|
Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
|
Notizia recente, James Dyson, quello che ha inventato quelle strane aspirapolvere, aveva annunciato che dal 2020 avrebbe commercializzato le sue auto elettriche, aveva annunciato che avrebbe prodotto anche delle inedite batterie,
ha gettato la spugna.
Nonostante 4 anni di ricerche, investimenti, centinaia di specialisti a libro paga, alla fine è arrivato il verdetto: la produzione non è sostenibile, ovvero non si guadagna vendendo auto elettriche,
infatti nessun produttore di auto elettriche guadagna con la vendita, Tesla negli ultimi 15 anni non ha mai fatto un dollaro di utile, ha una perdita di 5 miliardi, Nio, la Tesla "cinese", in 5 anni ha accumulato 6 miliardi di perdite,
c'è solo un modo per guadagnare: quotare le aziende in Borsa ..... finché la Borsa ci crede,
aveva ragione Marchionne ......
... c'è gente per tutto...
|
|
Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
|
La mia speranza è che le perdite continuino in maniera sempre più importante e che abandonino, almeno per il momento, l'idea delle auto elettriche. Finché non ci sarà una nuova tecnologia per immagazzinare l'energia, le full elettric sono una emerita stronzata, scusate il francesismo.
Piuttosto, apprezzo le ibride, come la Hyundai Ionic, quella è un auto che ha molto senso.
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
|
|
Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
|
Ho scritto il mio pensiero sul post dedicato alla HD. Non siamo ancora pronti per un mercato elettrico...
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
|
|
Iscritto: 25/09/2016 Locazione: Milano
|
Le auto elettriche sarebbero ottimi veicoli da città e per il trasporto pubblico. In Finlandia ho visto degli autobus full electric nei quali, in maniera automatica al capolinea l'autobus si posizionava sotto un braccio da cui veniva giù il dispositivo per la carica. Il problema sta nel credere che l'elettrico sia la risposta a tutto e subito. D i n k 5 0 LOVERMoto e padelle https://www.instagram.com/ing.fame/
|
|
Iscritto: 28/11/2017
|
Serve programmare con almeno 6-8 anni di anticipo e continuare nel tempo a perseguire e magari perfezionare lo scopo finale;in Italia non riusciamo a presentare una manovra economica prima di 24 ore dalla scadenzadei termini.Vivo in una realtà dove in 10km ci sono 4 comuni con modalità di raccolta dei rifiuti diversa.
|
|
Iscritto: 17/02/2012 Locazione: Monza
|
Originariamente inviato da andrea.matteoNotizia recente, James Dyson, quello che ha inventato quelle strane aspirapolvere, aveva annunciato che dal 2020 avrebbe commercializzato le sue auto elettriche, aveva annunciato che avrebbe prodotto anche delle inedite batterie,
ha gettato la spugna.
Nonostante 4 anni di ricerche, investimenti, centinaia di specialisti a libro paga, alla fine è arrivato il verdetto: la produzione non è sostenibile, ovvero non si guadagna vendendo auto elettriche,
infatti nessun produttore di auto elettriche guadagna con la vendita, Tesla negli ultimi 15 anni non ha mai fatto un dollaro di utile, ha una perdita di 5 miliardi, Nio, la Tesla "cinese", in 5 anni ha accumulato 6 miliardi di perdite,
c'è solo un modo per guadagnare: quotare le aziende in Borsa ..... finché la Borsa ci crede,
aveva ragione Marchionne ......
Infatti, il mercato automotive ha una redditività media del 4% a fronte di capitali investiti enormi e altrettanti rischi. Ha fatto bene James!
... in moto è un avventura!
|
|
Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
|
...e del discorso che si sta facendo, ma che poco se ne parla in pubblico, che le auto elettriche sono pericolose? Lo stanno dicendo da tempo coloro che si occupano di sicurezza passiva, un auto elettrica se incidentata in modo serio ci sono grosse possibilità che la carrozzeria possa tranciare un cavo elettrico da centinaia di Volt. C'è il rischio concreto che oltre ad incendiarsi ci sia un reale pericolo per i soccorritore a lavorare intorno ad un auto che sembra un traliccio dell'Enel.
Riguardo invece a ciò che fanno in Finlandia, bisogna considerare che sono solo alcune piccole città che stanno adottando l'elettricità sui mezzi pubblici, e le colonnine di ricarica che permettono una portata da 400 Kwatt per ricaricare in poco tempo gli autobus, da noi sarebbe fantascienza irrealizzabile. Ci sono città come Roma, Milano, Torino etc. etc. che non saprebbero dove prelevare tanta energia elettrica.
Per esempio, oggi chi compra un box nei luoghi dove vengono costruiti sotto terra grazie agli incentivi comunali, ti viene data la corrente per l'illuminazione ed una presa elettrica, ma non è in grado di ricaricare un auto elettrica, a meno che non la metti in carica il lunedì per utilizzarla il sabato...
Alla mia richiesta di dover ricaricare un auto plug-in mi è stato detto di farmi installare un nuovo contatore autonomo con potenza più elevata. Ma chiedendo ad un tecnico Acea mi ha detto: secondo te se tutti ci chiedessero di avere una cosa del genere che razza di cavo elettrico dovremmo portare giù nei box?
Quindi a questo punto non sarebbe sufficiente realizzare auto che con soli dieci litri di benzina percorressero 700 km? Il costo del carburante potrebbe anche passare a 4 euro litro, ma ci sarebbe molto meno inquinamento, e soprattutto vietare l'utilizzo in centro città di auto oltre 1300 cc. A cosa serve un Suv 3500 cc che ad ogni ripartenza dal semaforo spara tutto quel particolato?
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
|
|
Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
|
Noi avevamo i filobus quando gli scandinavi giocavano con lo slittino. Quella era una mobilità da città sostenibile, senza probelmi di batterie e ricariche. Ma poi... FIAT doveva comprare qualche giocatore da inserire in una squadra bianconera e quindi è stato necessario acquistare autobus a gasolio... Questa è storia (letta sui cioccolatini)
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
|
|
Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
|
nel solo Biellese, nonostante la sua morfologia, c'erano 5 trenini a scartamento ridotto, di cui 3 si arrampicavano in vallate mica da ridere, e senza cremagliera questo era il più famoso dei trenini biellesi, Tranvia Biella-Oropal'unica cosa bella che rimane di quelle opere è che sui tracciati hanno realizzato delle belle strade da "moto", curve a raggio costante e ben raccordate fra loro.
... c'è gente per tutto...
|
|
Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
|
A Bologna avevano smantellato la rete elettrica per i filobus. Adesso l'hanno rifatta, e i bus elettrici sono tornati a viaggiare. Questo ha un senso, il resto sono favole per creduloni.
chi è senza peccato...
|
|
Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
|
Che poi mi chiedo (ammetto di essere pigro ma prima o poi mi informerò) perché non hanno insistito con l'idrogeno? Se non sbaglio era una tecnologia già sviluppata 15 anni fa, se non di più, eppure non è mai stata portata avanti. Perché?
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
|
|
Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
|
Originariamente inviato da Marco.TripleChe poi mi chiedo (ammetto di essere pigro ma prima o poi mi informerò) perché non hanno insistito con l'idrogeno? Se non sbaglio era una tecnologia già sviluppata 15 anni fa, se non di più, eppure non è mai stata portata avanti. Perché? Perchè nessuno riesce ancora a trovare un sistema economico per scindere, per esempio, l'idrogeno dall'acqua che sembrerebbe la cosa più semplice. A tutt'oggi produrre idrogeno e stoccarlo nelle auto da sottoporre ai CrashTest è totalmente anti economico.
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
|
|
Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
|
Sì ok ma quanto ci hanno investito come tempo e soldi? Se avessero usato le stesse risorse impiegate per l'elettrico forse forse...
Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
|
|
Iscritto: 23/09/2010 Locazione: transpadana
|
Originariamente inviato da Aldo RomaOriginariamente inviato da Marco.TripleChe poi mi chiedo (ammetto di essere pigro ma prima o poi mi informerò) perché non hanno insistito con l'idrogeno? Se non sbaglio era una tecnologia già sviluppata 15 anni fa, se non di più, eppure non è mai stata portata avanti. Perché?
Perchè nessuno riesce ancora a trovare un sistema economico per scindere, per esempio, l'idrogeno dall'acqua che sembrerebbe la cosa più semplice. A tutt'oggi produrre idrogeno e stoccarlo nelle auto da sottoporre ai CrashTest è totalmente anti economico. I rischi connessi alle batterie delle auto elettriche non si evidenziano solo nel crash test, come dimostrato dagli ormai numerosi episodi di incendi inspiegabili e dalle conseguenze ben più gravi rispetto alle auto con motore a scoppio. Fino a quando si tenterà di minimizzare rischi, costi assurdi, impossibilità di sostenere il passaggio all'elettrico anche di una piccola parte del parco circolante? chi è senza peccato...
|
|
Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
|
da quello che ho letto l'idrogeno è bello rognoso da produrre e soprattutto da gestire,
a monte di tutto c'è sempre il solito principio fisico; la conservazione dell'energia,
ad oggi a parità di massa e volume benz/gasolio sono imbattibili per un mezzo che deve portarsi dietro l'energia per camminare....
per far sì che l'idrogeno sia competitivo con benz/gasolio ci sono principalmente due strade, -riempire un serba con elevatissime pressioni, si parla di 700 atm -ridurlo allo stato liquido dentro un serba con temperatura costante a -253°
insomma, tecnicamente è un bel casino, e il tutto solo per immagazzinare l'energia.
... c'è gente per tutto...
|
|
Iscritto: 15/05/2012 Locazione: Vicenza
|
Come non detto, via l'idrogeno Comunque l'evoluzione dei motori a combustione non è che abbia fatto chissà quali passi negli ultimi 15-20 anni... Voglio dire, che siano effettivamente arrivati al limite oppure è una cosa commerciale? Il motociclismo non è un passatempo, è uno stile di vita!
|
|
Iscritto: 26/03/2018 Locazione: Biella
|
...."Signori vi annuncio la fine della matematica. La nostra disciplina ha conseguito tali e tanti successi nel corso dell’Ottocento che il nostro lavoro è pressochè finito. Ho qui un elenco di 23 problemi da risolvere per dare piena autoconsistenza e solide fondamenta alla matematica, dopodichè non resteranno che i dettagli"...
David Hilbert, Agosto 1900
io non sono un matematico, però ho la sensazione che il principio sulla "fine della matematica" esposto da Hilbert rispecchia la realtà,
qualsiasi applicazione tecnica dipende sempre dalla Fisica-Matematica-Chimica, se non ci sono nuove scoperte in queste discipline non ci saranno rivoluzioni in campo tecnico,
secondo me....
... c'è gente per tutto...
|
|
Iscritto: 08/09/2015 Locazione: Roma
|
Originariamente inviato da andrea.matteo...."Signori vi annuncio la fine della matematica. La nostra disciplina ha conseguito tali e tanti successi nel corso dell’Ottocento che il nostro lavoro è pressochè finito. Ho qui un elenco di 23 problemi da risolvere per dare piena autoconsistenza e solide fondamenta alla matematica, dopodichè non resteranno che i dettagli"...
David Hilbert, Agosto 1900
io non sono un matematico, però ho la sensazione che il principio sulla "fine della matematica" esposto da Hilbert rispecchia la realtà,
qualsiasi applicazione tecnica dipende sempre dalla Fisica-Matematica-Chimica, se non ci sono nuove scoperte in queste discipline non ci saranno rivoluzioni in campo tecnico,
secondo me....
Fisica - Matematica - Chimica è un equazione monca, manca la parte fondamentale per questo mondo malato di soldi. Tanti anni fa c'erano persone che creavano per la società oggi solo per i loro interessi. Ne abbiamo visti di inventori a cui viene vietata la commercializzazione dei loro prodotti intelligenti, invece di aiutarli economicamente se è possibile gli comprano il brevetto per chiuderlo in cassaforte...
Sono un tipo semplice, mi fermo al semaforo, dentro la prima e gas a martello!
|
|
Iscritto: 25/05/2016 Locazione: Cecina (LI)
|
Io invece ritengo che alune cose siano ancora o per meglio dire sarebbero state migliorabili. Per esempio, avrei la sincera curiosità di sapere se invece di intraprendere la strada della "strozzatura" delle emissioni che (almeno sembra) costringe le case ad aumentare le cilindrate, avessero lasciato ai motori il massimo della performance possibile puntando però ad i minori consumi. Per spiegarmi: meglio fare 100 km con un mille da 160 cavalli con la catalitica iper abbattente, ma con 7 litri di benzina o fare i 100 km con marmitta aperta, motore iperperformante senza impedimenti inquinanti, ma con un consumo di soli due litri? Non so se sia possibile, ne se la quantità di emissioni effettivamente venga abbattuta, però un tempo si parlava di motori a bassissimi consumi
Non han sì aspri sterpi né sì folti quelle fiere selvagge che ’n odio hanno tra Cecina e Corneto i luoghi cólti
|
|
Guest |