Ieri non mi è stato possibile andare alla prova ed ecco che oggi è stato il giorno buono.
Sono arrivato sufficientemente presto per fare colazione al Bicocca Village mentre lo stand Aprilia veniva rimontato in attesa che arrivassero le fanciulle ... che avete capito? Non le ragazze, le moto !
Ometto tutte le chiacchiere fatte prima si salire in sella e passo subito a riportare le mie sensazioni di guida, che come sempre non vogliono avere alcuna valenza di giudizio assoluto, ma semplicemente è quello che ho provato da pilota assolutamente medio ... anzi ... medio-cre.
Dai si comincia ...
Aprilia Shiver MY 2010Esteticamente la nuova Shiver è davvero bella, la colorazione rosso-nera è intrigante e da quella sensazione di sportività anche da ferma. Sono davvero curioso di provare questa naked della quale si è detto più o meno tutto negli anni, dalla qualità dell'elettronica, essendo una delle prime moto per comuni mortali dotata di mappature, ma anche del fastidioso effetto on off dato dal non perfetto setting del ride by wire.
Inizio subito dalla fine, proprio dal ride by wire, dell'effetto on off di cui ho letto tanto non ce n'è nemmeno l'ombra, ovviamente in chiusura di gas il freno motore è importante, ma ricordiamoci che stiamo parlando di un bicilindrico di 750cc.
Ma veniamo alla prova vera e propria.
Esco da parcheggio del Bicocca Village, viale Sarca e via verso Fulvio Testi, come al solito amo infilarmi in un po' di traffico per saggiare le doti di agilità tra le auto. La Shiver scivola via nel traffico che è un piacere, l'allungo sembra buono, l'agilità anche. Punto diretto verso la tangenziale per provare a saggiare un po' le doti del motore nella zone dove i cavalli sono "quelli buoni".
Entro in tangenziale nord e le marce cominciano ad entare veloci una via l'altra, protettività aerodinamica pressochè nulla, va bene essere una naked ma dalla nuova unghia sopra la strumentazione mi aspettavo di più.
Allungo ancora un po' di 5a marcia a poco oltre i 180 indicati ma mentre sono in percorrenza di curva a sinistra ecco quello che considero il difetto più grosso di questa moto ... il limitatore posto a 10000 giri è fastidiosissimo, altre moto vi avvisano che state per arrivare al limite, la Shiver no, ha un buon tiro poi l'entrata del limitatore "mura" l'erogazione con spiacevole sensazione di non avere più tiro, ok si cambia marcia, dentro la 6a e via ancora poco oltre i 200 indicati, ma quella sensazione di trovarsi il limitatore che vi taglia il tiro è davvero fastidiosa.
Esco dalla tangenziale, rondò, e ritorno in tangenziale per ripetere la stessa strada dell'andata. In uscita su v.le Fulvio Testi in direzione di Milano mi rimetto a trotterellare nel traffico godendomi la ciclistica assolutamente rigorosa e ... ma si, dai ... è il momento di giocare con le mappature ...
Via la mappa
sport e dentro la
rain (la touring è quella intermedia che non ho provato), e qui la sensazione è che con questa mappatura sia impossibile mettersi la moto per cappello neppure usandola in piscina, altro che rain. Questa mappatura credo vada bene solo per un neofita e sotto acqua torrenziale, la moto non va davvero un tubo, e quindi me ne torno subito in mappatura sport per gli ultimi 3 km che mi dividono dallo stand Aprilia.
Conclusione Shiver:
questa volta l'Aprilia ha fatto la Shiver che avrebbe dovuto fare alcuni anni fa, ora è davvero una moto matura, credo che possa soddisfare sia un novellino sia un utente un po' più esperto, di motore ce n'è (limitatore a parte) e la ciclistica è davvero buona e rigorosa.
Solo una nota. La moto in prova aveva un difetto, in rilascio - con qualunque marcia inserita - la Shiver si dimenticava che marcia aveva inserita e sul display spariva il numero per poi riapparire non appena tornavo a dare gas. Ho segnalato la cosa alla fine della prova e mi hanno confermato che si tratta di un comportamento anomalo.
Aprilia Mana GTNemmeno il tempo di scendere dalla Shiver e la Mana mi aspetta, salgo e mi sento in un altro mondo, un mondo che con la sportività non ha alcun contatto, un reset a tutte le sensazioni precedenti è fondamentale, manca la leva della frizione, il pulsante con il + è li che mi guarda, quello con il - è nascosto ma a portata di dito.
Accendo la moto e con la mappatura in
touring (quella che trasforma la Mana in uno scooter) parto dal parcheggio e mi riprometto di fare esattamente la stessa strada fatta con la moto precedente così da poter paragonare anche le sensazioni di guida (e quindi ometto di dirvi di nuovo che giro ho fatto).
Mentre svicolo tra una macchina e l'altra decido di cominciare a guidare la Mana come una moto e non come uno scooter e quindi via la touring e dentro la mappatura
drive che vi consente di usare il cambio sequenziale con i pulsanti al manubrio o con il pedale classico.
Serve un ulteriore reset per non andare a cercare la frizione ad ogni cambiata e soprattutto per non far pirlate quando ci si ferma al semaforo dato che basta frenare lasciando dentro la 1a
Il cambio sequenziale è di una morbidezza incredibile, si cambia senza chiudere il gas, ma la sensazione è strana essendo abituato alla guida di una moto tradizionale, è davvero il punto di contatto tra uno scooterone ed una moto, con tutto quello che questo può voler dire sia in positivo che in negativo.
In tangenziale la Mana si comporta bene, si dimostra una buona stradista, i 180 si tengono senza problemi, ma dal cupolino di una turistica mi aspettavo tanto ma tanto di più in termini di protettività, le spalle prendono davvero tanta aria e quindi credo che alla lunga possa essere affaticante, ricordando ovviamente la destinazione di macinachilometri della Mana.
Dopo la sparata in tangenziale di nuovo nel traffico e via la mappa drive e dentro la touring per tornare a guidare il Mana-scooter fino allo stand Aprilia.
Conclusione Mana:
La moto in generale si comporta bene, ammetto che è stata una bella sorpresa, certo non ha la ciclistica rigorosa della Shiver, non vi permette una guida troppo sportiva (salvo essere un po' fulminati ... eh eh eh Tempone non sentirti tirato in causa ... nooooo
) ma credo che con un prezzo decisamente concorrenziale rispetto a tanti scooter, possa rappresentare una valida alternativa alle varie vasche da bagno che si vedono nel traffico.
Insomma se proprio dovessi scegliere tra una Mana ed un Burgman650, beh, non avrei alcun dubbio nello scegliere l'Aprilia ... però per fortuna non devo scegliere nessuno dei due mezzi e posso continuare ad andare in ufficio con la Street.
Conclusione TEST:
Questa settimana l'Aprilia mi ha permesso di provare 3 moto, dall'iper specialistica RSV4 in pista, alla moto cittadina per antonomasia, passando da una divertente e ben fatta naked, quindi
Grazie Aprilia ... peccato solo che nessuna delle 3 - per motivi diametralmente diversi - si adatti ad un bradipo vecchietto come me, quindi queste prove resteranno fine a se stesse e serviranno solo a me per aumentare il numero delle moto che ho potuto provare.
ed anche oggi ... ragazzi alla prossima
... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!