Rileggendo quanto ho scritto dopo l'evento di sabato mi sono accorto di aver detto qualcosa sull'evento ma davvero poco sulle moto in questione, quindi vediamo di integrare a beneficio di chi fosse interessato.

Premetto subito che la mia prova è stata esclusivamente in pista, quindi in strada ci si potrebbe trovare a vivere qualcosa di profondamente differente e soprattutto come sempre dico subito che si tratta di sensazioni assolutamente personali che potrebbero benissimo non essere condivise da chi, magari, ha una sensibilitàà superiore come "tester".

Partiamo da un paio di precisazioni emerse durante il briefing.
Suzuki ci tiene a chiarire che si tratta di una fun-bike nata per divertire in strada, e che il cliente tipo è il motociclista esperto che arriva spesso dai semimanubri, quindi Gixxer in primis, ma che per età o esperienza si è un po' stufato di una posizione in sella esasperata, ma che non disdegna affatto cavalleria e sportività.
Questa precisazione da parte della casa nasce, a mio avviso, per chiarire che ci sono state scelte precise nello sviluppo della moto, ma che a mio avviso vogliono coprire in marketing-mode quello che è un difetto sostanziale di queste due moto, e cioè la scarsa propensione ad un turismo sportivo.
Capisco la definizione di fun-bike, ma se voglio divertirmi per due giorni consecutivi, dovrò pur avere la possibilità di portarmi uno spazzolino da denti ed un paio di mutande pulite? Ecco il passeggero non è il benvenuto, ma neppure le borse o il bauletto, quindi forse ho sbagliato io nel pensare questa nuova Suzuki come la diretta concorrente della Kawa Z (in versione naked o SX), ma di contro così facendo si tagliano una bella fetta di clientela che da una moto del genere cerca sicuramente divertimento ma anche estrema poliedricità, cosa che la moto in se sarebbe anche in grado di regalare.

Ancor prima di salire in sella chiedo ad un uomo Suzuki se mi dice qualcosa di quell'effetto on-off di cui tutte le riviste parlano. La sua risposta è un pochino politica ovviamente, ma certamente logica e reale.
Gli ingegneri hanno sviluppato questo motore per regalare una reattività immediata, un tiro pronto fin da subito, e questo ha generato quel minimo effetto apri-chiudi che a qualcuno potrebbe dare fastidio ... e sorridendo aggiunge "anche a quelli che la moto non hanno neppure avuto modo di provarla".

E' ora di accendere il motore della naked e partire.
Dentro la prima e in effetti la moto reagisce in modo istantaneo al comando del gas, e un po' di on-off si sente, ma basta innestare la 2a marcia e superare quel minimo di inerzia iniziale arrivando a velocità nell'ordine dei 30 all'ora per sentir sparire tutto come per magia e trovarsi un collegamento diretto tra polso e corpi farfallati.
La naked è estremamente agile, con una posizione in sella ai limiti della perfezione, solo forse con la strumentazione un po' troppo sotto al casco per i miei gusti, un po' come la suova Z naked, ma è la tendenza.
Ah la strumentazione ... full digit ... con tutto ciò che ne consegue. A me non piace, preferisco il caro e vecchio contagiri analogico, ma c'è da dire che una volta presa l'abitudine è leggibilissima, la mia Tuono non è così leggibile sotto il sole.
Le sospensioni sorreggono bene la moto, forse per quel tipo di test avrebbero avuto bisogno di un pochino più di sostegno, ma vista la destinazione tipicamente stradale probabilmente sono perfette così, anche perchè comunque non sono mai andate in crisi neppure in pista, ma a me piace un anteriore un po' più "secco" nelle reazioni.

Volendo fare un rapido paragone con la Tuono, ritengo che si possa dire che le due moto appartengono alla medesima categoria, medesimo target, differenziate solo dal loro posizionamento all'interno della categoria di naked ipervitaminizzate. La Tuono vuole rappresentare un po' la capofila della categoria, la differenza che ci può essere tra la modella e la giovane vicina di casa meno appariscente ma che una volta presa confidenza diventa entusiasmante.
La posizione in sella della jappo è da un po' più stradale della Tuono, con pedane più basse e quindi la postura generale è un po' meno da pista, tanto che sulla Suzuki ho grattato le pedane mentre con la Aprilia non mi ci sono mai nemmeno avvicinato.
Le sospensioni seguono un po' il discorso fatto per la posizione in sella, decisamente più votate al confort sulla nuova jappo, ed anche per la strada andrebbero rese più rigide per avere maggiore rigore, mentre sulla Aprilia sono pressoché perfette in pista (per il mio livello, non certo per un pilota) e per la strada potrebbero essere rese ancora un filo più accomodanti.
Il motore è entusiasmante per la Suzuki, prontissimo fin da subito ma facile da gestire appena si ha un minimo di esperienza, mentre sulla facilità di guida dell'italiana sapete bene cosa penso, riguardo al motore della Tuono, beh, direi che in qualunque marcia la Suzuki al massimo vede la targa dell'italiana.
Sulla propensione all'utilizzo da tourer non siamo troppo lontani, nessuna delle due coccola il passeggero e nemmeno i bagagli, quindi la definizione "fun bike" che Suzuki ha dato della sua nuova naked, direi che è azzeccata ma anche su questo aspetto la Tuono è un passo avanti.

Quindi le due moto non sono troppo lontane, ma certamente nella categoria delle super naked credo di poter considerare la Tuono come la rappresentate più sportiva della categoria, la BMW S1000R la perfezione fatta moto, e questa Suzuki la metterei appena sotto alla tedesca, ma ad un prezzo di accesso decisamente più interessante.



Passando alle differenze della F (carenata) rispetto alla naked.
Parto subito con il dire che in generale a mio parere non c'è neppure da pensarci, "out of the box" la carenata versione F è assolutamente da preferire rispetto alla naked, sotto tutti i punti di vista ... e vedendola dal vivo anche esteticamente è secondo me decisamente più bella ... ma questo è forse l'aspetto più opinabile di tutti.
Perchè? Perchè vi permette di fare esattamente le stesse cose che fareste con la naked, ma meglio. Avete un minimo di protezione aerodinamica, le sospensioni sostengono meglio già con la taratura standard, ma per il resto le moto sono identiche.

Se vi interessa una moto divertentissima, con un prezzo tutto sommato adeguato, che - nella politica tipica di questo marchio - presto sarà anche più basso una volta che l'entusiasmo iniziale sarà svanito, vi consiglio assolutamente di andare a provarla.
Sperando di esservi stato utile ... alla prossima.

Spero nel fine settimana di poter provare KTM SuperDuke e BMW R1200RS

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... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!