La crisi mondiale purtroppo si comincia veramente a sentire. Anche quelli che per un anno hanno tenuto duro cominciano a crollare…anch’io sono da un mese in cassa e le prospettive non sono buone.
Di certo non pensavo che Yamaha fosse in questa situazione. Ma sarà poi solo questione di crisi o ne “approfittano” per spostare la produzione dove fa più comodo a loro?

Alla domanda in testa, rispondo, purtroppo, che non mi stupisce.



Aggiungo che le case giapponesi, quando decidono di chiudere i rubinetti, lo fanno prima di tutto fuori dal Giappone.
Chiedere a qualche abitante di Termini Imerese se questa abitudine è praticata anche nel Belpaese...

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

mi sa che è meglio non porre questa domanda se non voglio farmi riempire di mazzate...cmq si comportano meglio i giapponesi in questo...ma xkè chiudere qui ed aprire in spagna? Costi inferiori???

Cacchio, mi dispiace ragazzi, in bocca al lupo per lavoro e stipendio.

In Ducati non succede....speriamo.

La Spagna, ad oggi, attraversa una crisi superiore rispetto all'Italia. Penso che da loro, la mano d'opera costi di meno. poi ci sono anche problematiche legate al marketing. Rossi ha gia' vinto tanto e la Yamaha sta puntando forte su Lorenzo,(spagnolo), per il futuro.
Poi c'e' anche un discorso di diversificazione, (piu' diversifico, meno rischio).
Bah,....non so se alcune ragioni saranno veramente queste, ragionavo...pensavo....forse...

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Per Forza o Per Amore

in ducati non succede.... ce li fa mantenere con la cassa integrazione gli esuberi.

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firmato il reka

L'unica cosa che mi fa veramente inc.... è che c'è gente che con sta crisi ci sta marciando sopra e guadagnando veramente parecchio..

Tokyo (GIAPPONE) 29 ottobre 2009 - Lo riporta l'agenzia Giapponese Kyodo News: Yamaha Motor annuncia le dimissioni del presidente Takashi Kajikawa (nella foto), che saranno effettive a partire dal 1 novembre, quando il numero uno della Casa dei tre diapason sarà sostituito dal direttore generale Tsuneji Togami. Il motivo delle dimissioni è dovuto agli utili troppo bassi fatti registrare dalla Casa costruttrice. Kajikawa si è preso la responsabilità del cattivo andamento finanziario della società e ha accettato di retrocedere dal ruolo di presidente a quello di membro del Consiglio di amministrazione. Lo scorso agosto Yamaha aveva pubblicato le previsioni di bilancio da cui risultava che la perdita consolidata nel 2009 sarebbe balzata a 182 miliardi di Yen. Rispetto allo stesso mese del 2008 Yamaha a settembre 2009 ha perso il 27% della produzione in Giappone. Sempre considerando la produzione giapponese, nel periodo compreso fra aprile e settembre 2009, in confronto all’analogo arco temporale dello scorso anno, la Casa dei tre diapason ha perso il 36,5%. Tuttavia, Yamaha, rispetto ai dati diffusi dall’Associazione dei costruttori del Giappone è il Marchio per cui si è rilevata la flessione minore rispetto ai concorrenti. Per contrastare le forti perdite, Yamaha ha già avviato un piano di razionalizzazione delle risorse a cui è conseguita la decisione di chiudere le linee di produzione dello stabilimento di Gerno di Lesmo (Monza e Brianza) licenziando 68 dipendenti. Decisione che è stata seguita da uno sciopero di due ore che è stato fatto dai lavoratori della fabbrica brianzola ieri mattina

da motociclismo

Così è anche un modo di togliersi dall’occhio del ciclone…mica si è tolto del tutto dalla circolazione. Fa “solo” parte del consiglio di amministrazione…

q8

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Italians do it BETTER!!!

6 come un'altro fratello...
fratello di forum :d/