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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Come ogni anno si assiste ai numerosi incidenti della Paris Dakar. Spero che Luca si riprenda dall'incidente.
Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Pare sia uscito dal coma. Forza!
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 19/12/2007 Locazione: Olimpo dei centauri
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Originariamente inviato da pigsurfneroCome ogni anno si assiste ai numerosi incidenti della Paris Dakar. Spero che Luca si riprenda dall'incidente. Basterebbe vietarla.
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Iscritto: 22/08/2007 Locazione: PE
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Una gara gosì imprevedibile e pericolosa, si corre solo per passione pura... Inbocca ala lupo
SE SEI INCERTO TIENI APERTO... SALUTI IN PIEGA A TUTTI !!! Chiedo scusa ad Xfred da cui ho preso l'idea...... BY Argo16 Daniel 86: la sua Ducati – guai a chi tocca il marchio! – è la sua vita. Pare abbia contattato un luminare di cardiologia per farsi sostituire le valvole atriali del cuore con valvole desmotroniche, tutto a beneficio dell’erogazione.DUCATI SBK WORLD CHAMPION 2009 Allievo Kapra
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da ilMoralizzatoreOriginariamente inviato da pigsurfneroCome ogni anno si assiste ai numerosi incidenti della Paris Dakar. Spero che Luca si riprenda dall'incidente.
Basterebbe vietarla. la rifarebbero con altro nome o altra organizzazione, come per altro è questa visto che non è più la pargi-dakar, svolgendoso interamente in sud america mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 01/11/2008 Locazione: Bologna
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Originariamente inviato da ilMoralizzatoreOriginariamente inviato da pigsurfneroCome ogni anno si assiste ai numerosi incidenti della Paris Dakar. Spero che Luca si riprenda dall'incidente.
Basterebbe vietarla. Chi vi partecipa non lo fa con un fucile puntato alle spalle, anzi spende fior di quattrini x iscrizione, trasporto del mezzo, benzina, gomme ecc..non capisco questa logica del "vietare ciò che è rischioso", se 1 vuole rischiare la propria vita senza danneggiare alcuno che problema c'è?! se io voglio scalare l'Everest in canotta e infradito posso farlo o qualcuno che si autoproclama "tutore dell'altrui incolumità" me lo deve impedire? ..personalmente ho infinitamente più stima x chi partecipa alla Dakar o al TT (nel 90% dei casi privati che metton da parte i risparmi tutto l'anno) dei vari Rossi&C, strapagati e straviziati nei loro paddock blindati a 5 stelle, che gli servono vie di fuga grandi come aeroporti x degnarsi di salire in sella..i VERI campioni come Agostini o Hailwood correvano senza batter ciglio al vecchio Nurburgring, negli stradali dell'Isola di Man o dell'Ulster, chi corre alla Dakar o al TT mette la propria passione davanti a tutto, e questa gente x me và ammirata fino in fondo! "..alcuni motociclisti sembrano dei giocatori di biliardo che, anziché ingegnarsi di spedire tra sponde le palle dove vogliono mandarle, senza affanni e col cervello, credono che il risultato lo ottieni meglio percuotendo con la stecca ogni cosa si trovi sul panno verde, e il panno stesso." copyright Zeljko
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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Originariamente inviato da UovogsxrOriginariamente inviato da ilMoralizzatoreOriginariamente inviato da pigsurfneroCome ogni anno si assiste ai numerosi incidenti della Paris Dakar. Spero che Luca si riprenda dall'incidente. Basterebbe vietarla.
Chi vi partecipa non lo fa con un fucile puntato alle spalle, anzi spende fior di quattrini x iscrizione, trasporto del mezzo, benzina, gomme ecc..non capisco questa logica del "vietare ciò che è rischioso", se 1 vuole rischiare la propria vita senza danneggiare alcuno che problema c'è?! se io voglio scalare l'Everest in canotta e infradito posso farlo o qualcuno che si autoproclama "tutore dell'altrui incolumità" me lo deve impedire? ..personalmente ho infinitamente più stima x chi partecipa alla Dakar o al TT (nel 90% dei casi privati che metton da parte i risparmi tutto l'anno) dei vari Rossi&C, strapagati e straviziati nei loro paddock blindati a 5 stelle, che gli servono vie di fuga grandi come aeroporti x degnarsi di salire in sella..i VERI campioni come Agostini o Hailwood correvano senza batter ciglio al vecchio Nurburgring, negli stradali dell'Isola di Man o dell'Ulster, chi corre alla Dakar o al TT mette la propria passione davanti a tutto, e questa gente x me và ammirata fino in fondo! Per me la vita umana dovrebbe essere davanti a tutto e tutte le manifestazioni sportive dovrebbero essere organizzate tenendo presente sempre questo concetto. Soprattutto negli eventi di sport estremi di alto livello che hanno grande visibilità in tutto il mondo si dovrebbe dare molto risalto al concetto della sicurezza; sarebbe educativo per tutti. Rischiare la vita per la mancanza di una via di fuga non fa di noi degli uomini migliori. Il vero problema non è imparare ad andare forte ma è imparare ad andare piano !
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Iscritto: 26/05/2006 Locazione: Valchiavenna e Engadina
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ma... mi spiegate come fanno ad arrivare a dakar, se corrono dall' altra parte dell' Atlantico? li traghettano per l' ultima tappa?
Fa schifo diventare vecchi, ma è meglio delle alternative
Ora potrai correre tra le nuvole, con tutti quelli che come te, hanno perso la vita inseguendo la propria PASSIONE. Ciao, SuperSic!
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Iscritto: 03/07/2003 Locazione: Roma-Milano
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Pig, senza voler fare troppo il filosofo esistenzialista, la morte fa parte in maniera essenziale della vita umana. Io non riesco a pensare a una gara sostanzialmente rallystica su fondi para-desertici, in cui non si superino (anche per ore e ore e ore) velocità che, all'occorrenza di un evento avverso, si traducono anche in conseguenze letali. Lìì non è una questione solo di fuga laterali, è una questione di come si combinano e si conformano terra, sabbia, sassi e rocce sotto alle ruote.
vedere tutto, sopportare molto, correggere una cosa alla volta
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Iscritto: 16/05/2008 Locazione: Milano
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Originariamente inviato da richema... mi spiegate come fanno ad arrivare a dakar, se corrono dall' altra parte dell' Atlantico? li traghettano per l' ultima tappa? non vanno a dakar ma restano in sud america una volta si chiamava paris-dakar perché quello era il tragitto il nome è rimasto, più o meno ufficiale, anche quando si partiva da altre località europee oppure si arrivava non più a dakar ma in altre mete africane da qui l'idea di tenere il marchio del tuareg e chiamarla sempre, semplicemente, "dakar", indipendentemente dal luogo di partenza o di arrivo e questo è il secondo anno che si svolge in sud america, ma sempre col marchio e nome "dakar" invece ci sarà un'altra competizione che rifarà più o meno il percorso della vecchia parigi-dakar in terra d'africa, che però non avrà il nome "dakar" o "paris-dakar" ma un altro nome per faela breve... questi di adesso non vanno in africa ma restano in sud america mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
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Iscritto: 19/04/2005 Locazione: Roma
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