Mugello - FP1

01 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini 1:48.987
02 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team 1:49.027
03 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team 1:49.088
04 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing 1:49.251
05 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing 1:49.364
06 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 1:49.810
07 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team 1:50.104
08 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team 1:50.203
09 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini 1:50.629
10 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP 1:50.658
11 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 1:50.683
12 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team 1:50.729
13 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team 1:50.780
14 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP 1:51.153
15 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP 1:51.868
16 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing 1:51.876

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

Nella mattinata, sfortuna sopra sfortuna (se scrivo parolacce scatta il bip). Dopo la prima uscita, aveva anche girato forte, era 4°. Nelle uscite sucessive ho fatto al massimo 2 tornate è rientrato, poi, uscito nuovamente, ha avuto un problema di elettronica che gli ha zittiro il motore. Presa la moto n°2, scende in pista, giro di lancio e durante il secondo giro, dove stava migliorando (anche se di poco per la verità), proprio all'ultimo tornante che da sul lungo rettilineo del Mugello, la Ducati si è nuovamente zittita (era la moto n°2). Dopo si è saputo che, ambedue i problemi erano di natura elettrica, nel primo un filo si era bruciato ed era andato in corto circuito, nel secondo si è guastato un sensore (strano che diano questo risultato quando si brucia un sensore) e la Ducati si è nuovamente zittita. In conclusione, Vale ha potuto girare solo nella prima uscita, per i primi 10 minuti, poi non ha più avuto la possibilità di migliorarsi o meglio, di settare meglio la GP11.1

Nella sfortuna però, un minimo di luce è obbligatorio cercarla e quella luce può essere che i problemi alla Ducati sono di origine elettrica e non meccanica. Sapete bene che Vale ha rimasto un solo motore (da punzonare) da qui a fine mondiale, se questi erano problemi di motore, l'avrei vista molto, ma molto grigia. Quando si sorpassa il numero consentito di motori, si parte dall'ultima posizione.

Non è facile in queste condizioni fare dello sviluppo o meglio, fare le giuste regolazioni, visto che anche qui, le regolazioni usate per la 1000 non vanno bene per la 800 per cui il lavoro svolto sulla GP12, non può essere travasato sulla GP11.1. Diversa coppia e potenza del motore, danno linee diverse e di conseguenza diverse devono essere le regolazioni e lavorando in queste condizioni (di variabilità climatica contornata da sfigone galattico, da quando non capita che ambedue i motori di un pilota gli danno buca?), non sarebbe facile per nessuno.

Ultima valutazione, importante (secondo me), anche se molto dipende dal nuovo asfalto.
Già nelle prove della mattina, sono stati battuti i tempi fatti in gara l'anno scorso, battuti i tempi del 2010 da tutti i piloti praticamente.
Nel 2010,
1.49.5 di Pedrosa. Migliore crono in gara del 2010 e questa mattina Stoner e Simoncelli, sono scesi di 6-7 decimi.
1.50.4 di Lorenzo, strabattuto anche questo.
1.50.2 di Dovizioso, come sopra.
Questi sono stati i primi 3 del 2010, ma anche in Ducati sono stati fatti passi avanti:
Stoner aveva girato in 1.50.9 e Vale ha fatto 1.50.7 solo alla prima uscita, visto che poi non ha potuto girare e Hayden, che forse da una misura migliore del miglioramento (ripeto: dovuto anche all'asfalto oltre al naturale miglioramento dovuto alle moto).
Hayden nel 2010 è caduto, ma aveva fatto il suo miglior crono al 3° giro in 1.51.0, mentre questa mattina ha girato in 1.50.4

Questo per dire che i miglioramenti ci sono stati, le potenzialità anche, ma purtroppo, da un pò di tempo a questa parte (va bene le brutte prestazioni e le riconosciamo), non si può certo dire che la dea bendata stia stazionando dalle parti del box Ducati.
In queste circostanze, il lavoro si fa sempre più difficile e sempre più raffazzonato, rimane solo la speranza che, come al solito, è l'ultima a morire.

Da questo fine settimana in ogni caso, è lecito attendersi qualcosina in più delle ultime uscite e sopratutto, Vale deve cominciare a stare, con costanza, davanti almeno ad Hayden, in caso contrario, non ci sono "ma" che tengano e forse conviene (sino a quando non avranno valutato meglio il tutto) tenere presente anche la possibilità di fare il classico "passo in dietro", salire ancora sulla GP11 e almeno, stare davanti al compagno Hayden.
Continuando così, cioè, stare dietro ad Hayden, è sintomo che la ciclistica della GP12 non può essere utilizzata con un motore da 800 e la minore potenza del motore, rende praticamente nulli i vantaggi che la nuova ciclistica dovrebbe dare (valutata però col motore da 1000 cc), senza considerare poi il cambio veloce che dovrebbe dare altri 2 decimi.

Hayden, che non ha potuto avere la GP11.1, sino ad ora, ma si è dovuto accontentare di un nuovo "telaio" (sono due telaietti) con altre specifiche (ancora più morbido), si sta ben comportando, chissà che non abbia Lui trovato la strada migliore per la 800.

Grandissimo Vale Grandissimo Hayden
-----------Grandissima Ducati------------

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------------Grandissima Ducati-----------

In effetti, la gara è stata bella. Finalmente, direi.
Belle lotte, bellissimi sorpassi. In particolare, è stato Lorenzo, stavolta, ad offrire adrenalina. Stoner ha fatto vedere di non essere imbattibile, nonostante nella prima parte di gara girasse come un marziano.
A Dovizioso è mancato il guizzo finale, ma il sorpasso a Stoner vale una mezza vittoria. Più che giustificato, quindi, il suo entusiasmo. Simoncelli le ha date e le ha prese, ma quantomeno è arrivato al traguardo prendendo paga da un ottimo Spies, che con la vittoria di Assen ha trovato la convinzione che gli serviva per passare definitivamente tra i top rider. Rossi ha galleggiato nel gruppo, arrivando davanti a quelli che stanno dietro. Magra consolazione, ma c'è stato comunque un piccolo passo avanti, visto che il ritmo della gara è stato davvero altissimo. Pedrosa inconsistente. Forse c'è qualcosa di più del problema alla spalla, visto che lui stesso ha fatto molto di meglio con condizioni fisiche molto peggiori. Mi ricorda l'inizio della parabola discendente di Criville. Speriamo che non sia così e che si riprenda al più presto.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Sono d'accordo con quello che scrivi ed è per questo che sorrido quando leggo da altre parti che Spies è tornato indietro dopo Assen perchè non ha vinto nuovamente (e tutto perchè viene dalla "serie B", secondo quello che scrive, quindi non è un gran pilota...) o che Rossi è un signore assoluto perchè ha fatto 6°, tralasciando che ha dovuto sudare non poco con gente come Barbera e che ha guadagnato di nuovo 3 posizioni grazie ad errori altrui (Crutchlow, Hayden ed Elias).

Senza nulla togliere al Dottore, ma quanto manca l'obiettività a questo mondo...

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Tutti noi sappiamo che tra la moto che usiamo sulla strada e quella dei piloti in pista c’è una bella differenza di prestazioni e di guida, però i gesti che facciamo sono quelli e crediamo di provare più o meno la stessa inebriante sensazione di leggerezza, di assenza di peso, quasi di volare. E in fondo al cuore molti di noi sono abbastanza sicuri che su quella moto, naturalmente dopo il necessario tirocinio, riusciremmo a cavarcela. E soprattutto sappiamo che Simoncelli e Dovizioso, Rossi e Capirossi, alla guida della nostra moto farebbero dei numeri pazzeschi. Noi e loro siamo molto simili, parliamo lo stesso linguaggio. E tutti amiamo la moto. - Nico Cereghini

E sconcertante questa cocciutaggine nel vole la moto futurista con semitelai in carbonio e motore portante. Bellissimo progetto ma ingestibile nell'ottica delle corse. Ci vogliono soluzioni semplici facili da adattare alle varie condizioni atmosferiche e di pista. Solo un telaio con la sua bella ciclistica e un motore separato. Non hanno imparato niente dalla sbk? Doveva essere un rapporto a 2 tra Fabrizio e Valentino, l'armonia c'è ma vogliono partecipare in troppi, troppe teste pensanti e poco decisionali.

Secondo me, si conferma ottimo l'azzardo di debuttare con la moto 2012. C'è molto da lavorare, e molto in profondità. C'è bisogno di fare chilometri e chilometri, ed il migliore modo per farli in modo credibile è in gara. In effetti, è dal test di Valencia 2010 che si è capito che per il 2011 non c'era storia. Due secondi non si recuperano modificando, ma solo cambiando radicalmente.
E' il caso di farsene una ragione: da Assen è iniziato il winter test per il 2012. Prevedo che da qui alla fine della stagione vedremo almeno tre importanti modifiche strutturali ed almeno una organizzativa. Non è una cosa senza precedenti: lo fece la Suzuki un paio d'anni fa, correndo metà stagione con la moto laboratorio per l'anno successivo. Purtroppo, il risultato non fu all'altezza dello sforzo. Comunque, Ducati, Rossi, Preziosi e Burgess hanno "qualcosina" in più per migliorare la situazione.

Un aspetto che mi è piaciuto è stato il pubblico. I tifosi di Rossi rimangono legati al pilota a prescindere dalla posizione per cui lotta, senza contestazioni o rimostranze.
Moto 1 - Calcio 0.

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra

Non ho visto la premiazione.
Beh, facciamo Moto 1/2 - Calcio 0

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"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra