Premessa. Sono un lettore di moto.it da molti anni, qui ho letto le recensioni sulla mia prima moto, una Hornet 600, ho cercato informazioni su quella che l’ha seguita, un CBR 600F, e sempre qui le ho vendute. Per qualche anno ho tradito la mia anima passando allo scooter, un ottimo Nexus 300, e ora eccomi a raccontarvi il mio Monster 796 red.
Non senza un po’ di agitazione, è la prima volta che scrivo le mie impressioni su un moto. Ho sempre creduto che prima di aprire bocca, soprattutto in una comunità come moto.it, fosse necessaria almeno un po’ di cognizione di causa. Ora spero di essere di aiuto a chi vuole informazioni su questo modello, ricambiando il favore fattomi da altri in passato
4 mesi, 7000 km. Tragitto lavoro/casa e parecchie gite fuori porta. Appena arrivato l’ho messo alle strette. Rispetto al 696 il pilota ha una postura diversa, più comoda, meno caricata sui polsi. Il forcellone posteriore è quello del 1100. Esteticamente è equilibrato, ho apprezzato l’ordine nell’impianto elettrico e la pulizia delle linee. Forse i terminali, ecco, potevano fare di meglio.
Già dai primi metri ti dà confidenza, anche se sei abituato a un 4 cilindri jab o ad uno scooter non ti sconvolge per le vibrazioni e per l’erogazione. Certo, è un bicilindrico, ma hanno lavorato molto bene. Lo sterzo è fantastico, non so di chi sia il merito fatto sta che è leggerissimo ma preciso e solido in velocità. 170 kg… è manovrabile come una bicicletta.
TELAIO, SOSPENSIONI E CAMBIO
Del telaio si è detto tutto e di più. Per me rigido quanto basta, leggero e esteticamente ben fatto e appagante.
Il monster non si scompone mai, neanche nelle frenate più brusche e su asfalti accidentati, è sempre controllabile. La forcella anteriore, che dovrebbe essere marzocchi nell’edizione 2011 (correggetemi se sbaglio) è veramente granitica. Di contro non è regolabile, e quando l’asfalto è quello di milano poi… trasmette parecchio. Il retro è regolabile, e trovando il compromesso giusto diventa perfetto.
Frizione e cambio ottimi, idraulica la prima, preciso e veloce il secondo. Qualche impuntamento solo dalla 1° alla 2°, le restanti sono perfette. In città e con il caldo, dopo un po’, presenta qualche impuntamento.
MOTORE
Il motore è lo stesso montato sull’Hypermotard, con qualche piccola modifica. Con lui si deve fare amicizia. All’inizio sembra facilissimo, ma poi, se lo si vuole sfruttare, lo si deve conoscere. Non è un jap. E non è un 4 cilindri. Dà il meglio di se dai 4000… ma il gioco finisce presto. Quindi si usa spesso il cambio, che per fortuna aiuta. Per chi non è abituato non è una tragedia, ma ci vuole un po’ di pratica. Soprattutto nei tratti dove si usano spesso le prime marce.
Le vibrazioni sono sempre accettabili, si fanno presenti soprattutto sotto i 4000. Oltre non sono degne di nota. Resta comunque un bicilindrico. A proposito… sound fantastico, anche con i terminali originali.
USI:
Uso cittadino: si, è piccolo e leggero. Scalda parecchio d’estate e nel traffico con il caldo soffre e si soffre. E’ raffreddato ad aria/olio.
Gite domenicali: si, perfetto. Lago, montagna. Il passeggero è ospitato abbastanza comodo, a patto di prendere le comode maniglie del catalogo Ducati.
Week End: Ma si, ci si adatta. Borsa da serbatoio, la sua o altre (non magnetiche). Borse laterali.. mha… sul monster? Io sono per lo zainetto ridotto all’osso. Parecchie soste per il passeggero, non oltre le 2 ore consecutive.
Tratte lunghe e autostrada: non è la moto giusta. In autostrada il pilota è esposto all’aria completamente e, anche se ha il busto leggermente inclinato, l’impatto è fastidioso alla lunga. Capacità di carico zero.
DIFETTI:
Per ora nulla de segnalare di particolare. Ho rovinato la molla del mono con un precarico sbagliato, scheggiando la vernice. Le plastiche in genere sono di qualità non eccelsa, e se si lascia la moto sempre al sole ho idea che siano del tipo che si rovina. I cablaggi e i connettori sono fatti bene, ma occhio durante il lavaggio. Le vibrazioni del motore rendono, a volte, inutilizzabili gli specchietti. Sto pensando di sostituirli ma non so se risolvo il problema.
COSTI:
Taglindi ogni 12.000.. e con le gomme di serie(Pirelli Diablo Rosso) per ora ci vado ancora avanti. 1° Tagliando a 1000 km, € 120.
I consumi restano sempre accettabili, intorno ai 20km/l. L’uso cittadino penalizza un po’.
Assicurazione con furto nella norma. Almeno a Milano.
CONCLUSIONI:
Se volete una naked prendete una Hornet, un 750 R, un GSR. Se volete una Monster prendete una Monster. Ducati è un mondo a sè. Come qualità percepita non hanno nulla da invidiare alle altre. Poi è ovvio che le case jap sono maniacali nella precisione, un loro punto di forza. Ma qualche anno fà il divario era molto più netto. Ecco forse la causa di molti detti e preconcetti. Giustificabili credo. Ora i costi dei tagliandi, dei ricambi e della manutenzione in genere è allineata alla concorrenza, non credete a chi sostiene il contrario. Il valore dell’usato tiene e l’affidabilità è buona. Come le altre però.
Perché comprarla allora? Perché comprare un Ducati? La mia ragazza dice che quando ci sono salito per la prima volta dal concessionario mi si sono illuminati gli occhi. Credo che la risposta sia li. Nell’emozione che riescono a trasmettere. Molte case sono alla ricerca dell’ultimo cavallo, ma dimenticano la cosa più importante. L’anima. E su questa Ducati ha investito molto. Credo che ogni possessore di Ducati possa capire cosa intendo, come forse possono capirlo Guzzisti e altri amanti di moto dal DNA scolpito nel telaio.
Domani parto per un bel week con il Monster, un lamps a tutti quelli che troverò per strada!
Matteo