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Honda Crossrunner: inossidabile novità Opzioni · Visualizza
Wormbike
Inviato: giovedì 5 marzo 2015 13:23:02



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Ammiratissima nello stand Honda dell'EICMA 2014, la nuova Honda Crossrunner è arrivata nei concessionari dell'ala dorata, pronta per essere conosciuta nel dettaglio dai clienti ed appassionati.
E' una moto importante, per la casa di Tokio, perché va ad inserirsi in una nicchia di mercato molto aggressiva, nella quale le altre case hanno investito molte risorse e su cui puntano per il rilancio del segmento delle medie cilindrate. La Honda “risponde al fuoco”, proponendo una crossover di impostazione moderna, che si inserisce perfettamente nella gamma delle sue “moto SUV”, e che ha per riferimenti principali la NC750 X e la Crosstourer, ovvero la loro moto più “utilitaria” (e di maggior successo commerciale) e l'antagonista diretta della regina del mercato delle moto di grossa cilindrata, la BMW R1200 GS. Un ruolo da “mediano” che, di fatto, la precedente versione della Crossrunner non riusciva a sostenere. Anche se la base e la “sostanza” è comune, la nuova ha con lei, in realtà, poco in comune e si rivolge ad un target molto più ampio.
E' vero che, come la prima versione presentata nel 2010, la nuova Crossrunner condivide motore e ciclistica dalla “miticaHonda VFR 800, però, nella prima serie, la trasformazione “genetica” si poneva l'obiettivo di sostituire la longeva sport touring, visto che la sigla VFR (ed il ruolo di riferimento tecnologico e qualitativo che a questa sigla la Honda ha sempre dato) era coperto dalla versione 1200, e proponeva un concetto inedito di moto stradale. Poi, richiamata a gran voce dagli appassionati, è tornata la VFR 800, e con lei in vetrina aveva poco senso lasciare insieme quella strana stradale, che tra i tanti pregi e difetti aveva anche quella tipica dicotomia che poco piace ai grandi costruttori: o la si ama, o la si oda. La nuova versione cambia decisamente pagina. Il quattro cilindri a V, ancora caratterizzato dall'esclusivo sistema V-Tec, è stato ulteriormente affinato, per migliorare il rendimento a tutti i regimi e, di conseguenza, i consumi; come sulla “sorella” stradale, i radiatori sono stati posizionati nella classica posizione frontale, in luogo di quelli laterali. La forcella diventa upside-down, in luogo della tradizionale presente nella precedente versione. Ma le differenze tecniche, anche se importanti, non sembrano una rivoluzione. Quello che sulla carta sembra un semplice restyling, in realtà, si trasforma nella sostanza di una moto realmente diversa, quando si ha modo di vederle una a fianco all'altra. Ed è proprio quello che ho potuto verificare, infatti, prima di provarla, visto che nel salone di Martino Moto, concessionario Honda di Reggio Calabria, la nuova Crossrunner splendeva, nel suo candido bianco, sotto lo sguardo della vecchia versione (nella bella versione “camouflage”). Lo stile della nuova versione è sicuramente meno originale, ma è equilibrato e gradevole. Riprende chiaramente l'impostazione estetica delle altre crossover della Honda, ma con alcuni tratti caratteristici che la distinguono: Il telaio in bella vista, meravigliosamente saldato e rifinito, il faro ad X su di un becco molto stilizzato, la linea posteriore leggera che esalta lo splendido forcellone monobraccio. Mentre la precedente versione si distingueva per la parte centrale massiccia e larga, la nuova è longilinea e moderna. Uno stile che si conferma salendo in sella. La posizione è, infatti, da stradale ultima generazione, con il manubrio vicino al corpo ed una posizione comoda ma dinamica. Di fuoristradistico c'è ben poco. Meglio considerarla una comoda e potente fun bike, o una motard semicarenata. Ci si trova perfettamente inseriti tra la sella ed il serbatoio, “dentro” la moto e non “sopra” come nella precedente versione, e l'anteriore è più vicino alla percezione di controllo, vista la posizione più avanzata. La qualità percepita è da VFR: tutto è ben fatto, ben disposto e con materiali da moto premium. I blocchetti elettrici sono a prova di guanto invernale, e se questo non bastasse sono presenti le manopole riscaldate di serie: una sciccheria che strizza l'occhio ai biker del nord Europa, ma che è ben gradita anche a chi usa la moto 365 giorni l'anno. Il cruscotto digitale è chiaro e completo, circondato dalla linea del contagiri e con il tachimetro al centro. Attorno, tutti i dati utili anche per un bel viaggio: due trip, temperatura motore ed esterna, mode del controllo di trazione e persino il consumo istantaneo di carburante. Ma fin da fermo, quello che colpisce è la sensazione di leggerezza. Una sensazione che, invero, sorprende, visto che sulla carta il peso in ordine di marcia non differisce dalla versione precedente (anzi, Honda comunica due chili in più), ma sembra di essere in sella ad un'altro genere di moto. Le gambe aderiscono bene agli incavi del serbatoio, e la sezione frontale stretta e lineare fa dimenticare di aver sotto quattro cilindri. Ma ci sono, eccome, ed il caratteristico borbottio è musica, per i cultori della bella meccanica.
Ho avuto modo di guidarla in un tragitto tipicamente “utilitario”: città, autostrada e brevi tratti di scorrimento. Un uso che, per chi guida la moto non solo per divertirsi, può significare l'80% del chilometraggio. Farlo con una bella moto, rispetto ad uno scooter, oltre ad essere più piacevole, lascia anche la possibilità di riempire quel rimanente 20% fatto di belle curve e viaggi. Ebbene, posso affermare con sicurezza che la Crossrunner è promossa sia per l'80% utilitario che per quel 20% di ludico che, comunque, si percepiva con chiarezza. In città è molto maneggevole, e se nelle marce basse è reattiva e nervosa, ma senza eccessi (da vera fun bike “civile”), l'eccellente elasticità del motore, ottimizzato dalla fasatura variabile, permette di guidare in scioltezza con una marcia più alta, sfruttando un range di giri utili molto ampio. La sella è ampia, comoda ma non cedevole, per cui fatta velocemente l'abitudine con il manubrio alto (ma va detto che la sella, regolabile, era nella posizione più bassa) e con le pedane lievemente arretrate, in pochi chilometri si entra nel classico “effetto Honda”, ovvero nella sensazione di averla guidata da sempre. Le vibrazioni sono al “minimo sindacale. Il cambio “scivola” morbido e veloce sia a salire che scendere di marcia, senza impuntamenti, e la folle si trova subito ad ogni stop. L'assetto è prettamente stradale, e questo non si sposa al meglio con lo stato generale delle strade reggine, ma va anche detto che l'assetto può essere facilmente modificato sia al posteriore (con il pratico pomello del precarico, posto intelligentemente dietro la pedana passeggero sinistra) che nell'idraulica della forcella. Lo stesso assetto, invero, diventa ideale in autostrada, dove la Crossrunner si muove con sicurezza. Il motore, sempre pronto a salire di giri, regge benissimo l'andatura costante a velocità codice, ed il portafogli ringrazia visto che così il consumo rimane più sopra che sotto i 20 km/l (nel corso del test, i consumi immediati si sono attestati tra i 17 ed i 23 km/l). In curva, l'anteriore entra deciso e progressivo, e si percepisce che le Pirelli Scorpion Trail di primo equipaggiamento sono pronte a lavorare anche in condizioni più gravose, anche in uscita di curva, ben sorretti dalla “gommona” da 180: insomma, dove la metti, sta. La moto rimane sempre sotto controllo, anche in piega, e si rialza con il pensiero, anche per via della leva del largo manubrio e dalla possibilità di muoversi agevolmente sull'ampia sella; tra l'altro, anche il passeggero è gradito, visto che la sua sella è larga, comoda e senza eccessivo dislivello con quella del conducente. A velocità codice la protezione dall'aria è adeguata, anche se il plexiglass di serie, non regolabile, è più urbano/extraurbano che touring. Ma per questo ed altro, c'è la lunga lista di optional, che possono rendere una moto adatta a tutto ancor più adatta allo specifico. Quindi, come da pronta informazione del concessionario, appassionato e motociclista “doc”, sono disponibili un plexiglass più adatto al viaggio, che insieme alle borse laterali, al portapacchi ad al cavalletto centrale formano il kit touring. Va segnalata anche la predisposizione al cambio quick shift, già presente sulla VFR, che è perfettamente calibrato con il carattere e l'elettronica del V4, e che rende la guida “a valvole tutte aperte” più facile e piacevole.





"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
DAN8803
Inviato: giovedì 5 marzo 2015 14:50:16


Iscritto: 13/01/2015
Esteticamente è molto migliorata , la precedente versione a vederla sembrava un pachiderma.
La qualita' Honda non si discute pero' sul peso potevano sforzarsi un po' di piu'.....quasi 250Kg per uno come me
che pesa 60kg scarsi sono davvero tanti. Sick
Wormbike
Inviato: giovedì 5 marzo 2015 18:08:47



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Ti assicuro che quello percepito è molto basso.
Parliamo comunque di un quattro cilindri superaccessoriato, non di un monocilindrico a dieta.

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
DAN8803
Inviato: giovedì 5 marzo 2015 19:10:54


Iscritto: 13/01/2015
Originariamente inviato da Wormbike
Ti assicuro che quello percepito è molto basso.
Parliamo comunque di un quattro cilindri superaccessoriato, non di un monocilindrico a dieta.


Posso immaginare .... , questo mese su Motociclismo c'è la prova comparativa con la Tracer che credo sia la sua piu'
diretta concorrente e ci ballano circa 30 kg di differenza e non sono poi pochini comunque ti dico che la serie
VFR800 e CROSSRUNNER a me piaciono molto e forse il mio è solo timore visto che sono "mingherlino" he he he
Wormbike
Inviato: venerdì 6 marzo 2015 00:09:27



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
L'ho provata. Giusto il tempo di farla digerire sul mio sito e la posto anche qui.
Posso dire in totale chiarezza: due moto completamente diverse. Difficile metterle a confronto, anche se di fatto fanno parte dello stesso segmento di mercato.
Non entro nel merito, e ti prometto che lo farò dopo aver postato la prova, ma ti rispondo comunque con un fatto oggettivo:
la Crossrunner E' la VFR, a cui hanno montato diverse sovrastrutture, modificato l'elettronica e qualche millimetro di ciclistica;
la Tracer E' la MT-09, a cui hanno montato diverse sovrastrutture, modificato l'elettronica e la taratura di base della ciclistica.
Ora, onestamente, è ragionevole e, principalmente, serio, mettere a confronto diretto la Honda VFR 800 e la Yamaha MT-09?

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
DAN8803
Inviato: venerdì 6 marzo 2015 08:20:20


Iscritto: 13/01/2015
Non discuto perché Io di tecnica e ciclistica non ci capisco una mazza perciò mi fido piu' di Te che le provi sul campo
che magari del giornale che si le prova ma deve stare sempre un po' super partes per non scontentare nessuno infatti
non ho mai capito come ma le moto provate risultano sempre delle gran moto ma possibile che non esiste una moto
con difetti marcati ? sempre piccolissimi difettucci ma sopportabili poi magari provandola non sono mica tanto sopportabili
Comunque per la prossima moto che cambiero' ti chiedero' una recensione perché sei troppo bravo e chiaro......brindisi
Wormbike
Inviato: venerdì 6 marzo 2015 10:11:59



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Grazie, troppo buono.
Mah, ti dico che le moto odierne, in effetti, sono quasi perfette. E' ovvio che non posso pretendere protezione all'aria a 150 km/h su una naked o comfort in città su una supersportiva, ma se una mi da un minimo di riscontro positivo in questi frangenti lo sottolineo; se non li da, non lo scrivo, perché è una fesseria, comunque, dire che su una naked prendi l'aria in velocità (ad esempio, nella prova della MT-09 naked non l'ho scritto, ma l'ho scritto in quella della Monster perché, in effetti, era molto più sopportabile, e quindi un pregio oggettivo). Se scrivo che la Crossrunner è troppo rigida, metto un gravissimo difetto per la tipologia di moto, e non me lo sono tenuto, mentre non l'ho letto su altre prove, perché evidentemente hanno dei parametri di prova molto diversi dalle strade di Reggio Calabria... Però, visto che le sospensioni sono totalmente regolabili, ho riportato anche questo (insomma, gli ho parato il posteriore, ma senza piaggeria, perché è la verità. Ed il concessionario ha gradito moltissimo la mia prova, anche se c'era qualche critica, perché queste erano circostanziate ed oggettive). Io credo che i "difettucci", se ci sono, vengono fuori con i chilometri e guidandola a lungo. A suo tempo, trovai la MT-09 piuttosto indigesta, anche se molto divertente da guidare. L'ho messo, sottolineando però che si tratta di una fun bike, fatta proprio per essere "violentata". La Tracer ha un assetto quasi perfetto, guidandola tranquillamente, ma se la guidi alla "garibaldina" devi ritarare l'impostazione, perché il posteriore non mi è sembrato irreprensibile nel copiare le imperfezioni in condizioni di "scarico", e questo si ripercuote anche sulla forcella, che invece è bella solida. Ma è il tipo di comportamento delle motard non specialistiche, che infatti vanno guidate "sull'anteriore". E l'ho messo. Per me, comunque, andava benissimo, solo bisognava alzare la soglia dell'impegno alla guida, che non è in se un difetto. Invece, ho letto critiche sull'assetto troppo morbido del posteriore, ma evidentemente questi spremono la moto a livelli "sportivi" (ed in pista, spero, perché certe cose non vengono certo fuori a velocità codice, su strada. Neanche per me... Whistle ).

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
Wormbike
Inviato: martedì 31 marzo 2015 18:19:09



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
Questo è il video della prova:

https://youtu.be/Mh5Qm40g8oE

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
agobrutal
Inviato: lunedì 27 aprile 2015 20:09:27



Iscritto: 09/11/2013
Originariamente inviato da Wormbike
L'ho provata. Giusto il tempo di farla digerire sul mio sito e la posto anche qui.
Posso dire in totale chiarezza: due moto completamente diverse. Difficile metterle a confronto, anche se di fatto fanno parte dello stesso segmento di mercato.
Non entro nel merito, e ti prometto che lo farò dopo aver postato la prova, ma ti rispondo comunque con un fatto oggettivo:
la Crossrunner E' la VFR, a cui hanno montato diverse sovrastrutture, modificato l'elettronica e qualche millimetro di ciclistica;
la Tracer E' la MT-09, a cui hanno montato diverse sovrastrutture, modificato l'elettronica e la taratura di base della ciclistica.
Ora, onestamente, è ragionevole e, principalmente, serio, mettere a confronto diretto la Honda VFR 800 e la Yamaha MT-09?


condivido appieno la cosa! Sono moto decisamente diverse con un motore diverso che spinge in maniera decisamente diversa...la mt 09 è decisamente leggera e appunto fun bike...In effetti va proprio molestato quella moto! Andare via tranquilli è oltremodo impegnativo (x conto mio) perché appena ti scappa quel più di acceleratore crea solo noie. La VFR invece perdona di più ma poi ha protezione all'aria, il motore che spinge bene solo dopo i 6000 giri mi pare,ecc.... è sopratutto ci puoi viaggiare...cosa brutta è che la devi guidare di corpo e nel misto stretto è limitante x conto mio (meglio la mia street xD )......insomma, son proprio diverse......

Brutta roba L'ADRENALINA
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