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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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48 ore dopo la gara, mi ritrovo ancora tra le mani i biglietti verdi dell’ingresso alle tribune. Ancora il sorriso tra le labbra. Superbike, Monza 05-11-2010. Due anni fa ci siamo salutati, dopo il nostro primo incontro a Vallelunga, promettendoci inconsciamente che quello non sarebbe stato un addio. Ed ecco che il 9 maggio, la mia Virginia mi comunica per Telefono: “Amore ho i biglietti!” Urlo di gioia, poi penso: “eccoci al nostro secondo appuntamento” Arrivi all’autodromo e la rincontri: “la Vecchia Signora” – così mi piace chiamarla – di soli 22 anni. Ti dà il benvenuto come solo lei sa fare: tute in pelle a mimetizzarsi dietro tante moto; rumori sordi che sfumano negli odori di cipolla fritta; colori accesi, contrastanti con il bianco immacolato delle carene in vetroresina e il suo solito vecchio pubblico: ragazzoni ipervitaminazzati di tutte le età, con occhi sognanti dietro le mini gonne delle standiste e le livree cangianti dei team ufficiali. E’ questo il segreto della “Vecchia Signora”: uno spettacolo in cui la semplicità e la tecnologia più avanzata vanno a braccetto, e magari vanno anche a farsi un panino con la salsiccia insieme. Così in poche centinaia di metri ti trovi: da un lato, lo stand Ducati, con musica da discoteca in grado di stordire un branco di gnù, troneggiato da uno – stralunato - Troy Baileys, circondato da mani, magliette e cappellini imploranti un autografo, e dalla parte opposta il teutonico, imponente, pulitissimo ed super organizzato stand dell’Elica: uno di fronte all’altro, come in un classico duello da buon film western d’annata. A dir la verità, anche l’inflessibile struttura germanica è finita nelle trame ammaliatrici della “Signora”, lasciandosi trascinare nel gorgo della spensieratezza: ai margini di uno stand capeggiato da soli esponenti madrelingua – non sputavano una parola di nessun altro idioma europeo – si scorgeva una fiammante S 1000 RR sopra una pedana rosso/corse. Tramite un pistone idraulico, la moto riproduceva un’impennata con un’angolazione di 45° e – ovviamente! – la sella della suddetta era disponibile a tutti, per una foto ricordo e un momento di sicura spericolatezza. In pochi minuti ho visto: padri sadici depositare su quel sellino le terga di bambini-microbo (un esemplare di due anni e mezzo per non più di 60cm di lunghezza) per poi godersi le facce di quest’ultimi - dall’emozione al panico nel giro di 30 secondi - mentre la moto puntava dritta al cielo; ragazze compite sciogliersi davanti alla, seppur simulata, potenza del bolide; innocui professionisti attempati dar sfogo a tutti i loro “motosogni” più ossessionanti e lussuriosi e dar vita a sequenze da veri stuntman. Ovviamente chi scrive non è esente da debolezze umane. E un giro “in penna” me lo sono fatto di gran gusto. Dopo esserci satollati gli animi – ci siamo diverti come ragazzini poco meno che adolescenti, io e la mia ragazza – inizia la fase difficile della giornata: la scelta dei posti. Già, perché se si ha un biglietto aperto per tutte le tribune (tranne l’Ascari) scegliere dove sistemarsi risulta compito arduo. Come bambini davanti ad un esuberante bancone gelati, io e la mia ragazza ci confrontavamo su quali gusti… ehm scusate, quali posti scegliere, pregustandone ogni sapore e pre-rimpiangendo quelli tralasciati. Alla fine abbiamo optato per la “Parabolica esterna”. La gara potreste raccontarmela voi, certi di avere più informazioni di me; le emozioni che si respirano tra le scalinate sono sempre acute e dense, amplificate, in più, dalla compartecipazione. Là sotto i bolidi sfilano sui cordoli in maniera talmente naturale da lasciarti per un attimo l’impressione di riuscire ad emulare le gesta dei piloti: una breve illusione che vale il prezzo del biglietto. Così il sibilo del quattro cilindri Honda, inseguito dal rauco rombo della Kawasaki, dà la caccia al borbottio Ducati. Davanti un suono strano, sembra riuscire a convogliare in sé l’essenza sonora di chi lo segue, in una sinfonia che lascia negli occhi il tricolore delle carene. Gara finita – in un lampo. Si torna a casa lasciandosi cullare dall’ultimo spettacolo; la sorpresa che la “vecchia Signora” non si lascia mai scappare: un lungo, interminabile serpentone di moto: ogni tipologia rappresentata da vari modelli. E così ti trovi mai invecchiate SP1, RSV1000, confuse tra classiche MV, intramontabili Tuono e 998, accanto alle futuristiche naked e supersportive moderne, a sfilarti davanti agli occhi. E’ il saluto che una “vecchia Signora” ti rivolge, mentre tu già le volti le spalle. Il suo: “arrivederci”
P.S. Ringrazio la mia ragazza Virginia che, non paga di avermi trovato i tanto agognati biglietti, ha seguito le mie adolescenziali scorribande, lasciando ad intendere di divertirsi.
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Iscritto: 30/07/2008 Locazione: La Marca TV
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Eheheh, era da un pezzo che non scrivevi! The really best outsider!!Al momento sono quì per ricordarvi che a volte non ci vedono!!!
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da bochoEheheh, era da un pezzo che non scrivevi!
Hai ragione Vecchio Amico, mi mancava l'ispirazione.
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Iscritto: 01/11/2008 Locazione: Bologna
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Sinceri complimentoni x il racconto, in effetti senza esagerare in eccessivi romanticismi anch'io penso che la Sbk sia la categoria che più concilia professionalità dei protagonisti e sincera passione degli spettatori, forse l'ultima dove riescono ancora a convivere un ambiente rilassato e il pur notevole giro di denaro che vi è dietro..speriamo rimanga tale e nn segua il triste passaggio delle 500 a motogp, che ha reso quello che in teoria è il massimo campionato (x me nn lo è) un'imitazione su 2 ruote della Formula1, dove i piloti sono divi da copertina ed il paddock 1 passerella x vip, veline e altri personaggi in cerca di riflettori che nn sanno nemmeno cosa sia 1 moto, x nn parlare dei molti tifosi con mentalità di tipo calcistico che esultano quando il pilota avversario del loro beniamino cade..
ma d'altronde i Media questo vogliono e se questa è la condizione x la notorietà, allora spero che la Sbk e come lei Stk, SS, Endurance, TT (inizia tra 2 sett) ecc rimangano snobbate dal grande pubblico e restino piccole realtà che magari nn sarà agevole scovare tra Tv satellitari in lingua straniera a notte fonda, ma che almeno mantengano il loro sapore 'ruspante' x i pochi palati fini che sanno ancora apprezzarle; x la grande massa che snobba questo come motociclismo di serie B, che continuino a saltare sul divano..
"..alcuni motociclisti sembrano dei giocatori di biliardo che, anziché ingegnarsi di spedire tra sponde le palle dove vogliono mandarle, senza affanni e col cervello, credono che il risultato lo ottieni meglio percuotendo con la stecca ogni cosa si trovi sul panno verde, e il panno stesso." copyright Zeljko
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Grande, Argo! La SBK a Monza è un'ispirazione perfetta. Buona la scelta della Parabolica. E' l'unica tribuna abbastanza grande da vedere un bel pezzo di pista. Anche la Goodyear non è male, perchè si vedono buona parte dei sorpassi, però ha un'angolazione infelice, e se non si riesce a trovare il posto nella parte più vicino al rettilineo, non si vede la staccata. Certo che l'Ascari...
Ora, attendo trepidante le foto in impennata con la BMW!
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Come da richiesta, il vostro pseudo scrittore impegnato nel confromnto con la sua musa: "/>
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Iscritto: 13/06/2008 Locazione: RC
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Forte! Però dovevano mettere un'altro sfondo. Facendo la foto laterale, pare che impenni satando il cordolo, buttandoti fuori dalla pista. Giusto per farti fare la figura del... genio.
"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
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Iscritto: 16/06/2007 Locazione: BN
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Annotata anche questa nel diario mentale delle cose da fare. Vedere la SBK a Monza con annessa impennata sulla BMW e rigorosamente con la t shirt DUCATI addosso!! Complimenti ARGO i tuoi scritti sono sempre interessanti da leggere Italians do it BETTER!!!
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Iscritto: 08/02/2001 Locazione: lodi
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Originariamente inviato da Argo1648 ore dopo la gara, mi ritrovo ancora tra le mani i biglietti verdi dell’ingresso alle tribune. Ancora il sorriso tra le labbra. P.S. Ringrazio la mia ragazza Virginia che, non paga di avermi trovato i tanto agognati biglietti, ha seguito le mie adolescenziali scorribande, lasciando ad intendere di divertirsi.
la vera realtà è questa sullo scritto che dire...emozione allo stato puro, grazie argo.... quello che so lo metto a disposizione di tutti quello che non so lo chiedo"Uno è lieto di poter servire"fazer 600 '03 "arcadia" [email protected]
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Oooooohhhhh così mi fate arrossire. Grazie.
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da Rolling-Stoner xxxAnnotata anche questa nel diario mentale delle cose da fare.
Vedere la SBK a Monza con annessa impennata sulla BMW e rigorosamente con la t shirt DUCATI addosso!! Complimenti ARGO i tuoi scritti sono sempre interessanti da leggere Monza, Misano, Jerez o qualunque pista tu scelga, ti assicuro Roll che vedere la SBK è uno spattacolo indimenticabile.
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da WormbikeForte! Però dovevano mettere un'altro sfondo. Facendo la foto laterale, pare che impenni satando il cordolo, buttandoti fuori dalla pista. Giusto per farti fare la figura del... genio. Se avessero fatto lo sfondo tamarro ad hoc, avrebbero dato l'idea di divertirsi troppo: non esageriamo!
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da Argo16Come da richiesta, il vostro pseudo scrittore impegnato nel confromnto con la sua musa:
"/> A me questa tedesca che ti stai montando mi gasa proprio una cifra ! Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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bravo argo arguto, bel racconto e bella esperienza pessima invece l'impennata con la mano via dal gas bello il rumore del v4 eh? io le gare non le ho viste, stavo a fa un giretto sui monti con la pistaiola in sdegnoso rientro stradale e consorte... a presto!
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 11/09/2009 Locazione: provincia di Varese
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Bella Argo...bel racconto, confesso che anche io che non avrei resistito al giretto sulla "giostra impennante" Quando hai il totale controllo del mezzo... vuol dire che stai andando troppo piano...
Non è che se ce lo hai grosso lo devi fare vedere per forza a tutti.....
In strada non va più forte il più bravo...ma il più....
SUPER SIC UNO DI NOI!!!
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da zeljkobravo argo arguto, bel racconto e bella esperienza
pessima invece l'impennata con la mano via dal gas
bello il rumore del v4 eh? io le gare non le ho viste, stavo a fa un giretto sui monti con la pistaiola in sdegnoso rientro stradale e consorte...
a presto! Ho pensato: "con tutta questa tecnologia, il veicolo leggerà le mie intenzioni e rimarrà verticale" e così è stato. Questi tedeschi! P.S. Attendo...il tuo responso. Ben altro responso.
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da pigsurfneroOriginariamente inviato da Argo16
A me questa tedesca che ti stai montando mi gasa proprio una cifra ! E non so perché, ma ti ci vedrei proprio bene Signora Pigsurfnera permettendo
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Iscritto: 21/01/2009 Locazione: Prato
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Iscritto: 11/04/2009 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da quasar1968 Grazie mille quasar.
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