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ho....chiuso l'Appennino Tosco-Emiliano dalla Sp65 all'Adriatico Opzioni · Visualizza
gisnjk
Inviato: sabato 13 agosto 2011 17:11:13



Iscritto: 15/03/2008
Locazione: Treviso
il 9 e il 10 agosto sono partito in solitaria alla conquista dei tanto osannati Passi Appenninici e qui riporto
informazioni relative alla qualita' e al divertimento che regalano tali strade spero possano servire...
Dato che sono un fissato di Passi e Valichi non coinvolgo mai nessuno in questi Tour de Force
per non essere lapidato dagli amici mi appresto di Martedi' mattina al caricamento della mia Versys
e alla ricarica dell'interphono, l'Iphone, il TomTom Rider e le classiche cartine.

La partenza non e' delle migliori, da Treviso a Venezia pioggia battente ma la mia tuta antipioggia ha fatto
il suo dovere e dopo una noiosissima autostrada per Bologna (dovevo abbattere i tempi) raggiungo l'uscita
Sassomarconi e da li la Provinciale fino a Rioveggio e dovendo raggiungere la Sp65 m'inerpico sul
raccordo Rioveggio-Loiano passando per Monzumo.
Strada molto ripida prima in salita poi in discesa per Monzumo e di nuovo in salita fino a Loiano appena
asfaltata che ancora i granelli erano a bordo strada.
Raggiunta Loiano comincia la Sp65 e gia' subito curve bellissime fino a Monghidoro poi i paesi e gli
autovelox mi spengono un po' l'entusiasmo ma proseguendo su un asfalto ben steso mi ritrovo di colpo
al Passo della Raticosa che mi lascia perplesso ma poi scopriro' dov'è la sua bellezza.

al Bar poche moto per fortuna mi fanno godere la strada senza sussulti e vado avanti tra belle curve
fino all'altro osannato Passo ossia la Futa ma senza esaltarmi piu' di tanto a causa dei paesi.

Non sosto neanche alla futa e decido di proseguire per recuperare il tempo perso a causa della pioggia
e abbagliato dal panorama del Lago di Bilancino con i suoi bagnanti a Barberino mi viene in mente che
in fondo siamo in pieno Agosto anche se le nuvole non lo testimonierebbero.
Da Scarperia in poi cominciano a sbucare cartelli ovunque della pista del Mugello fino a passarci accanto
pian piano comincio a salire e le curve mi caricano a dovere fino a raggiungere il Passo del Giogo a cui va
la palma della migliore serie di curve sino a quel punto umiliando i 2 passi precedenti.

Li sarei desideroso di fermarmi e tenermi compagnia con le moto ferme e le chiacchiere che tanto
adoro ma un po' di rimorso mi mette di nuovo in marcia. La discesa del Giogo e' bella come la salita
e cio' mi conferma la sensazione di aver valicato un passo che merita piu' gloria.
Raggiungo Coniale procedendo su una strada tranquilla e piacevole dove giu' nel fiume bagnanti si lasciano
abbronzare da un sole timido per poi salire il Valico del Paretaio fino a Palazzolo sul Senio ma per giungere
tale splendida localita' devo sopportare una salita che dopo tre bellissimi tornanti diventa stretta tortuosissima e disastrata insomma un vero incubo.

Un cartello a Palazzolo dice ''Paese ideale d'Italia'' e guardandomi intorno non mi e' sembrato un'esagerazione.
Da li la una bella sorpresa, una strada mi porta su un Passo sconosciuto ''CARNEVALE'' bello piacevole
ben asfaltato dove ritrovo il sorriso insieme al sedere piatto che grida vendetta.

a Marradi faccio la tanto sperata sosta, mangio un panino al Caffe' di Valentina(la barista) che mi da informazioni
utili su Passi e strade e dopo una mezzoretta riparto verso il Passo della Colla di Casaglia.
Eccezionale strada (sapevo gia') che sale di quota in modo tranquillo e fluido con un buon asfalto.

Al bivio prendo per il Passo Sambuca quindi tornando in direzione Palazzolo ma dopo 2 discese e altrettante
salite subito c'è un cartello che mi dice Prato all'Albero

proseguo senza eccitazione alcuna e raggiungo il Passo Sambuca che mi lascia freddo e insensibile.

Faccio dietrofront e dirigendomi per Borgo San Lorenzo realizzo che il versante in discesa della Colla e'
deludente quindi la Colla si fa da Marradi.
Da Borgo prendo direzione Fiesole per valicare Vetta le Croci....simpatica.

Da Pontassieve vado dritto per Consuma col suo passo omonimo ma la strada da subito si rivela trafficata
sebbene carina e asfaltata bene e di nuovo il mio morale vacilla tra macchine da superare e sedere piatto.

Procedo stanco e desideroso di una doccia e una cena decente prima per Stia e poi per Londa quindi Decomano.
L'altra sorpresa goduta per meta'. La strada comincia subito a piacermi e ad un tratto rimuovo la stanchezza
e affronto le curve come si deve ma poi dietro l'ennesima curva il sole del tramonto fisso davanti gli occhi.
Tutta la strada compresa la discesa di livello quasi superiore cosi' infastidito dal tramonto.
Grande Valico Croce ai Mori

Raggiunto Dicomano sto gia' assaporando il fantastico Passo del Muraglione e cosi' prendo strada velocemente
e senza matti svalvolati che frequentano la zona. Dopo un'esaltante serie di curve mi ritrovo al ristorante di
Claudio ''Picco Divino'' dove come sempre consumo una cena genuina e a prezzo giusto prima di dormire
nel suo ostello che e' in fase di allestimento ma prima di andare a letto una doverosa Ingrassatura di catena.

Qui finisco sfinito il primo giorno.


gisnjk
Inviato: sabato 13 agosto 2011 19:02:28



Iscritto: 15/03/2008
Locazione: Treviso
L'entusiasmo mi fa da sveglia per la giornata seguente e dopo una sana colazione con dolcetto casereccio saluto Claudio e intraprendo il viaggio
con l'itinerario da fare nella testa e il pieno nel serbatoio.
Direzione San Godenzo dopo 3 km prendo la deviazione per Premilcuore ma dopo 5 minuti mi pento amaramente...la strada prima perde quota poi risale
ma nonostante le curve siano belle l'asfalto è indecente e costringe a non azzardare per non rischiare la moto e il .ulo cmq dopo un po' di ciclisti
mi ritrovo a Valico dei Tre Faggi ma parto subito in direzione Strade S.Zeno.

Da li una strada mi porta al Valico Forche che non e' degno di tabella (e ho detto tutto) ma raggiungo velocemente
Galeata e cosi' sono sulla strada del Passo della Calla ma da Santa Sofia la strada un po' bruttina mi
fa ricredere nell'itinerario e dubitare dei consigli di alcuni personaggi ma quando il morale era tra i raggi
delle mie ruote comincio ad incrociare piccoli gruppi di moto e per esperienza e' sempre un buon segnale ecosi'
dopo un po' la strada comincia ad essere di gusto, si mi piace ho deciso e comincio ad affrontare le curve
in modo aggressivo e raggiungo un gruppo di moto e gareggio come un ragazzino con loro e stranamente
e orgogliosamente supero tutti......probabilmente ero in giornata.
Il Passo della Calla mi e' piaciuto tanto e lo consiglio.

Col sorriso arrivo a Stia e seguo Badia Prataglia per salire sul Passo dei Mandrioli che da subito mi piace
curve geometriche pulite asfalto buono ma un po' di traffico mi guasta la festa ma niente di particolare
Raggiunto il passo vedo moto ferme su una balconata e mi avvicino...panorama splendido sul serpentone della
discesa del passo.

Proseguendo in discesa che trovo bella mi rendo conto di essere sul serpentone che guardavo dall'alto e
giu' in fondo mi ritrovo al bivio tra Bagno di Romagna e Verghereto ed io vado per il secondo direzione
Valico di MonteCoronaro ed ecco la strada della vita. Tra le prime 3 strade del mio cuore, praticamente una
pista gratuita e deserta che per qualche km mi fa dimenticare del mondo e mi esalta quasi a volerla
rifare cosa che solitamente detesto.

In estasi dopo la foto di rito del Valico procedo per pochi km e a Balze salgo per il monte Fumaiolo.
Tanti camper, turisti, escursionisti ma la strada e' terribile e sconsigliata.

Dal Fumaiolo per S.Piero in Bagno c'è il Passo d'Incisa ma è trascurabile mentre tuttaltro è
il prossimo sorprendente Passo.....Il Carnaio
La strada sale subito con curve veloci aggressivo e riprendo slancio felicemente ma non dura molto la
salita da questo versante ma anche la discesa è bella. Gran bel passo questo.

Da qui in poi tanta sofferenza per passi e valichi trascurabili cominciando da quelli che mi portano
da Galeata a Rocca S.Casciano ossia Valico Forche e subito dopo il Colle delle Cento Forche che se
avesse un asfalto nella decenza sarebbe anche molto divertente. La mancanza di cartelli sui valichi la
dice tutta sulla loro importanza.
Da Rocca S.Casciano a Portico di romagna sfilo liscio, strada buona e guida spensierata ma da li
altro incubo fino a S.Adriano passando per Tredozio.
Strade strettissime sporche ripide e purtroppo non evitabili.
Eccole Valico della Collina

e valico del Monte Beccuggiano

Raggiunta la Faenza-Firenze ero sfatto e un po' scocciato ma non volevo lasciarmi strade e valichi
alle spalle e costringendomi a rispettare il mio programma proseguo per Marradi dove mi rifermo
allo stesso Bar del giorno precedente e scambiando 4 piacevoli chiacchiere con la tipa mi sollevo
un po' e mi ricarico.
La strada che mi portera' a S.Benedetto in Alpe e' lunghetta e strettina ma non poteva essere
peggiore di quelle percorse poco prima e di fatti non era male e ha attraversato due Passi contigui
quello dell'Eremo e della Peschiera.


S.Benedetto in Alpe era anche la mia scusa per rifare il Passo del Muraglione dall'altro versante ed
infatti a tutta forza m'inbatto nelle sue curve ma ecco il disastro purtroppo previsto...le mie gomme
non tengono piu', pirelli diablo strada 9000 km sono fritte, praticamente ad ogni curva derapavo.
Con un po' d'accortenza continuo a fare il fesso tra le curve e a Borgo S.Lorenzo invece di prendere
per casa mi sale il pallino di rifare il Giogo e la Raticosa.
Cosi' Scarperia e il Giogo...stessa eccezionale sensazione, e' un gran passo quello ma il tramonto
è in agguato tra le curve e arrivato a Firenzuola mi riaggancio sulla Sp65 ma sbagliando strada
causa sole negli occhi prendo per Carbonaccia e raggiungo la Raticosa da questa strada incredibile
in forte salita larga e ben asfaltata ma conosciuta dai locali....altre moto scorazzavano allegramente.
Arrivato al Passo proseguo per Bologna e infine Treviso.
In definitiva tante strade, bei passi e ho partorito un itinerario che evita tutte le strade antipatiche
e contiene tutti i passi migliori di questo tour de force se a qualcuno puo' servire volentieri saro' disponibile.

P.S. Chiedo ai bikers locali se ho esagerato o se mi sono impressionato in bene o in male su qualche
strada o qualcosa che ho mancato.....ringrazio tutti per la pazienza di aver letto tutto.

Il Moderatore
Inviato: sabato 13 agosto 2011 21:41:29



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
peccato vedere solo foto di cartelli e non di panorami

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
gisnjk
Inviato: sabato 13 agosto 2011 23:48:03



Iscritto: 15/03/2008
Locazione: Treviso
Originariamente inviato da otto
peccato vedere solo foto di cartelli e non di panorami


mi spiace ma il mio intento e' solo quello di dare indicazioni utili sulla viabilita' e le condizioni delle strade
per fare moto.....purtroppo giro gia' con troppa attrezzatura da ricaricare poi da solo mi vien poca voglia di
fotografare.
icaro
Inviato: domenica 14 agosto 2011 09:05:00



Iscritto: 07/05/2008
Locazione: Vimercate
Caspita gisnjk hai fatto un bel girone! Tra valichi, passi ecc. ne avrai fatti una ventina e alla fine avrai avuto le braccia che giravano da sole anche a casa!!! rktmlwbdzxz (pazzo)
Comunque complimentoni per giro, foto e forza di volontà! ciao ciao ciao
ps: quanto km hai fatto in totale?

mi spezzo ma non piego ...
PG
Inviato: domenica 14 agosto 2011 09:37:53



Iscritto: 27/02/2002
Locazione: BO
direi che manca un cartello fondamentale, vera meta (o mecca) del motociclista che ama collezionare questo tipo di souvenir. ti consiglio di oscurare la targa della moto in quanto si presta ad ogni tipo di duplicazione o clonazione in questo modo.

chi indovina il cartello mancante?
sverniciatore02
Inviato: domenica 14 agosto 2011 19:28:48



Iscritto: 20/01/2008
Locazione: RO
viamaggio

;)

ciao
Lyonard
Inviato: domenica 14 agosto 2011 23:29:52



Iscritto: 13/07/2011
Locazione: Firenze, ma e' piu' facile trovarmi sugli appennin
Bel giro davvero! Io sto dalle parti di Firenze e su qualcuno di quei passi ormai c'ho lasciato il solco! Un altra bella strada da quelle parti è la porrettana che parte da Pistoia: la salita da Pistoia è fatta di curve ampie e ben tenuta, mentre la discesa verso Porretta è più stretta ma si vedono delle cascate bellissime (occhio all'umidità!).

Qualuno dei passi che hai elencato non l'ho mai fatto ma adesso provvedo!

"Sono meno da temere 100cv sotto la sella che un asino sopra" - Joe Bar Team

Suzuki GSR 600 '06
gisnjk
Inviato: lunedì 15 agosto 2011 00:00:55



Iscritto: 15/03/2008
Locazione: Treviso
Originariamente inviato da PG
direi che manca un cartello fondamentale, vera meta (o mecca) del motociclista che ama collezionare questo tipo di souvenir. ti consiglio di oscurare la targa della moto in quanto si presta ad ogni tipo di duplicazione o clonazione in questo modo.

chi indovina il cartello mancante?


si e' vero manca il Viamaggio, in verita' era in programma insieme al Bocca Seriola, al Bocca Trabaria e alla strada
di Chiusi della Verna ma la stanchezza ha vinto sulla volonta' e le gomme non hanno retto.

Icaro non ne ho idea ma considera che sono partito e tornato a Treviso.

La Porrettana l'ho gia' fatta in passato ma proprio nel prossimo futuro mi dedichero all'Appennino
Tosco Emiliano ma dalla Sp65 al Tirreno.....se qualcuno vuole aggregarsi :-) sara' il benvenuto.

Questo è l'itinerario ottimizzato escludendo strade dissestate e salite poco divertenti.....garantisco che e' una figata.

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