Ieri, non avendo nulla da provare ma avendo voglia di guidare un po’, ho deciso di provare la mia moto, si, avete capito bene, la mia. In fin dei conti quante volte vi fermate davvero a “sentire” che sensazioni è capace di trasmettervi la moto che vi porta in giro ogni giorno? Siamo tutti capaci di andare a sbavare davanti alla vetrina di un concessionario perché espone l’ultimo modello e poi – magari – fuori ad aspettarci abbiamo un mezzo che ha davvero nulla da invidiare all’oggetto del nostro momentaneo desiderio. Ed ecco che è nata questa malsana idea, di dirvi come va la
Papera (così ho battezzato la mia Street arancio).
Cominciamo dalla possibilità di usare una naked di media cilindrata come alternativa allo scooterone da diporto. Beh, come sapete sulla mia c’è montato un baule della Givi da ben 55 litri che non disturba affatto nella guida quotidiana, consente di portarsi dietro qualunque cosa senza per questo sacrificare la possibilità di guida … anche allegra, se le condizioni del traffico lo consentono. Certo la Street non nasce per essere usata come camper, però vi assicuro che tra le macchine la mattina scivola via leggera e veloce, senza neppure dover troppo disturbare il piede sinistro con continue cambiate, se non dovete fare tangenziali o superstrade, la 2a e la 3a sono più che sufficienti per il 90% di quello che vi può capitare.
In questa prova però il bauletto è rimasto a casa, casco modulare, giacca e cravatta hanno lasciato spazio a casco integrale, giubbotto in pelle e stivali, giusto per dare alla Street almeno l’abbigliamento adeguato … non potendole regalare un pilota degno di lei.
Come al solito inizio le mie personalissime prove nel traffico, voglio provare a dimenticare che uso la Street tutti i giorni, voglio immaginare di guidarla oggi per la prima volta e raccontarvi cosa può avermi trasmesso in poco meno di un’ora di guida, come se fosse davvero il giro con una moto in prova. Dicevo che inizio nel traffico, la Street si guida davvero come una bicicletta, leggera, svelta nello scendere in piega ma con un avantreno che fino ad ora non avevo mai potuto riscontrare su nessun’altra moto di questa categoria, direi più da sportiva SS che non da naked. Direi che 10 minuti nel traffico sono più che sufficienti per poter affermare che questa moto non farà rimpiangere nessun’altra scelta a chi deciderà di usarla come mezzo da diporto quotidiano. Se proprio devo trovarle un difetto potrei dire che la R ha sospensioni un po’ secche sul pavè cittadino, ma la sella in gel di serie riesce parzialmente a sopperire alle risposte sul vostro posteriore.
Lascio la città e cominciamo a trotterellare ad una velocità più consona alla moto, io mi diverto, lei di più … nessuna naked mi ha mai trasmesso tanta e tale sicurezza con l’avantreno, di solito sulle medie naked si convive sempre con quella lieve sensazione di avantreno leggero che “galleggia” leggermente, beh, la Street R è di tutt’altra pasta, rigorosissima nel mantenere le traiettorie impostate, facili le correzioni ed anche il mono è tutt’altro che cedevole nella guida stradale. La strada che sto percorrendo di solito non permette velocità da limitatore, ma ieri mattina stranamente mi trovo quasi in una bolla senza traffico, dietro di me il casino, ma davanti nessuno per chilometri … la tentazione è forte … quasi quasi … ma si dai, al massimo questa volta mi gioco un po’ di punti sulla patente … limitatore di 4a, dentro la 5a con il polso destro che tiene il gas a fondo corsa, la pressione dell’aria è davvero tanta nonostante i 2 cupolini (si, quello in tinta su cui viene montato un ulteriore deflettore trasparente) originali Triumph, è quasi impossibile stare dritti e mi trovo a dover guidare la Street quasi come una SS con la pancia spalmata sul serbatoio, anche con la 5a sono quasi a limitatore, dentro l’ultima marcia e via con il gas sempre a fondo corsa, in lontananza comincio a rivedere delle macchine davanti a me, ma prima di chiudere il gas è doverosa un’occhiata al tachimetro … 229 .. ancora un attimo allora, dai … ok ora a 230 indicati devo chiudere il gas, basta ruotare leggermente la manopola ed alzarsi dalla posizione “leone spiaggiato” per vedere la velocità che crolla irrimediabilmente sotto i 180.
Nel tratto in piena velocità ho preso due sconnessioni dell’asfalto, l’avantreno si è alleggerito appena ma il manubrio non si è mosso una virgola dalla sua posizione, la sensazione è stata di aver montato un ammortizzatore di sterzo che ha fatto egregiamente il suo lavoro … salvo che sulla Street non c’è.
Mentre me ne torno verso casa, penso alla velocità appena fatta che non si avvicina neppure lontanamente a quella che capita di poter fare con una qualunque 600SS, eppure mi sento in uno stato da Nirvana motociclistico, la Papera sta riuscendo a guadagnarsi sul campo il diritto alla convocazione per la trasferta in terra tedesca a fine luglio, credo che sui 20.8km del circuito del Nordschleife saprà regalarmi mille – e forse più – soddisfazioni.
Conclusione:Se non fosse che la Street R di questo personalissimo test è già mia, avrei serissimi problemi a non comprarla, moto perfetta nel traffico carica come un mulo, splendida da guidare anche a velocità “importanti”, il tutto accompagnato dal sound coinvolgente degli Arrow sottosella.
Insomma … gran bella moto, gran bel motore … Brava Triumph
e questa mattina, se tutto va bene, vado a provare un paio di Ducati ... ma questa è un'altra storia
@Otto tempo fa avevo pubblicato un mia comparativa tra le SBK che avevo guidato a Monza, non la trovo più, è possibile recuperarla in qualche modo? anche come messaggio in privato, volevo rivedere alcune cose che avevo scritto ma non me ne ero tenuto copia.Grazie per quello che potrai fare ... anzi, grazie comunque
... non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci è concesso ... e se ancora non lo avete capito ... beh, lasciate perdere, non lo capirete mai !
Motociclisti ... strana, meravigliosa gente!