Originariamente inviato da ermes_85mi sembrava che il problema principale fosse il ghiaccio che si creava all'interno del compressore, il quale dopo tot di km consecutivi creava grossi problemi all'impianto
Esattamente, praticamente è lo stesso "problema" dell'utilizzo di una bomboletta spray: l'espansione dell'aria sottrae calore, quindi ci possono essere problemi di condotti ghiacciati che, soggetti ad urti, possono crepare. E 300 bar non sono scherzi...
@DesmoLuca: non lo dice direttamente, però dice che dalla "marmitta" esce aria fredda. Leggendo i link di otto vedi che esce a -20°C
Originariamente inviato da ottoin genere, comunque, è meglio un grosso impianto che usa energia da trasferire ai piccoli impianti (nostri motori) che tanti piccolo impianti nelle nostre vetture; ci spero, vedremo...
Sante parole. Il motivo è lo stesso del tanto bistrattato teleriscaldamento. Se l'impianto è grande (e costoso), macchinari costosi (per l'utente comune) per il miglioramento della qualità dell'operazione o per la riduzione degli scarti risultano avere un impatto marginale sul costo totale dell'impianto.
Originariamente inviato da DesmoLuca27esatto Roby ed Otto.
E' giustissimo che sperimentino nuove tecnologie atte a debellare l’inquinamento, ma vanno anche fatti gli impianti appositi.
Ma siamo certi che l’auto elettrica sia meglio di quella del video?
La prima avrà sempre bisogno di corrente che viene generata per la maggior parte inquinando e se aumenterà la richiesta di corrente (com’è prevedibile che accada se il mercato dell’auto si spostasse in direzione di questa tecnologia), aumenterà anche l’inquinamento.
Oltre all’inquinamento per produrre la fonte energetica c’è da considerare anche quello generato dalle batterie esauste che si accumuleranno. Vero che le batterie si rigenerano, ma non in eterno.
Il motore ad aria compressa penso che inquini molto meno sia perché la fonte energetica non è complicata da creare, sia perché i serbatoi sono eterni e sicuramente riciclabili.
Come dice reka:
Originariamente inviato da rekainsomma, non sarà complicato fare aria compressa ma di sicuro non è uno delle cose con gran rendimento... i compressori disperdono una marea di energia in calore ...
Il concetto è che più "passaggi di mano" ci sono nella catena energetica e peggiore è il risultato che si ottiene. Per quanto riguarda i prezzi:
Motore a scoppio a metanoUn motore a scoppio a metano ha circa un rendimento del 30/33%.
Motore elettricoUn motore elettrico ha un rendimento di circa il 90%. Se si immagina di produrre l'elettricità con una centrale a metano, il rendimento di conversione e di circa il 53% (media nazionale). Quindi moltiplicando i rendimenti si ottiene circa un 48% di rendimento totale,
Motore ad ariaSe comprimiamo l'aria con un compressore industriale si ha un rendimento dell'80% per raggiungere i 300 bar. L'elettricità per far funzionare il compressore viene sempre prodotta con un rendimento del 53%. Non si conosce il rendimento del motore, ma, pour parler, immaginiamo di usare "al contrario" il compressore di prima, quindi ancora rendimento dell'80%. Facendo il calcolino della serva si ottiene un rendimento del 34%.
Tutti i rendimenti sono riportati all'unità di potenza sprigionabile dal metano. Quindi con il motore a scoppio si butta il 67/70% dell'energia, con quello ad aria circa il 66% (ma non sappiamo il rendimento del motore, 80% è davvero tanto) e il 52% con il motore elettrico.
A mio parere buttare il 14% di energia in più per ottenere le stesse prestazioni dell'elettrico "giustifica" il poco interesse delle case per questo tipo di propulsione. Bisogna vedere se quel 14% bilancia l'inquinamento per la produzione delle batterie, ma, da bravi ominidi quali siamo, ce ne preoccuperemo quando i danni saranno fatti.
Ciao!!!