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Sollevo una questione spinosa Opzioni · Visualizza
fender1959
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 08:12:39



Iscritto: 03/09/2001
Locazione: MI
Originariamente inviato da Otto
come detto da altri, l'airbag non ha un ingombro pazzesco, e non ci fa sembrare Bibendum
e poi Dainese, per dirne una, è italiana

quindi gli italiani magari negli anni '90 non sono andati ai raduni, ma alcuni di loro sono rimasti a casa a progettare

mi risulta anche che tra le aziende che producono accessori di sicurezza per moto ci siano anche industrie italiane, coadiuvate da tecnici anche italiani, designer anche italiani, tester anche italiani... cioè non siamo gli ultimi pirla arrivati dalla luna

se, invece, si valuta il valore motociclistico di un popolo dal numero di chi va ai ai raduni, beh... parliamone :-)


noto con piacere che il termine "pirla" non rientra tra quelli offensivi da censurare.
gira

"Spero, in ogni mio intervento, di non risultare troppo perentorio, al fine di evitare altre, assurde,sospensioni.
E spero di poter continuare a dire la mia opinione, senza che qualcuno pensi che ogni mia riflessione, voglia essere un attacco ad altri!
Spero dio poter "scrivere in pace", cosi' come ritengo di "vivere in pace"


UomoNuovo
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 08:39:10



Iscritto: 13/09/2010
E' vero.
Sarà per questo che, a quanto pare, sono ammesse le pirlate?
UomoNuovo
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 08:44:57



Iscritto: 13/09/2010
Come spesso accade si finisce col trascendere e si perde di vista l'argomento principale. Ricapitolando: la sicurezza si divide, per cosi dire, in attiva e passiva. Essere prudenti, comportarsi in modo civile e, più in generale, adottare l'atteggiamento del "buon padre di famiglia" è sempre la prima cosa. Avere a disposizione strade sicure con asfalti decenti e prive di guard-rail killer è molto importante. Idem indossare un buon casco e avere un'idea un po' più che vaga di come si usano i freni.
Ora, qualcuno mi vuole spiegare che male ci può essere se a tutto ciò aggiungiamo una cosa che si gonfia sulla schiena e ripara un po' di più in caso di caduta?
Il Moderatore
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 09:39:22



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
[testo eliminato]

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
UomoNuovo
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 10:05:28



Iscritto: 13/09/2010
Non c'è nessun nesso, infatti.
Capita spesso che chi si batte (giustamente) per un obiettivo "intermedio", ad esempio la sicurezza delle strade, perde di vista l'obiettivo "finale", ossia la sicurezza dei motociclisti. Talvolta le conseguenze di tale miope attengiamento sono paradossali: il motociclista è meno sicuro di quanto potrebbe essere.
Wormbike
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 10:16:17



Iscritto: 13/06/2008
Locazione: RC
E' un concetto espresso anche in altri post.
Assunto che migliorare gli apparati di sicurezza personale comporta una diminuzione della percentuale di rischi d'infortunio, sarebbe importante verificare l'incidenza percentuale di tutti gli elementi che concorrono a definire "sicura" o "pericolosa" una situazione di guida.
Gli elementi di sicurezza attiva e passiva, convenzionalmente legati al mondo dell'auto ed estesi anche al motociclismo, ad esempio, non possono, ovviamente, prescindere dal terzo elemento, il più importante, che è quello del comportamento umano. Comportamento che possiamo, anch'esso, dividere in attivo e passivo.
Quindi, guidare con perizia, coscienza e raziocinio è molto importante. Probabilmente assolve una percentuale maggioritaria rispetto agli altri elementi.
Chiamiamolo, convenzionalmente, "bravura guida" (A1). Questo è totalmente sotto controllo e responsabilità del motociclista.
Per contro, l'elemento passivo della condotta umana è quello legato ai rischi connessi al comportamento di guida di tutti gli altri utenti della strada. Questo valore variabile (e spesso molto negativo), che possiamo chiamare convenzionalmente "variabile SUV" (A2), è totalalmente sottratta alla responsabilità del motociclista.
La "sicurezza attiva" (B1) attiene ai componenti della moto che permettono la sua conduzione ed il suo controllo. Qui parliamo del grado d'efficienza del veicolo in condizioni normali: gomme in buono stato, freni a posto, sospensioni a punto, luci e frecce efficienti. A questo possiamo sommare le migliorie che le moto più dotate aggiugono alla normale dotazione: ABS, sospensioni a controllo remoto, controllo di trazione, mappature dedicate. Il contraltare della "sicurezza attiva" è la "variabile strade" (B2).
Asfalti puliti, lisci e drenanti con segnalazioni e cartelli chiari e ben tenuti sono la regola? O lo è l'esatto contrario?
Infine, la "sicurezza passiva" (C1), che attiene a tutto ciò che serve a diminuire i rischi d'infortunio una volta che il sinistro è avvenuto. Nelle moto, questa è affidata quasi totalmente all'abbigliamento del motociclista (in parte anche all'ergonomia della moto), e l'elemento esterno è da ritenersi l'apparato di sicurezza e contenimento delle strade. Io la chiamerei "variabile guardrail" (C2).
In conclusione, posto che aumentando al massimo tutte le componenti che rientrano nella disponibilità del motociclista ne diminuiscono la percentuale d'infortunio, quanto è rilevante quest'ultima percentuale rispetto a tutte le altre variabili?
Ovvero, guidando bene e responsabilmente, con la moto a posto e ben dotata e abbigliati con il meglio della produzione ci può preservare, in maniera considerevole, contro un SUV che ci taglia la strada su una strada piena d'olio e buche e con lame taglienti al suo immediato bordo?
Sicchè, dato A1,..C1 = X e A2, ...C2 = Y, quanto è, effettivamente, lasciato alla responsabilità (ed al portafoglio) del motociclista (elementi X) e quanto a a quella dei gestori delle strade ed alla civiltà degli utenti (elementi Y)?
E come mai si fa sempre ricorso alla variabile X e mai alla variabile Y?
E, volendo, teorizzare,
A1 è +/- A2; B1 è +/- B2; C1 è +/- C2?
Quale percentuale è prevalente nelle due variabili al meglio della prima ed al reale stato della seconda?
Per me è X = 20% rispetto a Y=80%
Infine, ammesso il massimo sforzo degli utenti, non sarebbe anche il caso di cercare di diminuire sensibilmente l'incidenza delle variabili Y?

"Io cerco le curve anche nei rettilinei" Tonino Guerra
UomoNuovo
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 11:01:01



Iscritto: 13/09/2010
Le percentuali sono più o meno le stesse che penso io.
Cambia l'incisività dell'intervento personale. Per migliorare i fattori Y occorrono azioni significative e il più possibile di massa, ma lunghe nel tempo, tipo quelle di cui parla Marco.
Per comprare un airbag bisogna entrare in un negozio e tirare fuori i soldi.
Bisogna muoversi su entrambi i fronti, sempre.
Il Moderatore
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 11:06:17



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
esatto, l'una non esclude l'altra

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
marco.valmori
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 11:24:39


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
Il Moderatore
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 11:33:06



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
[testo eliminato]

mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
marco.valmori
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 11:47:39


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
Il Moderatore
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 12:03:59



Iscritto: 16/05/2008
Locazione: Milano
sì sì ok
guarda ti do ragione
non riesco a starti dietro, l'ho confessato prima

vorrà dire che chiunque oggi abbia allo studio, oppure stia producendo, oppure stia commercializzando, o anche solo indossando un casco o altre protezioni sta sbagliando

pensa che credevo che le cose stessero diversamente



mi è rimasto del gas nel sangue e non so come smaltirlo... e adesso mi sta tornando la scimmia
Davide.Tessari
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 12:05:04


Iscritto: 29/06/2010
Locazione: San pietro di Lavagno - Vr
Vedo con piacere che l'argomento che avevo lanciato vi stuzzica.
Probabilmente una risposta definitiva non c'è ma qualcosa possiamo dire:

1) l'airbag è in fase di avanzato sviluppo, tant'è che, volendo si potrebbe già acquistare da produttori meno noti (vd. motoairbag).

2) tutti più o meno ( contrariato ) concordiamo sull'utilità di tale dispositivo.

3) la sicurezza in moto è funzione di molteplici fattori, primo tra tutti: il cervello del motociclista, collegato e vigile.

4) I motociclisti italiani non fanno sentire la propria voce ma preferiscono stare a vedere e girovagare in moto, più o meno protetti.botte

5) risposta alla domanda iniziale (dove sarebe Tomizawa se avesse avuto l'airbag?): non è dato sapere con certezza. Ma visto che era in un circuito definito "sicuro" e visto che il suo cervello di motociclisa era in perfetta forma, possiamo dire che esiste un altro fattore chiamato Destino??

Se Destino avesse avuto l'airbag, sarebbe un Destino compiuto o no?
Io personalmente sono convinto che Tomizawa ora starebbe diversamente, conciato male, ma diversamente...

Davide.
ermes_85
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 12:06:02



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Quote:
boh, è evidente che ho difficoltà a seguire il discorso, davvero sono in difficoltà, non capisco...

qui non capisco come una manifestazione di protesta non possa convivere con lo studio di sistemi di protezione personale: se da una parte una manifestazione può indurre i politici a migliorare la situazione, dall'altra è innegabile che indossare un casco, un paraschiena o altre protezioni ci preservi notevolmente

e, fino a che ci sarà un solo ferito sulle strade, si deve continuare a studiare


qui mi spiace otto, ma secondo me ha ragione Marco...


Quote:
in un altro thread si mette in discussione la proprietà di due ingranaggi o due ruote dentate collegate tra loro di girare, sempre, alla stessa velocità


Qui invece do ragione a te per forza, se non si capisce.... accidenti


Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
marco.valmori
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 12:06:17


Iscritto: 19/09/2000
Rimosso
ermes_85
Inviato: venerdì 17 settembre 2010 12:18:29



Iscritto: 20/07/2010
Locazione: Vicenza Provincia
Quote:
2) tutti più o meno ( ) concordiamo sull'utilità di tale dispositivo.


No io ci ho ripensato, per il momento non lo trovo abbastanza sicuro.... perchè non ho ancora capit se protegge più o meno di un normale paraschiena omologato, e non ho capito se per scappare dopo un incdente lo si deve slacciare per forza...

Quote:
3) la sicurezza in moto è funzione di molteplici fattori, primo tra tutti: il cervello del motociclista, collegato e vigile.


io aggiungerei, formattato per alcuni, e la sicurezza dipende anche dagli altri "occupatori" della strada, oltre alle protezioni.

Quote:
4) I motociclisti italiani non fanno sentire la propria voce ma preferiscono stare a vedere e girovagare in moto, più o meno protetti.


Non solo i motociclisti, ma tutti gli itaGliani preferiscono lamentarsi al bar piuttosto che andar a spaccare tutto in strada come fanno i Francesi fino a che non cambia qualcosa esempio....

Quote:
5) risposta alla domanda iniziale (dove sarebe Tomizawa se avesse avuto l'airbag?): non è dato sapere con certezza. Ma visto che era in un circuito definito "sicuro" e visto che il suo cervello di motociclisa era in perfetta forma, possiamo dire che esiste un altro fattore chiamato Destino??

Se Destino avesse avuto l'airbag, sarebbe un Destino compiuto o no?
Io personalmente sono convinto che Tomizawa ora starebbe diversamente, conciato male, ma diversamente...


secondo me non sarebbe cambiato nulla, basta guardare il responso dell'autopsia....

Tributo ad un grande campione


http://www.youtube.com/watch?v=ZUUn9cmrLuA
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