Ci eravamo lasciati con la prova della v-strom 1000 e la promessa di concludere la recensione con le altre due prove effettuate la stessa giornata.
Già che ci siamo se il moderatore è d'accordo provo a inaugurare questo nuovo Format per mantenere tutte le prove divise per modello, in modo da avere una discussione organica.
Tocca finalmente alla Suzuki sv650x che ho provato nell'allestimento x-ter, Ovvero quello con il terminale FF by Fresco (tra l'altro grand sound), le bende termiche sui collettori, specchietti e porta targa by Valtermoto, e ovviamente i semimanubri che caratterizzano il modello.
Qui mi sento di giocare in casa, la versione base la conosco praticamente come le mie tasche e quindi voglio assolutamente concentrarmi sulle differenze che una diversa impostazione di guida possono dare nella dinamica del veicolo.
In una cafè racer, anche se prodotta in serie, l’estetica è la prima cosa che si guarda, poi con il nome di X-Ter (leggi hipster), non può non intonarsi col risvoltino e la barba incolta.
Effettivamente esteticamente il modello si presenta molto bene, plastiche e finiture sono di un livello superiore rispetto alla Standard, le verniciature sono qualitativamente migliori e la moto complessivamente sembra decisamente fatta meglio. Questo, considerando che la base costa “solo” 500€ in più della naked mi fa dire che potevano impegnarsi un po’ di più anche con la naked. Ma Suzuki opera in modi che sono sconosciuti ai comuni mortali quindi lasciamo stare la polemica e continuiamo con la prova.
Mi siedo in sella, afferro i semimanubri e mi trovo molto sorpreso dalla posizione, io me la aspettavo scomoda e invece adesso capisco a fondo come si deve sentire un mobile Ikea nella sua scatola.
La posizione è veramente strana, me l’hanno definita old style, di fatto le pedane sono posizionate come nella standard, quindi abbastanza avanzate e i semimanubri sono veri quindi abbastanza piegato verso il basso.
Quindi o ci si carica il peso sui polsi stando abbastanza eretti o si è costretti a una posizione tipo Star Tack Motorola.
Segnalo che anche gli specchietti non mi hanno convinto, inquadrano molto bene le spalle ma molto male tutto il resto, va bene che ho le spalle da giocatore di rugby ma degli specchietti bar-end sarebbero stati più efficaci.
Usciamo dal parcheggio, prima rotonda… largo…
Avete presente che nella precedente prova maledicevo il tizio con questa moto perché si piantava al centro delle rotonde rischiando il tamponamento?
Adesso vorrei tornare indietro a chiedergli scusa. È una guida totalmente diversa dalla mia, non sembrano neanche la stessa moto, quindi provo a mettermi in modalità star tack e guidarla più con il corpo.
La seconda rotonda mi da già più confidenza, qualche piccola curva e noto che mi ritrovo ad allargare involontariamente il ginocchio a centro curva.
Divertente è sicuramente divertente, forse più della mia, ma ti richiede anche un tipo di guida più stancante.
Alla fine del giro di 25 min non fanno male ma sono decisamente affaticati, il che mi porta a pensare che non è una moto da 500 km al giorno.
Però con il giubbotto di pelle giusto questa potrebbe avere un rimorchio factor non indifferente…
D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle
https://www.instagram.com/ing.fame/