai alle spalle l'ufficio legale di una compagnia che ti copre. Io per questo ho richiesto chiarimenti. Non voglio discutere sul percorso del fumo della pipa ma sulle basi tecnico legali della faccenda. Chi è il garante dei danni a terzi?

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

pigsurfnero
Inviato: martedì 1 settembre 2009 16:14:05



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da sagyttar
In pista le regole esistono, eccome, però avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire dove stanno scritte.[/size][/i]


Al sagittario ad esempio sono stritte sul un grande talbellone all'ingresso della pista. Un giorno una ragazza è tornata indietro contromano sulla pista per avvertire di un incidente. Si sono tutti scandalizzati e la signorina è stata abbondantemente rimproverata. La cosa non ha avuto conseguenze ma se avesse provocato danni a terzi ? Ci sarebbero stati gli estremi per intentare una causa di risarcimento ? Con commissari e testimoni al seguito ?

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

pigsurfnero
Inviato: martedì 1 settembre 2009 16:43:32



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da pigsurfnero
[size=4][quote=sagyttar] In pista le regole esistono, eccome, però avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti a capire dove stanno scritte.


a Vallelunga stano sritte sul sito e nella dichiarazione di scarico di responsabilità che firma il pilota sono menzionate.

Questo è il regolamento di Vallelunga: (io non credevo che non si potesse andare contromano Angel )


Fonte sito Vallelunga REGOLAMENTO GENERALE PROVE LIBERE MOTO 2009
Oggetto
1. Oggetto della presente è la regolamentazione del diritto di utilizzo, in via non esclusiva dell’Autodromo di
Vallelunga per:
a. Prove Libere a Giornate a Turni
· Turni da 25’
· Turni divisi tra Amatori e Piloti
b. Prove Libere a Giornata Intera
· Un tempo massimo di 8 ore, con le limitazioni stabilite dal successivo art. 8
· Giornata Intera riservata solo ad Amatori o riservata solo ai Piloti
Requisiti
2. Tutti i partecipanti dovranno aver compiuto la maggiore età alla data delle prove.
3. I partecipanti devono essere in possesso di patente di guida o licenza di conduttore FMI o FIM da esibire ogni
volta che si intende partecipare alle prove libere.
4. I partecipanti hanno l’obbligo di entrare in pista indossando il casco omologato, tuta in pelle, guanti e stivali
per utilizzo sportivo da pista.
5. Il motoveicolo deve essere perfettamente idoneo alla prova che si intende effettuare.
Regole generali
6. Il numero di moto ammesse contemporaneamente in pista è 50.
7. Le prove sono organizzate a Turni da 25’ o a Giornata Intera.
8. Nell’ambito delle prove organizzate a giornata intera, al raggiungimento del numero massimo consentito di
moto in pista , gli altri partecipanti dovranno incolonnarsi all’ingresso in pista in attesa di poter accedere ogni
qualvolta esca un partecipante dalla stessa, pertanto si rende noto che è possibile dover attendere all’ingresso
pista prima di poter accedere al circuito. Qualora i tempi di attesa all’ingresso della pista siano troppo elevati,
ACI Vallelunga S.p.a., a proprio insindacabile giudizio, può fermare le prove in corso per permettere una
eventuale turnazione dei partecipanti. Possono partecipare nelle giornate amatoriali esclusivamente persone in
possesso di Patente di Guida e nelle giornate riservate ai piloti esclusivamente persone in possesso di licenza FIM
o FMI.
Corrispettivo – Legittimazione
9. A titolo di corrispettivo del diritto di cui al precedente articolo 1., il partecipante versa in favore di ACI
Vallelunga S.p.a.:
a. Prove Libere Moto a turni:
a1. € 50,00 turno da 25’ (acquistato telefonicamente in prevendita)
a2. € 58,00 turno da 25’ (acquistato telefonicamente in prevendita consente in caso di mancato utilizzo
del turno di usufruire di un buono o rimborso pari a € 25,00)
a3. € 56,00 turno da 25’
b. Prove Libere Moto Giornata Intera:
b1. € 230,00 costo giornata intera (acquistato telefonicamente in prevendita)
b2. € 270,00 costo giornata intera (acquistato telefonicamente in prevendita consente in caso di mancato
utilizzo della giornata di usufruire di un buono o rimborso pari a € 135,00)
b3. € 250,00 costo giornata intera
c. Il partecipante che abbia versato il corrispettivo come sopra quantificato ha diritto di utilizzare la pista,
secondo quanto sopra stabilito, previo ritiro del tagliando ingresso pista per le giornate a turni o il
tagliando adesivo per le giornate intere, entrambi strettamente personali e incedibili. Per quanto riguarda
le giornate intere, il tagliando adesivo dovrà essere applicato dal partecipante stesso prima dell’ingresso in
pista sul motoveicolo da lui dichiarato nell’esonero e che utilizzerà per le prove. Al controllo ingresso pista
un incaricato di ACI Vallelunga S.p.A. applicherà un sigillo identificativo numerico nella cerniera della tuta
del partecipante e segnerà sul tagliando adesivo che dovrà già essere applicato sulla moto il numero
identificativo del sigillo. Qualora per qualunque motivo il tagliando adesivo applicato sulla moto o il sigillo
applicato nella cerniera della tuta vengano rimossi, decade ogni diritto di prendere parte alla giornata di
prove e di utilizzare la pista dell’Autodromo e nessun rimborso sarà riconosciuto al partecipante.
10. Qualora, per qualsivoglia motivo non venga ritirato il tagliando ingresso pista, per la sola ipotesi prevista dal
precedente articolo 9 lettera a2/.b2., il partecipante ha diritto:
· Ad un buono da utilizzare entro il 31/12/2009
· Ad un rimborso, mediante bonifico bancario entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta di rimborso,
da presentare entro e non oltre il 31/12/2009 completa di tutti gli estremi per effettuare il bonifico
bancario.Resta inteso che in caso di mancato esercizio dei diritti di cui al precedente articolo 9, lettere
a1,a3, b1, b3, il partecipante non ha diritto alla restituzione del corrispettivo versato.
Divieti
11. Sono vietate gare di velocità e scommesse di ogni tipo.
12. È assolutamente vietato fermarsi sulla pista, scendere dal motoveicolo e camminare sulla pista.
13. Il senso di marcia è quello orario; è tassativamente vietato invertire la direzione di marcia.
14. È tassativamente vietato l’utilizzo di telecamere on-board.
15. È severamente vietato entrare in pista con biciclette, motorini, etc., durante la pausa pranzo e comunque in
qualsiasi altro momento della giornata. È altresì vietato l’accesso in Pista alle persone al seguito del
motoveicolo, oltre a quelle eventualmente trasportate ed espressamente autorizzate.
16. È severamente vietato lasciare nei box e nel paddock materiale vario, come gomme, batterie, lattine, etc.,
restando in ogni caso esclusa ogni responsabilità connessa e/o conseguente di ACI Vallelunga S.p.a. al
riguardo.
17. È tassativamente vietato provare i motoveicoli e/o effettuare qualsiasi genere di acrobazia nel paddock, nei
box e nella corsia dei box, restando inteso che nei box e nella corsia dei box è obbligatorio tenere una
velocità moderata e che nel paddock sono in vigore le norme di comportamento di cui agli artt. 140/193 del
Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (c.d. “Codice della Strada”).
18. In pista è severamente vietato effettuare qualsiasi genere di acrobazia con il proprio motoveicolo che possa
creare pericolo per se stessi e per gli altri partecipanti alle prove. I trasgressori saranno immediatamente invitati
al rientro ai box e successivamente potrà essere loro interdetta la partecipazione a turni successivi e, più in
generale, l’utilizzo della pista dell’autodromo.
19. È tassativamente vietato acquistare da terzi i tagliandi per effettuare la prova, senza il preventivo controllo ed
autorizzazione di ACI Vallelunga S.p.a. In caso di inosservanza di questa norma, se non si ottenesse
l’autorizzazione per effettuare la prova, nessun rimborso è dovuto.
Obblighi
20. Il sottoscritto si impegna fin d’ora a comunicare ogni cambio relativo ai dati personali (cambio di residenza,
numeri di telefono, ecc…), rinnovo patente o licenza, cambio di motoveicolo (marca e modello), prima di
effettuare prove libere.
21. In caso di sosta forzata del motoveicolo in pista, per qualsiasi motivo, il sottoscritto è tenuto ad agevolare lo
spostamento del motoveicolo il più lontano possibile dalle traiettorie coadiuvando i commissari di percorso o,
qualora sia impossibilitato, a segnalare subito l’ostacolo.
22. Qualora un partecipante noti un ostacolo di qualsiasi natura o verifichi che le condizioni della pista non sono
idonee alla prova che sta effettuando, è tenuto ad avvertire immediatamente il più vicino addetto alla
sicurezza e soccorso, qualora questi ultimi non ricevano nessuna segnalazione, il partecipante tacitamente ne
approva il perfetto stato.
23. Ogni partecipante è tenuto a rientrare ai box a velocità ridotta e comunque non superiore a 60 km. orari,
segnalando la manovra a coloro che lo seguono.
24. Ogni partecipante è tenuto ad osservare in pista un comportamento corretto, leale e responsabile nei confronti
degli altri partecipanti.
25. Durante le prove possono essere esposte le seguenti bandiere:
BANDIERA GIALLA: pericolo, rallentare, divieto di sorpasso (incidente, ostacolo, Pista sporca, ecc.…)
BANDIERA VERDE: viene esposta ad inizio prove o dopo la bandiera gialla ad indicare che la pista è tornata
libera
BANDIERA GIALLA/ROSSA: pista scivolosa (Pioggia, olio, ecc. …).
BANDIERA ROSSA: prove sospese, i partecipanti devono andare piano e all’occorrenza fermarsi o rientrare nei
box.
BANDIERA A SCACCHI: fine prova, i partecipanti terminano il giro rientrando nei box.
Sospensione/interruzione della prova
26. A suo insindacabile giudizio, ACI Vallelunga S.p.a. può fermare o sospendere le prove in corso. In tal caso,
l’utente non avrà diritto né al rimborso del corrispettivo versato, né ad indennizzi/risarcimenti di sorta.
27. In caso di interruzione del turno di prove, il tempo non verrà recuperato e nessun rimborso sarà dovuto.
Divieto di cessione
28. Le autorizzazioni per entrare in pista per effettuare la prova possono essere utilizzate esclusivamente da chi ne
ha fatto richiesta e le ha ottenute e non sono cedibili a terzi senza l’autorizzazione di ACI Vallelunga S.p.a.
Clausole finali
29. Ogni punto del presente regolamento deve essere assolutamente sempre rispettato da coloro che abbiano
accesso, a qualsivoglia titolo, all’Impianto.
30. Qualora ACI Vallelunga S.p.a. attraverso il personale preposto rilevi l’inosservanza di una di queste norme, a
proprio insindacabile giudizio potrà fermare il trasgressore e allontanarlo, vietando anche una sua altra
eventuale partecipazione alle successive prove da lui prenotate e, in ogni caso, nessun rimborso sarà dovuto
da parte di ACI Vallelunga S.p.a.
[i]



Interessante notare la regola 24 Tanto per sottolineare quanto possa essere pesante la testimonianza di un commissario di pista.

Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

sagyttar
Inviato: martedì 1 settembre 2009 17:03:03



Iscritto: 07/09/2007
Locazione: MN
Però.... a Vallelunga niente camera on-board.... mah, che strano!



Memento Audere Semper
nicola66
Inviato: martedì 1 settembre 2009 19:29:25



Iscritto: 13/01/2005
Locazione: MN
Originariamente inviato da pigsurfnero


Interessante notare la regola 24 Tanto per sottolineare quanto possa essere pesante la testimonianza di un commissario di pista.


il 24 è interpretabile in talmente tanti modi che non credo che basti la testimonianza di un commissario ad avvalorare una qualsiasi tesi in una causa di risarcimento.

Cmq se girare in pista in sicurezza è subordinato al continuo controllo di quello che fanno gli altri per scongiurare eventuali cause legali tanto vale andare per strada, almeno li è chiaro chi ha ragione e chi no.

fare le pieghe non vuol dire fare anche le curve
Wormbike
Inviato: martedì 1 settembre 2009 23:47:57



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Quotando me stesso, quoto nicola66 e ribadisco.
L'uso in pista equivale, per le assicurazioni, alle aree private. A prescindere dai regolamenti interni, tutto ciò che non è previsto dal codice della strada non è direttamente adottabile come forma di ripartizione delle responsabilità. Ovvio che, se si va in causa, subentrano tutte le norme del codice civile relative alla responsabilità da danni, ma si gioca su di un campo molto più ampio e non delimitato dal gessetto.
Non capisco, comunque, l'incaponirsi sull'argomento. Chi vuole farsi qualche sano chilometro in pista, si faccia la licenza Promosport. Se la federazione ha avuto richieste per farla, evidentemente se ne sentiva la necessità. E, detto tra noi, è una delle poche cose buone offerte dalla federazione ai suoi associati.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
sagyttar
Inviato: mercoledì 2 settembre 2009 08:13:51



Iscritto: 07/09/2007
Locazione: MN
Originariamente inviato da Wormbike
Quotando me stesso, quoto nicola66 e ribadisco.
L'uso in pista equivale, per le assicurazioni, alle aree private. A prescindere dai regolamenti interni, tutto ciò che non è previsto dal codice della strada non è direttamente adottabile come forma di ripartizione delle responsabilità. Ovvio che, se si va in causa, subentrano tutte le norme del codice civile relative alla responsabilità da danni, ma si gioca su di un campo molto più ampio e non delimitato dal gessetto.
Non capisco, comunque, l'incaponirsi sull'argomento. Chi vuole farsi qualche sano chilometro in pista, si faccia la licenza Promosport. Se la federazione ha avuto richieste per farla, evidentemente se ne sentiva la necessità. E, detto tra noi, è una delle poche cose buone offerte dalla federazione ai suoi associati.


Quoto quanto dice Wormbike che, insieme a Pisurf, hanno cercato di chiarire qualche mio dubbio e per questo li ringrazio.
Per quel che mi riguarda il Topic potrebbe anche essere chiuso qui perchè mi ritengo soddisfatto delle risposte ricevute.
Aloha
Lorenzo

Memento Audere Semper
pigsurfnero
Inviato: mercoledì 2 settembre 2009 10:12:59



Iscritto: 19/04/2005
Locazione: Roma
Originariamente inviato da Wormbike
Quotando me stesso, quoto nicola66 e ribadisco.
L'uso in pista equivale, per le assicurazioni, alle aree private. A prescindere dai regolamenti interni, tutto ciò che non è previsto dal codice della strada non è direttamente adottabile come forma di ripartizione delle responsabilità. Ovvio che, se si va in causa, subentrano tutte le norme del codice civile relative alla responsabilità da danni, ma si gioca su di un campo molto più ampio e non delimitato dal gessetto.
Non capisco, comunque, l'incaponirsi sull'argomento. Chi vuole farsi qualche sano chilometro in pista, si faccia la licenza Promosport. Se la federazione ha avuto richieste per farla, evidentemente se ne sentiva la necessità. E, detto tra noi, è una delle poche cose buone offerte dalla federazione ai suoi associati.


Si però nel mio contratto di assicurazione RCA è prevista la copertura nelle aree private purchè non si partecipi a gare agonistiche. A questo punto non mi è chiaro cosa significhi la copertura assicurativa. Ripeto il punto non è chi ha ragione o chi ha torto (infatti Nicola secondo me nelle sue affermazioni sta fuori tema; tanto vale andare a correre per strada mi pare una cavolata visto che ci sono alberi, pali, gard rail dove ci si può facilmente stampare.). Il punto è : chi garantisce la copertura del risarcimento. Non mi pare che ci sia incaponimento (almeno non da parte mia) sto solo cercando di sviscerare un argomento che mi interessa particolarmente. Io la mia compagnia l'ho chiamata ed ho chiesto espressamente se ero coperto in pista. D'altra parte se ci ragioniamo, anche altri tipi di assicurazione avrebbero lo stesso identico problema nello stabilire torti e ragioni; però all'assicurato sta pure bene purchè se la vedano tra uffici legali (sempre nel raro caso, ma pur sempre possibile, che vi sia una richiesta di risarcimento).




Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !

Wormbike
Inviato: mercoledì 2 settembre 2009 10:46:46



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
pig, il problema è questo. Assodato che praticamente tutte le RCA prevedono la copertura su area privata (quale è la pista al pari di un parcheggio di un ipermercato), i parametri per gestire le controversie relative alla responsabilità sono quelli del C.d.S.
Ad esempio, nel parcheggio dell'ipermercato vedi riprodotte le caratteristiche della normale circolazione stradale. In quel frangente, i sinistri sono molti, ma non ci sono dubbi: precendenze, circolazione a destra e limite di velocità sono quelli previsti dal C.d.S. e segnalati dal gestore dell'ipermercato. Se parcheggi un'Hummer entrando a 140 e facendo un doppio testacoda, e così facendo rompi uno specchietto ad una 126, lo paghi.
I parametri di responsabilità, in pista, sono diversi e vanno oltre le regole del C.d.S. Di conseguenza, la responsabilità deve essere di volta in volta verificata senza l'ausilio del C.d.S. Visto che gli eventi sono sempre diversi e che le vicende hanno implicazioni di responsabilità infinite, spesso si tratta di una vera e propria "probatio diabolica"! Il buono di una copertura specifica sta lì: a prescindere dalle responsabilità, sei coperto per i danni fisici entro il massimale previsto. Non è poco...

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
Monsteromane
Inviato: martedì 8 settembre 2009 12:27:32



Iscritto: 16/09/2002
Locazione: Civitavecchia - RM
Tenete anche presente che in pista, con moto targate, salvo turni dedicati, possono girare anche moto che non sono in regola con i documenti inquanto demolite.

Il discorso dei regolamenti non ha un immediato riscontro dal punto di vista legale, e lo testimonia il fatto che sia la versione di un commissario, del tutto opinabile visto che si trova magari a diverse centinaia di metri dall'incidente, o magari non stava nemmeno guardando.

I regolamenti non sono universali, tanto è vero che nei fogli che si firmano di norma prima di entrare nei circuiti, la direzione declina ogni responsabilità per qualsiasi evento NON dipendente dal personale addetto.

Io diversi anni fa ebbi un brutto incidente al Mugello, mi toccai con la moto che mi precedeva sullo scollinamento tra le Arrabbiate, a forte velocità ed entrambi avemmo conseguenze piuttosto serie, sia dal punto di vista fisico che della moto.

Come dice giustamente Nicola, le distanze di sicurezza, come tutte le regole del codice della strada, non esistono in pista ed infatti nel nostro caso, essendo in procinto di sorpassare, ci separavano pochi centimentri. Io sostenevo che lui aveva chiuso il gas in punto in cui non me lo sare aspettato, lui allo stesso modo lo ha ammesso diversi giorni dopo, ma non potei fare niente perchè nessun regolamente vieta di stare con la gomma anteriore a 200 orari a 10 cm da quella posteriore di chi ci precede, così come niente vieta di chiudere il gas se ti viene caga prima di un curvone dove di norma si tiene spalancato. Entrambi avevamo moto per solo uso su pista, ed entrambi ci pagammo i relativi danni che fortunatamente furono meno gravi di quanto sembrassero all'inizio.

Un fattore sensibile per prevenire gli incidenti in pista è il buon senso, ma quando questi accadono, a meno di stupidaggini di soggetti particolarmente idioti che generalmente vengono segnalati dalle bandiere nere come giustamente detto dal Pig, sono pratiche molto rognose. Se poi le moto coinvolte sono moto per il solo uso sportivo allora sono eventi praticamente irrisolvibili.

TUTTI PER UNO... = TUTTI...se la matematica non è un'opinione...
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