..era dal 18 Marzo 2012 che non organizzavo una gitarella in terra sicula. In occasione delle mie vacanze a Palermo ho sentito quasi il bisogno di ritrovare i compagni di moto di sempre e godermi a modo mio la Sicilia e questa volta mi è “toccato” fare da zavorra anche se al ritorno ho avuto il piacere di guidare in nuovo GS. Fortunatamente il clima torrido dei giorni precedenti ha lasciato posto ad una piacevole giornata, calda ma sopportabile ed il sole che ha fatto capolino tra le nuvole di tanto in tanto ha fatto in modo che la temperatura non salisse più di tanto. Appuntamento gioioso all’ENI di via Reg. Siciliana con gli amici che non vedevo da tempo tra un caffè ed un cornetto prima della partenza. Oggi attraverseremo tutto l’entroterra siciliano da Altofonte sino a giungere a Marsala nei pressi dello Stagnone e delle sue fantastiche saline. Attraverso Altofonte e San Giuseppe Jato giungiamo nei pressi di Partinico dove facciamo sosta al Lago Poma. Ormai più di un anno che vivo in Svezia e ritornare a respirare l’aria di Sicilia, con i suoi profumi, i suoi colori in sella ad una moto è una sensazione immensa, indescrivibile. Lungo il percorso vigneti, terreni di mille colori, immensi uliveti. Attraverso Gibellina e Vita giungiamo finalmente all’imbarcadero per l’isola di Mothia con le suo antico mulino e le straordinarie saline
http://www.trapani-sicilia.it/saline.htm . Per festeggiare al meglio la giornata quale migliore occasione per un gustosissimo pranzo a base di pesce al ristorante Mamma Caura
http://www.mammacaura.it proprio davanti l’imbarcadero con una splendida veduta sulle saline. Dopo una breve passeggiata al mulino su proposta del mio carissimo amico Vittorio riprendiamo la moto per dirigerci verso la Grotta del Santo Padre delle Perreire, che si trova al confine con il Comune di Mazzara. Scavata nella roccia, un tempo era adibita alla lavorazione del tufo ed era comunemente nota come perreira. Il luogo è tutt’oggi meta di pellegrinaggio, anche per la bella chiesa adiacente la grotta fatta costruire da Padre Nazareno Gulino e conserva una copia del busto di San Francesco di Paola. La grotta fu completata all’esterno nel 1899 con una cupoletta sorretta da due colonne in pietra di tufo. Nell’area del santuario visitiamo l’interessante e pittoresco Museo del Tufo anch’esso ricavato in un’antica cava che racconta un po’ la storia di queste cave attraverso strumenti e macchinari in uso in un tempo ormai lontano. Un grazie particolare a Francesco che ci ha fatto da guida durante la nostra visita. Riprese le moto facciamo rientro verso casa. Doverosa, lungo il percorso, una piccola deviazione a Castellammare del Golfo al bar la sorgente per deliziare ancora una volta il palato con una cassatella calda alla crema di ricotta e cioccolato. Grazie ai miei amici che mi hanno permesso di trascorrere ancora una volta una bella giornata on the road. Ciao Sicilia. Alla prossima
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